La crisi argentina vista da vicino
 







di Salvatore Puglisi




Il mio viaggio in Argentina a Santa Fè, per seguire da vicino uno dei tanti progetti di GVC nel mondo, è stata un’esperienza molto bella ed affascinante.
GVC lavora a Santa Fè da molti anni con diversi progetti di sviluppo sociale ed economico, condotti da Lilli Marinello e Sergio Buchara.
Per comprendere però il difficile contesto della crisi economica argentina bisogna fare un passo indietro e risalire al dicembre del 2001 quando il FMI decide di non procedere con un prestito di 1,3 miliardi di dollari per il debito estero accumulato dal paese, che ammontava a 142 miliardi di dollari.
La fase dell’esplosione del debito estero come dato permanente della situazione argentina risale addirittura alla dittatura militare del 1976-83.
L’importanza dei meccanismi privatistici nell’esplosione dell’indebitamento estero si nota nel fatto che dal 1991, anno in cui viene varata la parità di cambio dollaro/peso, la componente privata del debito èaumentata di circa 12 volte – in un contesto in cui il Governo finiva comunque per farsi carico anche della componente privata dell’indebitamento.
In sostanza negli ultimi vent’anni in Argentina lo Stato si è accollato – direttamente e indirettamente - il debito estero privato, svendendo le sue attività con le privatizzazioni, il settore privato ha continuato a indebitarsi e lo Stato ha tagliato le spese sociali e gli investimenti pubblici. Da qui si capisce come la parità pesos-dollaro fosse del tutto artificiosa e non potesse reggere. Una crisi monetaria che si è ripercossa sulla vita reale delle persone.
Attualmente l’inflazione ufficiale si attesta al 7% secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica, anche se altre fonti parlano di un’inflazione che in realtà sarebbe il doppio rispetto alle cifre ufficiali.
Il quadro odierno di crisi economica globale ha spezzato la breve ripresa post 2001, per questo motivo l’era Kirchner sembra ormai destinata al tramonto, con la nettavittoria di fine Luglio dell’ala di centrodestra del peronismo(Partido Justicialista).
Il programma di GVC a cui ho preso parte, in collaborazione con il CISP, è finalizzato al rafforzamento dei ceti sociali che vivono nei barrios marginali e più difficili della città di Santa Fè, che nel 2003 è stata messa a dura prova da un’inondazione i cui segni sono ben visibili tutt’oggi.
La finalità del progetto è quella di intervenire a favore di micro-attività(microemprendimientos) dei barrios, supportandoli con attività di formazione(acquisizione di know how), acquisto di nuovi macchinari e microcredito.
Per fare un esempio la cooperativa “La Verdecita, lavora nel settore alimentare, nell’ambito dell’agricoltura biologica, ed è costituita per la maggior parte da donne. Nonostante una cucina che necessita assolutamente di essere sostituita, ha una buona attività che si è consolidata nel corso del tempo nella produzione delle conserve, anche se priva di una strategia commerciale chevorrebbero apprendere seguendo corsi di formazione.
“L’Associazione degli artigiani” invece, è costituita per la maggior parte da giovani e un buon numero di donne. Si occupa della produzione e la lavorazione di materiali in ferro e legno e manufatti tessili. Tutta la loro attività andò distrutta a seguito dell’inondazione.
“L’Attività di produzione e riparazione degli strumenti ortopedici”-sedie a rotelle, letti ortopedici ecc…- invece è costituita da ex operai che lavoravano già in questo settore. In seguito all’aggravarsi delle condizioni di salute del proprietario della fabbrica, hanno deciso di mettersi in proprio, acquisendo l’attività.
Gli operai hanno però incontrato numerose difficoltà data l’impossibilità economica di poter rilevare le costose strumentazioni fin lì utilizzate e la conseguente perdita della rete dei contatti con fornitori e compratori.
Ciò che vorrebbero quindi è un finanziamento per poter riprendere a pieno ritmo l’attività produttivacongiuntamente all’individuazione, attraverso l’aiuto delle autorità pubbliche, di buoni spazi fisici dove dislocare la commercializzazione dei prodotti.
Il settore nel quale lavorano è estremamente tecnico e specialistico, ma con sicuri margini di crescita, se si considera la non trascurabile fascia di popolazione anziana bisognosa di tali attrezzature mediche e tutta la possibile rete di commercializzazione sanitario-ospedaliera da “conquistare” nuovamente.
Il progetto è ancora nella sua fase iniziale di selezione dei soggetti beneficiari, ma le visite in loco in questi quartieri difficili sono state molto utili per comprendere le reali condizioni di vita di queste persone,che nonostante tutto, non vogliono arrendersi!









   
 



 
09-10-2015 - WikiLeaks svela l’assalto del Tpp alla salute e alla libertà della rete
26-02-2015 - Ucraina, Putin: taglio del gas da Kiev a regioni dell’est puzza di genocidio
22-02-2015 - Obama al summit antiterrorismo: "Non siamo in guerra con l’islam ma con chi lo strumentalizza"
12-02-2015 - Maratona al vertice di Minsk. Putin: "Raggiunto accordo per il cessate il fuoco"
10-02-2015 - Il Cremlino: "Se gli americani armano Kiev ci sarà un’escalation del conflitto"
09-02-2015 - Ucraina, Putin: "Non accetteremo ultimatum". Kiev denuncia: "Nel week end 1500 soldati russi hanno varcato la frontiera"
05-02-2015 - Ucraina, Kerry: Russia deve "impegnarsi subito" per fermare la guerra. Putin mobilita i riservisti
09-01-2015 - Un 11 settembre francese? Chi ha ordinato l’attentato contro Charlie Hebdo?
23-12-2014 - Ttip, a chi conviene il trattato commerciale tra Europa e Stati Uniti?
22-12-2014 - Lauti stanziamenti Usa anti-Assad
19-12-2014 - Obama e i giovani neri di Ferguson
18-12-2014 - Putin: "Misure adeguate contro la crisi, economia in ripresa entro due anni
17-12-2014 - Cuba-Usa, svolta nei rapporti: liberato il contractor Gross, scambio di agenti segreti
15-12-2014 - Guerra in Ucraina: viaggio da Sloviansk a Kiev dove il diritto alla salute è negato
14-12-2014 - Libia, chiuso il più grande porto petrolifero: rischio blocco del gas italiano a Mellita

Privacy e Cookies