RAZZISMO CONTRO I NAPOLETANI
 











Bufera sulla Lega Nord dopo il gesto dell’eurodeputato Matteo Salvini che, birra alla mano, ha diretto un coro razzista contro Napoli e i napoletani durante i festeggiamenti del Carroccio a Pontida. Dall’opposizione si è alzato unanime lo sconcerto e lo sdegno per le parole di Salvini. Dopo una giornata di polemiche in serata Salvini ha annunciato le sue dimissioni da deputato.
"Non c’entra la polemica sui cori. E’ solo una questione di burocrazia, perche’ la scadenza per optare per Bruxelles cade proprio oggi". "La scelta l’ho fatta indipendentemente dalla polemica sui cori, sono due cose scollegate. Auguri a Marco Desiderati, che subentra a Roma".
Primo a chiedere la testa del deputato leghista, il Partito democratico. "Il coretto razzista della festa di Pontida - dicono i colleghi di Montecitorio Emanuele Fiano ed Antonio Misiani - e’ l’ennesimo episodio di intolleranza che vede Matteo Salvini protagonista. In un qualunque altro paese europeo, un fatto del genere comporterebbeimmediate scuse e dimissioni da parte del diretto interessato, nonche’ nette prese di distanza dal suo partito di appartenenza. Conoscendo la Lega, dubitiamo molto che questo accadra’". I due annunciano l’invio di una lettera al presidente Gianfranco Fini, nella quale chiederanno "una chiara presa di posizione da parte della Camera rispetto ad un comportamento del tutto inaccettabile messo in atto da un deputato della Repubblica".
Dura reazione anche da parte di Sergio D’Antoni, responsabile Mezzogiorno del Pd: ’’L’esibizione razzista di Matteo Salvini e’ vergognosa e getta grave disdoro sulle istituzioni italiane. Per questo va condannata e sanzionata subito e in maniera esemplare’’. ’’Ma a destare preoccupazione -continua D’Antoni- non sono tanto le imbecillita’ proferite dal ’lumbard’ di turno, quanto il sistematico silenzio di Pdl e governo di fronte a mesi di ingiurie e volgarita’ di ogni tipo".
Anche dall’Italia dei valori uguale condanna: "Ancora una volta emerge il verovolto di Matteo Salvini che andra’ a rappresentare in Europa il corrispondente volto razzista e xenofobo della Lega Nord, di cui egli stesso non solo e’ esponente politico ma vero e proprio figlio ’culturale’", afferma l’eurodeputato dell’Italia dei Valori, Luigi de Magistris. "Salvini, va ricordato qualora qualcuno lo avesse rimosso, e’ quel signore che ha recentemente avanzato la proposta, senza vergogna, di riservare alcuni vagoni dei mezzi pubblici ad uso esclusivo degli italiani, con la conseguente ghettizzazione degli immigrati".
"Mentre dunque in Europa stiamo discutendo di multietnicita’ e di integrazione, arrivano dall’Italia questi boatos indegni di un Paese che si dice civile. Salvini ieri attaccava i migranti, oggi i napoletani: una deriva -conclude De Magistris- che non solo fa inorridire, ma preoccupa perche’, come ci insegna la storia del Novecento, il germe della discriminazione e dell’odio razziale puo’ trasformarsi in un mostro incontrollato".
Gli fa eco LorenzoCesa, segretario dell’Udc: ’’Dopo la proposta degli autobus riservati ai milanesi, ora l’europarlamentare leghista Matteo Salvini si lancia anche in vergognosi cori da stadio contro i napoletani: cos’altro serve per convincere i dirigenti del Carroccio ad espellerlo dal partito? O forse dobbiamo pensare che certi atteggiamenti siano considerati normali dalla Lega?’’.
’’Vorremmo anche sapere - domanda infine il segretario dell’Udc - che ne pensa il governo di questa squallida esibizione canora e in particolare quali reazioni abbia suscitato negli esponenti napoletani della maggioranza’’.
Dal governo cerca di smorzare la polemica il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che conversando coi giornalisti alla Camera spiega: "Io non amo questi cori neanche allo stadio e fuori mi sembrano una leggerezza. Penso che Salvini si dovrebbe scusare. Non crocifiggiamolo, ma dica che era una goliardata e si scusi. Insomma, la mia e’ una mezza difesa’’. E si chiede: ’’Cosa sarebbe successo separlamentari napoletani della Pdl avessero intonato, contro ’noi milanesi’: ’Milano in fiamme! Milano in fiamme!’?’’.
Insiste La Russa: ’’Anche questo e’ un coro da stadio, ma ’noi milanesi’ ci saremmo arrabbiati, o no? Sono cose da stadio, li’ sono anche accettabili, perche’ si sa che tanto non e’ vero, anche se a me non piacciono e mi fanno girare le scatole...’’. Adnokronos







   
 



 
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