Quelle fan di -Silvio ci manchi- alla corte napoletana del Cavaliere
 







di Conchita Sannino




Esiste un "Tarantini" napoletano che si è fatto ombra nelle trasferte vesuviane del presidente del Consiglio? Affiora, a questo punto del caso Berlusconi, un "Giampi" partenopeo nella schiera di future meteorine o aspiranti parlamentari che coronavano le visite del premier in Campania - durante il disastro rifiuti - anche nel periodo della sua frequentazione con l’allora minorenne di Portici? Una delle conversazioni intercettate dagli inquirenti di Bari proietta un’ulteriore liaison tra la Napoli di Noemi, Francesca, Emanuela, e la Bari di Patrizia, Terry, Barbara.
È un dettaglio, non penalmente rilevante, dell’inchiesta barese. Ma una telefonata autorizza quella domanda. È quella in cui Giampaolo Tarantini, "fornitore" di escort per Palazzo Grazioli e Villa Certosa, dice di aver conosciuto il consigliere regionale Fulvio Martusciello e commenta la "geniale" idea del napoletano che ha fondato, nel 2006, il comitato "Silvio ci manchi",associazione di estroverse simpatizzanti che oggi risultano inserite nei ranghi delle istituzioni, o sfiorate dall’elezione a Strasburgo.
Un’illazione che Martusciello respinge con composta indignazione. "Assurdo. Nella mia vita ho fatto la politica tra la gente, il porta a porta per i voti, ho preso anche 15mila caffè in una campagna elettorale, ma mai il ruffiano". Aggiunge: "Non so chi sia Tarantini. Anche se ho stretto tante mani, pensavo di essere in gara per le europee".
Un’ascesa bloccata dai successi, la parabola di Martusciello. Ex funzionario della Banca d’Italia, Fulvio (fratello di Antonio, ex viceministro ai Beni culturali) nel 2005 è ancora il consigliere regionale più votato d’Italia, 34.700 preferenze: un picco, nella tornata in cui il partito perde a Napoli nove punti, che gli costa la perdita della leadership, livore, una lotta con i coordinatori di oggi, Nicola Cosentino e Luigi Cesaro, rispettivamente sottosegretario all’Economia e neopresidente dellaProvincia di Napoli, peraltro coinvolti dalle indagini del pool casalesi della Procura antimafia.
Il nome di Martusciello ricorre anche nella ricostruzione posticcia che il Cavaliere rende a "Porta a Porta" sulla sua "imprevista" partecipazione alla festa di Noemi ("Elio mi telefonò per le candidature di Martusciello e Malvano") . Poi il nome di Fulvio sfuma dalle liste: e si aggiunge la beffa del presunto appoggio di Elio, amico di Papi e signor nessuno del Pdl. Martusciello gira con una battuta: "Ne apprendo con letizia". Segretamente sembra che sposi la definizione che, di quella sortita da Vespa, darà Giuliano Ferrara: "Una serie di balle pazzesche", (Radio 24, il 25 maggio).
Ma ora c’è chi si interroga sulla natura del "Silvio ci manchi". "Il comitato lo inventai, poi lo gestirono le ragazze. A Berlusconi piacque l’idea, era il 2006, si candidò al consiglio di Napoli. Prese 13 mila voti, ma perdemmo al primo turno. C’erano tanti giovani però". I fatti testimoniano che solole ragazze, dopo un invito a Villa Certosa, hanno ottenuto di più. Storie simbolo: Francesca Pascale, nota anche per le sue intemperanze dinanzi al Cavaliere ("Ma sono possessiva nella vita e in politica, il presidente lo sa", confidò una volta), è neoconsigliere provinciale e già rivendica una delega ad personam per i grandi eventi. Virna Bello è amministratore a Torre del Greco, estroversa, si presenta come "assessore braciolona".
La defenestrazione di Emanuela Romano dalla competizione europea, ad aprile, spinse suo padre fin sotto Palazzo Grazioli con la camicia impregnata di benzina e un fiammifero in mano. Premiata invece di recente un’altra amica del premier, habituée alle cene politiche all’hotel Vesuvio. Antonia Ruggiero è stata nominata assessore della Provincia di Avellino, dopo una telefonata del Cavaliere all’esitante presidente Cosimo Sibilia. Martusciello alza le mani. "In politica, ciascuno si fa il suo destino. Io da due legislature sono consigliere regionale, e midiverto anche così". de La Repubblica









   
 



 
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