“Non è una faccenda personale. I fatti raccontati nel libro riguardano beni pubblici. Per questo è uno scandalo politico.” È la dichiarazione di Marco Lillo a proposito del libro Papi – uno scandalo politico, l’ultimo “instant book” edito da Chiarelettere, scritto con Marco Travaglio e Peter Gomez. Sabato 19 settembre (ore 19.15), nello spazio live della libreria Ubik di Foggia (Piazza U. Giordano, 76) il giornalista del settimanale l’Espresso e futuro redattore, dal 23 settembre, del nuovo giornale Il Fatto Quotidiano, presenta l’ultima inchiesta sul Cavaliere. Coordina l’incontro, Enzo Verrengia. “Si parla di candidati alle elezioni, cose che riguardano la selezione della futura classe politica italiana. Inoltre, viene mostrata l’arbitrarietà del Presidente del Consiglio, il quale contrabbanda una falsa vita privata che pone come facciata davanti a potenziali elettori, chiedendo loro il voto e presentandosi così come in realtà non è.” Eccoperché, nelle parole dell’autore Marco Lillo, il “caso-veline” che ha coinvolto Silvio Berlusconi non deve essere considerato come una “faccenda personale”. Il sottotitolo del libro Papi, pertanto, è emblematico: Noemi e le veline candidate e scandidate dal cavaliere di hardcore. Puttanopoli e voli di stato, scatti e ricatti. Perché il caso Berlusconi non è una faccenda personale. La formula, ancora una volta, è quella dell’instant book, caro alla casa editrice Chiarelettere, capace di stampare libri su eventi nazionali quando questi sono ancora attuali. “Una formula necessaria – secondo Marco Lillo – perché permette di raccontare ciò che attualmente i giornali italiani non raccontano.” L’autore si sofferma anche sulla nuova esperienza del Fatto Quotidiano, in edicola dal 23 settembre, di cui parlerà durante l’incontro alla libreria Ubik: “sarà la naturale prosecuzione degli instant book, ma applicata alla quotidianità. Una grande scommessa – ammette Lillo –, fondare un giornaleche non ha padroni con conflitti di interesse e che vuole raccontare quotidianamente ciò che attualmente si può leggere solo sui libri. Ci sarò io, ci saranno Travaglio, Gomez e altri. E cercheremo di fare puro giornalismo investigativo, tentando di presentare e di indagare un evento anche a prescindere dalle indagini”. “Abbiamo invitato Marco Lillo per presentare il suo libro perché pensiamo che il lavoro giornalistico di tanti professionisti come lui è una garanzia di libertà per il nostro paese”. A dichiararlo è Michele Trecca, direttore artistico della libreria Ubik. Redattore de l’Espresso dal 2000, collaboratore di Micromega, tra i fondatori e futuri giornalisti del prossimo giornale nazionale Il Fatto Quotidiano, in uscita ufficiale il 23 settembre, Marco Lillo è uno dei più importanti giornalisti investigativi d’Italia. A lui si devono inchieste esclusive come “Calciopoli”, “Casa Nostra” (le case degli enti affittate e poi svendute ai politici a prezzi di favore) e “ProntoRai” (caso Berlusconi-Saccà), tutte pubblicate dal settimanale l’Espresso. È autore, con l’attrice Sabina Guzzanti, di “Reperto Raiot”. Ed è co-autore del libro “Bavaglio” (Chiarelettere 2008), scritto con Marco Travaglio e Peter Gomez.
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