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Tonino D’Angelo,presidente nazionale di Medicina Democratica (cooperativa nata alla fine degli anni 60 che tratta medicina del lavoro, dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori,vive sul lavoro volontario), conosce molto bene il malfunzionamento e la corruzione dell’ Asl di Foggia, in quanto lui stesso vittima nel 1996 d’ingiustizia. Fu, infatti, licenziato dal direttore generale dell’epoca,il dottor Di Venere,per poi essere reintegrato due mesi dopo. D’Angelo già all’epoca denunciò la devastante situazione della sanità foggiana nonché nazionale. Nel lavoro d’indagine svolto da MD, la prima cosa che lamentano i pazienti è il livello d’accoglienza,quell’esigenza d’empatia che manca , ma si accontenterebbero semplicemente di rapporti civili. Sembra che tutto l’apparato sanitario si regga in maniera autoreferenziale, come se non dovesse vivere il malato. Il fatto stesso che le pulizie si fanno in tempi che non coincidono con quelli del paziente, che laterapia in ospedale segue degli orari e a casa ne segue altri,per non parlare poi degli orari del pranzo e della cena, già scientificamente quindi siamo nell’assurdità. E’ ovvio che siamo coi tempi dell’organizzazione e non con quelli del malato. La mancanza dei turn over , il blocco dei concorsi, sono seri problemi e con questa precarizzazione si è creata una situazione di grande cattività tra i giovani operatori che non si sentono tutelati. Cattività in parte giustificata perché non si possono tenere operatori per sei mesi e poi cacciare. Ma la situazione assistenziale è drammatica quanto quella relazionale. Ciò succede in una sanità che vede allontanare i propri punti di riferimento,tra i quali il malato. Abbiamo una sanità invecchiata ,che non ha curato una formazione e che non ha sostituzioni. Un’operazione d’internalizzazione è importante. Non si può avere una situazione come questa,dove il regista della malattia diventa il paziente stesso. Tutto questo al dottor D’Angelo nonpiace,e non solo a lui, che è della convinzione che le migliaia di operatori hanno il potere di cambiare le cose , non bisogna sempre trincerarsi dietro la politica. La questione degli ospedali da chiudere è giusta,quello di Torre Maggiore deve chiudere,come quello di San Marco e Monte Sant’Angelo. Il cittadino ha bisogno di un riferimento forte e chiaro che non è l’ospedale sotto casa , quello che deve esserci in ogni comune è una realtà territoriale di servizi che risponde a delle esigenze, essere spostati da un ospedale all’altro per mancanza di attrezzature non ci gioverebbe di certo. L’azienda sanitaria locale è pagata da noi , è sbagliato dire che la prestazione è gratuita. Come si regge la sanità? Ovviamente con i nostri soldi, ragion per cui non è mai gratis. Nell’Asl c’è una corruzione enorme,i funzionari cambiano tessera di partito ma sono sempre gli stessi e continuano a fare le porcate di prima. Certo non c’è la corruzione così visibile come nell’epoca Fitto, ma gli sprechisono innumerevoli. Più volte è stata segnalata dal presidente di MD la presenza di pezzi di malavita nell’Asl ,persone condannate, passate da destra a sinistra, ma che sono ancora lì ,ben piantati sulla loro poltrona e non si muovono continuando a fare le loro sporche operazioni. Com’è possibile governare in una situazione del genere? Le lobby purtroppo le abbiamo tutti avanti agli occhi. Medicina Democratica vuole statalizzare l’industria farmaceutica. Non si può andare avanti perché ci sono dei forti appetiti ancorati,gli interessi sono troppi. Privatizzazione e precarizzazione portano a una serie di elementi come la frammentazione rispetto a un bene comune di cui tutti i cittadini sono proprietari, come forme di corruzione,di sfruttamento delle stesse risorse naturali. Disoccupazione,precariato,sono per D’Angelo argomenti strettamente correlati alla sanità. Non c’è salute senza lavoro. Sono stati fatti studi scientificamente attenti anche sulle patologie legate alla cassaintegrazione, infatti numerosi sono i problemi neuro-viscerali in soggetti che vivevano questa condizione. Varie malattie infettive infatti continuano a colpire l’Africa mentre noi abbiamo avuto una riduzione ,e questo perché?Non di certo per la scoperta dei medicinali ,ma per la potabilizzazione dell’acqua. Quindi un ‘acqua migliore per tutte le popolazioni è un interesse di gestione pubblica. Nascere o vivere in una situazione in cui ti fanno apprendere che l’acqua non è un bene comune ma è privatizzata, è deleterio. Acqua,aria ,terra e fuoco … ci sono stati una serie di ragionamenti sul fatto che lo stesso gioco ti porta a contatto con questi elementi. “Noi esseri umani siamo pieni di acqua, vogliamo vendere anche quella?” Bella provocazione questa del dottor D’Angelo consapevole che il problema dei beni comuni è prioritario, bene che non può essere alienato,perché questa sull’acqua pubblica è una battaglia fortemente sentita a livello planetario. Tonino D’Angelo,tra scontri edenunce con l’Asl di Foggia , continua a fare il suo mestiere.( Dà origine all’Art Village a San Severo,circa 15 anni fa, inizialmente spazio nato come comunità d’accoglienza per persone con esperienza di tossicodipendenza,oggi invece ha progettualità sempre d’accoglienza,ma con respiro più ampio,rivolto in particolare ai giovani,a prescindere da una condizione patologica.) I servizi sanitari vengono chiamati a rispondere del bisogno di salute,lo dice l’Organizzazione mondiale della sanità alla Dichiarazione di Ottawa dell’86,che si coniuga con l’esercizio e la garanzia di alcuni diritti fondamentali ed elementari,dalla casa alla pace al lavoro. Non possiamo dire che il dottor D’Angelo non rispetti i bisogni dei suoi pazienti, una rarità in una realtà,la nostra ,che ha una sanità aberrante. Purtroppo oggi si parla molto di sanità e ben poco di salute.
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