La persistente sessuomania del cavaliere presidente del consiglio non è un vezzo dell’incipiente vecchiaia, un formicolio tardivo stimolato da lontanissimi ricordi, si tratta di una vera patologia, peraltro pericolosa se provoca l’assunzione di farmaci con eccessiva insistenza, trattandosi di una persona con responsabilità di un capo di governo. Il meccanismo di azione, ben descritto (http://it.wikipedia.org/wiki/Sildenafil) attribuisce alla molecola una attività meccanica di compensazione alle manchevolezze che un organismo ormai vecchio non è più in grado di generare secondo le naturali vie biologiche. Si tratta di una azione meccanica, che coinvolge la muscolatura liscia, provocando il rilassamento muscolare e la concentrazione ematica che genera quella sospirata erezione. Ma si tratta pur sempre di interessamento del sistema nervoso periferico. L’aspettograve, che determina la pericolosità oggettiva dell’assuntore, specie se a capo di un governo (anche se governicchio), sta nel coinvolgimento del sistema nervoso centrale; infatti nella descrizione della farmacodinamica viene sottolineanto come : "ai dosaggi terapeutici il sildenafil (nome commerciale Viagra) non produce erezione in assenza di stimolazione sessuale.". E’ chiaro che la stimolazione sessuale non è generata dal sistema nervoso periferico, bensì da quello centrale, che giunge a forme aberranti se ne viene intensificato l’uso, per dilatare nel tempo la durata meccanica dell’erezione. In questi momenti, che possono durare anche ore, l’utilizzatore del farmaco ha una visione a senso unico delle sue possibili attività e non sarebbe in grado di interromperle nell’ipotesi che gravi problemi necessitassero di soluzioni immediate e interventi urgenti (ricordiamo che la notte dell’elezione di Obama, il cavaliere era impegnatissimo con una delletante escort e non potè neanche dare disposizioni per inviare con tempestività il messaggio del presidente del consiglio di una nazione amica e alleata; infatti fu uno degli ultimissimi a farlo, dovendo attendere lo smaltimento degli effetti del sildenafil). Da ciò deriva la pericolosità per la quale la stessa moglie segnalò il pericolo avvertendo che "suo marito era malato" e che necessitava di cure. In queste condizioni di dipendenza sessuomane, ogni aspetto della vita diventa intrisa delle medesime forme maniacali: ·la dottoressa che assisteva un ferito del terremoto a L’Aquila: "Mi piacerebbe essere rianimato da lei"; · la signora curva su un lettino per dare conforto ad uno dei tanti terremotati: "Posso palpare la signora!" Interpretare queste sortite come battute, peraltro infelici se si pensa al momento e al luogo dove venivano profferite, sarebbe un errore clinico, perché si tratta di segnali allarmanti di una deviazione dei freni inibitori, incapaci di teneresotto controllo il comportamento anche minimo. Ora sarà tenuto sotto rigoroso controllo dai suoi fedelissimi, che negano trattarsi di un malato; intendendo per fedelissimi quelle persone che in assenza del cavaliere dovrebbero cercarsi un lavoro, oppure tornare davanti agli obiettivi fotografici per l’annuale calendario. Un controllo, anche il più attento o anche severo, non modifica nulla se non in peggio, perché in questi casi patologici ormai cronicizzati, si instaura una crisi di astinenza in grado di sconvolgere il normale comportamento. Da qui la pericolosità della persona che non riguarda solamente la medesima persona ma si dilata all’intera nazione, condizionata dai comportamenti di un malato. L’allarme di Veronica fu chiarissimo e motivato; non si trattava di esuberanze individuali, ma di deviazione pericolosa anche per l’intera nazione. " che fa di tutto per compiacere il suo imperatore !" altro che fatti personali, privacy, o "a casa miafaccio quello che mi pare !" (si ringrazia il clinico neuro-psichiatra per i chiarimenti che mi ha fornito)
|