La vera bomba è quella sui rapporti d’affari tra Berlusconi e Putin, stando ai file di Wikileaks. Nel resto dei 652 documenti segreti e confidenziali - inviati da Via Veneto alla Casa Bianca e rivelati dal sito di Assange - gli unici soprassalti di ieri potrebbero essere quelli di Gianni Letta, sottosegretario e ’reggente’ del premier e quello di Giampiero Cantoni, presidente della Commissione Difesa del Senato, già banchiere, capo della Bnl, forzista della prima ora e presidente della Fiera di Milano. Entrambi hanno smentito vigorosamente e tanto Ghedini quanto il medico del cavaliere hanno psergiurato sul suo vigore da giovane adulto ma Miguel Mora, che pubblicò le foto di Villa Certosa, ha rivelato per El Pais 62 di quei file. Riguardano un arco di tempo tra il G8 2001 e le scorse regionali. Ne emerge il ritratto ormai noto, dipinto dai diplomatici Usa, di un Cavaliere ’’inconsistente’’ e fiaccato dalla sua tendenza alle feste selvagge. Un premier che preferiscedisertare un incontro col Re di Giordania pur di conservare le forze per il compleanno di Putin. Un Berlusconi che sonnecchia mentre riceve l’ambasciatore. Uno che vola a Washington per chiedere a Bush di aiutarlo nella campagna elettorale ma di cui non fidarsi più quattro anni dopo. Il 27 ottobre del 2009 David Thorne, subentrato a Spogli, scrive a Obama (file 23600) quanto gli sembri debole ’’fisicamente e politicamente’’, ’’con difficoltà nel prendere decisioni’’, che non si fida dei propri servizi segreti, esposto a congiure interne e abbandonato dalla sua famiglia. Fonti privilegiate di Via Veneto, sede dell’ambasciata Usa a Roma, sarebbero il suo numero due Gianni Letta, l’alleato ’’più leale’’ e Cantoni. Il primo confida la stanchezza del Capo al potente alleato e le condizioni fisiche compromesse (’’le analisi mediche sono un disastro’’). Il banchiere lo sputtana proprio svelandone la tendenza a dormire poco per via delle notti brave. Thorne annota a margine della notal’episodio del pisolino durante la sua presentazione a Palazzo Chigi il 19 ottobre dell’anno scorso. Cantoni spiffera pure i sospetti del Cavaliere sugli spioni che avrebbero teso una trappola nel caso Noemi e conferma l’implicazione di Berlusconi nelle vicende che incastrarono Marrazzo. Il premier lo chiamò per anticipargli l’arresto dei quattro carabinieri che ricattavano l’allora Governatore del Lazio. Ma Cantoni segnala all’amico americano anche le angustie familiari del Capo e la guerra economica con Veronica Lario. Via Veneto, dopo la stroncatura del lodo Alfano, comincia a sentire puzza di congiura intorno all’alleato un po’ pagliaccio (gli States lo sapevano dall’era Bush e Spogli aveva scritto a Dick Cheney nel 2009, del suo ’’stile pistolero’’) ma molto importante per la posizione militare nel Mediterraneo. L’ambasciatore prende nota della freddezza senza precedenti tra Palazzo Chigi e il Quirinale dopo l’ennesimo svarione del premier e registra le prime manovre nel Pdl perpreparare la successione. Thorne incontrò anche Bossi secondo il quale è la mafia a tendere trappole sessuali a Berlusconi. Ma il logorroico Cantoni ammette che il caso Del’Utri sarebbe uno spettacolo dannoso. Thorne vede l’intrigo di palazzo e fa i nomi di Fini, Casini e Pisanu ma avverte che più di una volta Berlusconi ha dimostrato una sorprendente capacità di rimonta e che nel Pdl si sta spargendo la convinzione che dietro al complotto ci siano gli Usa. Anche l’incaricata d’affari, Elisabeth L. Dibble, ricorda nei suoi dispacci l’inconsistenza del leader che però ’’dominerà per anni’’. Era l’epoca del G8 aquilano. L’avvertenza di Dibble è la seguente: ’’Quando si prende dal verso giusto è capace di adottare politiche anche molto impopolari ma in linea con le nostre esigenze (Afghanistan, Iraq e l’ingresso della Turchia in Ue)’’. Trattare con lui richiede ’’un faticoso equilibrio’’. E si elencano le distanze con lui su Iran e Russia. Ma, a gennaio 2010, sempre Dibble registral’aumento di quanti iniziano a prendere le distanze da Berlusconi sebbene non abbia ancora ’’oppositori credibili’’.
|