Sei minuti di messaggio web. La voce del Cavaliere volteggia leggera ed ottimista là dove sono riuniti i Promotori della Libertà di Michela Vittoria Brambilla. E racconta dei tagli e dei sacrifici, all’indomani dell’incontro con il ministro Tremonti. -Di fronte allo tsunami che sta mettendo a dura prova tutti i Paesi europei, il partito dei pessimisti, il solito partito dei pessimisti è tornato a farsi sentire e a diffondere le solite menzogne, i soliti veleni, attribuendo al nostro governo il proposito di varare a breve termine un insieme di provvedimenti economici punitivi che, per l’ennesima volta sono to-tal-men-te inventati-. Niente tagli, -nessuna macelleria sociale-, scuola, pensioni e sanità sono salve: queste sono le principali indicazioni che la voce di Berlusconi affida al web, con tanto di citazione francese per la massima di Voltaire sulle calunnie che, se ripetute piu’ volte, finiscono per diventare verità. Ed è allora ai Promotori cheBerlusconi chiede -non solo di sapere ma di far sapere che non uno di questi fantasiosi provvedimenti di macelleria sociale di cui si legge su certa stampa in questi giorni, non uno, risponde al vero-. -Stiamo lavorando in stretto contatto con le parti sociali ed è assolutamente falso che sia alle viste un aumento delle imposte-. -Non verranno toccate né la sanità, né le pensioni né la scuola, né l’università. È sicuro, invece, che il nostro governo continuerà a tenere i conti pubblici in ordine come già fatto finora, con una politica prudente, grande rigore, equità e sostegno allo sviluppo. Voglio ripeterlo: non aumenteremo le tasse - e qui Berlusconi torna a scandire le sillabe - non metteremo le mani nelle tasche degli italiani e cercheremo invece, con ogni mezzo, di combattere le spese eccessive e, naturalmente, l’evasione fiscale-. Berlusconi ricorda i provvedimenti a sostegno delle imprese e promette che -continueremo a farlo, nei limiti delle possibilità del nostro bilancio,naturalmente, portando avanti la politica di buonsenso degli ultimi due anni, con una gestione economica che, mantenendo in ordine i conti pubblici, importantissimo, ha messo il nostro Paese al riparo dalla crisi. Un merito - rivendica - che credo tutti debbano riconosceri e che ci è stato riconosciuto da tutte le autorità monetarie internazionali, anche le piu’ severe-. Berlusconi aggiunge che -continueremo a rispettare gli impegni che l’Unione europea impone a tutti i Paesi europei e cio è la riduzione del deficit per il 2011 e 2012, portandolo cio è dall’attuale 5 al 3 per cento rispetto al Pil. Quando la manovra sarà definita in tutti i suoi aspetti - annuncia - la faremo conoscere a tutti gli italiani nel modo piu’ diretto e trasparente-. Al governo Berlusconi annette il merito di «aver cercato di diffondere ottimismo e fiducia, perchè senza non si và da nessuna parte..... Abbiamo riportato lo Stato a fare lo Stato....-. All’elenco delle cose fatte segue la ’mission’ per i’Promotori’: -Ricordatelo, a chi continua ad accusarci di aver fatto poco. La sinistra continua a mettere in pratica una massima che mi sembra sia di Voltaire». Qui Berlusconi enuncia in francese il calumnier, calumnier, quelque chose resterà, con relativa traduzione: -Calunniate, calunniate, qualche cosa resterà-. -Noi invece - rileva - non denigriamo nessuno, né insultiamo i nostri avversari, altro segno del nostro buonsenso, esperienza e capacità di fare. E così continueremo a fare». Consueta la formula di saluto, cioè l’augurio di -riuscire a realizzare i sogni, i progetti nella vostra mente e nel cuore, per voi, per le aziende in cui lavorate e per i vostri cari-. Crisi, Berlusconi: Ue ha vissuto sopra sue possibilità "I Paesi della zona