Bari, spunta una pista milanese
Ragazze straniere reclutate per feste
 







di GABRIELLA DE MATTEIS e GIULIANO FOSCHINI




Gianpaolo Tarantini avrebbe reclutato anche ragazze straniere, con base a Milano, per le sue feste. E probabilmente anche per quelle del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa. È la nuova pista che i militari della Guardia di finanza stanno battendo dopo aver sbobinato nuove intercettazioni telefoniche. La Procura, intanto, non esclude di poter convocare il premier.
In un colloquio informale con la Gazzetta del Mezzogiorno, ieri, il procuratore aggiunto Marco Dinapoli ha risposto così: "Preferisco dare delle certezze, non solo delle ipotesi. Al momento quella di convocare Berlusconi è soltanto un’ipotesi".
E torna a parlare della vicenda anche Patrizia D’Addario, la escort che ha raccontato di aver passato una notte con il presidente del consiglio, che confida: "Non mi pento di quello che ho fatto, ma ho paura".
Intanto prosegue spedito il secondo filone dell’indagine. Gli investigatori sono a una stretta, il 22 laFinanza ha consegnato un’informativa. Si parla di appalti (dopo le perquisizioni di venerdì e l’iscrizione di tre persone più Tarantini per turbativa d’asta e corruzione, è a forte rischio il posto del direttore della Asl, Lea Cosentino, in quota Pd); si ricostruisce la ragnatela delle nuove creature della galassia Tarantini che nelle intenzioni dell’imprenditore, sfruttando l’amicizia con Berlusconi, avrebbero dovuto fare lavoro di lobby.
Ma si parla soprattutto di droga, con contestazioni specifiche a Tarantini che è stato indagato anche per gli stupefacenti. La droga sarebbe stata consumata a Bari e in Sardegna. Il pm Giuseppe Scelsi ha chiesto a uno degli indagati se avesse visto girare cocaina a Villa Certosa. La risposta è stata negativa.

 









   
 



 
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