euro con debiti pubblici estremamente elevati o deficit eccessivi ricorrenti rappresentano una particolare minaccia per la Comunità": è quanto si legge nella proposta sul rafforzamento dell’Eurozona che il ministro delleFinanze tedesco, Wolfgang Schauble, metterà oggi pomeriggio sul tavolo dei colleghi europei, riuniti a Bruxelles per discutere sulla riforma del Patto Ue di stabilità e di crescita. Nel testo - di cui l’ANSA è in possesso - si sottolinea anche come sui conti pubblici degli Stati membri dell’euro non basta il controllo della Commissione Ue, ma servirebbe "un esame indipendente e più rigoroso da parte della Bce o di un gruppo di istituzioni di ricerca indipendenti". I Paesi con alti debiti - si legge nel testo di Schauble - dovrebbero ’’fare degli sforzi extra per consolidare i loro bilanci ed essere soggetti a procedure di deficit eccessivo accelerate’’. In piu’ Berlino propone di ’’utilizzare gli obiettivi di bilancio di medio-termine come obiettivi vincolanti per gli Stati il cui debito supera il 60% del Pil’’. Inoltre - si spiega ancora nel testo - ’’ogni Stato membro dell’euro che si trova in deficit eccessivo piu’ di una volta nell’arco di cinque anni dovrebbe passare piu’velocemnete alla fase successiva della procedura di infrazione’’. Nelle tre pagine che Scahuble leggera’ al vertice di oggi pomeriggio (presieduto dl presidente Ue Herman van Rompuy e composto dai 27 ministri finanziari della Ue e dai vertici della Bce) si indicano in tutto nove campi di azione. La proposta di Berlino appare molto piu’ severa di quella avanzata dalla Commissione Ue: ’’La grande maggioranza dei suggerimenti della Commissione vanno nella giusta direzione - scrive il governo tedesco - ma noi crediamo che sia necessario prendere altre misure’’. E se necessario - si legge - ’’dobbiamo anche prendere in considerazione la possibilita’ di modificare il Tratatto Ue’’. Il primo punto della proposta tedesca e’ quello dedicato al rafforzamento della vigilanza preventiva sui conti pubblici degli Stati membri. ’’La valutazione della Commissione Ue sui programmi nazionali di stabilita’ e di convergenza dovrebbero andare piu’ in profondita’ nei problemi specifici dei Paesi. Inpiu’ - si sottolinea nel testo - tali programmi potrebbero essere sottoposti a un esame indipendente e piu’ rigoroso. E l’esaminatore potrebbe essere la Bce o un gruppo di istituzioni di ricerca indipendenti’’. Tra le altre proposte, poi, quella di inserire nelle Costituzioni nazionali il limite che i deficit nazinali non devono superare, cosi’ come fatto dalla Germania. ’’Tutti i Paesi della zona euro - si legge - dovrebbero assumere l’mpegn politico di incorporare le regole del Patto di stabilita’ e di crescita, in particolare quelle del braccio preventivo, nelle loro legislazioni nazionali in maniera vincolante e credibile’’. Sul fronte delle sanzioni, per Berlino non basta la sospensione temporanea dell’erogazione dei fondi Ue ai Paesi che non rispettano il Patto. ’’Servono sanzioni piu’ efficaci ed energiche’’, come ’’la revoca permanente dei fondi strutturali in casi estremi’’ oppure ’’per i Paesi che infrangono seriamente le regole, la sospensione per almeno un anno delloro diritto di voto nel Consiglio Ue’’. Infine, la proposta di ’’una procedura per un’ordinata insolvenza’’ degli Stati altamente indebitati dovrebbe essere parte integrante di qualunque piano di risoluzione delle crisi nella zona euro’’. ’’Questo - si legge - rappresentera’ per i Paesi un incentivo a continuare a perseguire politiche di consolidamento del bilancio e per gli attori dei mercati finanziari un incentivo a presetare in maniera responsabile’’.
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