Atlante guerre, i conflitti nel mondo
 











Vogliamo semplicemente ricordare che - nonostante le nostre crisi e le nostre “microcarestie” - anche in questo periodo, sul resto del pianeta, muoiono quotidianamente decine di soldati, civili, donne e bambini per ferite da guerra. E non c’è bisogno di “volare” con l’immaginazione, poichè anche in territori molto vicini alla nostra penisola sono in corso conflitti armati sanguinosi, come in Turchia, Paesi Baschi, Georgia, Cecenia, Cipro o Algeria. 
Proprio a ridosso delle festività esce il nuovo “Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo” curato dall’associazione il 46° Parallelo (www.46parallelo.org) ed edito da Terra Nuova (www.aamterranuova.it). L’atlante (www.atlanteguerre.it), dopo il giustificato successo della primaedizione, aggiorna su tutti i conflitti del mondo, suddivisi in aree continentali, fornendo schede, interventi e cartine dettagliatissime. Del resto, è costruito sui contributi di analisti e giornalisti diventati “esperti” di guerra, loro malgrado, poiché fieri “militanti” degli ideali di pace e giustizia. La stessa associazione culturale 46° Parallelo  è composta da numerosi corrispondenti di guerra e professionisti dell’informazione che, anche attraverso questo atlante, sono quotidianamente impegnati a descrivere le guerre in corso, a spiegarne le ragioni, far capire perché si combatte e chi sono gli attori e le vittime.
Principale collaboratrice per la stesura dell’atlante è la redazione del Premio Ilaria Alpi di Riccione (www.ilariaalpi.it) che, oltre a “commemorare” la giornalista della RAI uccisa in Somalia, è nata per denunciare ed ovviare, in qualche modo, al grave deficit di attenzione mediatica sui numerosi conflitti del mondoe sulle ingiustizie che affamano il Sud globale. Il concorso intende, quindi, promuovere ed accreditare il giornalismo serio e approfondito e riconoscere il valore dei giornalisti impegnati sui fronti più caldi e pericolosi del nostro pianeta. E l’“Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo” raccoglie numerose firme giornalistiche di tale levatura morale, ovviamente non note al grande pubblico (come la stessa Ilaria Alpi, divenuta “importante” solo dopo la sua morte) ma che svolgono un lavoro fondamentale da riconoscere come patrimonio per l’intera umanità. Fra questi, possiamo citare il mitico Ettore Mo, “cacciatore della Storia e di storie”, tra i più famosi corrispondenti di guerra a livello internazionale, Enzo Nucci, corrispondete RAI dall’Africa sub-sahariana, Luciano Scalettari, inviato di Famiglia Cristiana ed esperto di attualità africana, Andrea Baranes di Banca Etica, Michele Nardelli tra i fondatori dell’importantissimo Osservatorio Balcani e Caucaso (www.balcanicaucaso.org) (una delle aree più “agitate” e a rischio), Ornella Sangiovanni che segue da vent’anni il dramma iracheno e, non a caso, collaboratrice di Osservatorio Iraq (www.osservatorioiraq.it) e, non per ultimo, Raffaele Crocco, anch’egli giornalista RAI, ideatore dell’atlante e tra i fondatori di Peacereporter (it.peacereporter.net), la guida più conosciuta alle guerre trascurate.
Il bisogno di rispetto e giustizia emerge nella stessa impostazione del libro, dato che ad ogni guerra viene riservato esattamente lo stesso spazio, il medesimo numero di pagine arricchite da testimonianze fotografiche. Questo per evitare di dare ad una maggiore importanza rispetto alle altre, una scelta "politica” che vuole mettere tutte le guerre allo stesso livello. In questa nuova edizione si accenna anche alle situazione "limite”, quelle che magari non sono ancora sfociate in guerra aperta o chesono “in sonno”, ma vanno monitorate, controllate costantemente. L’obiettivo è, pertanto, quello di offrire un’informazione quanto più completa e cercare di limitare eventuali danni che derivano dall’aver scelto di quali guerre o conflitti parlare. 
Con “Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo” (in vendita a 20 euro), l’editore Terra Nuova, che da anni pubblica il bellissimo “Aam Terra Nuova” - mensile sullo sviluppo sostenibile-, arricchisce il suo catalogo in cui già si possono trovare molti libri dedicati alla pace e alla nonviolenza, oltre che ai temi ambientali, della decrescita e del benessere psicologico ed interiori.
Una pubblicazione, quindi, destinata a diventare presto un “must” per chi vuole davvero capire cosa succede nel mondo e comprendere a fondo l’intricato scacchiere geopolitico che miete migliaia di vittime innocenti ogni anno.
Del resto, nel nostro Paese, informazioni di questo tipo latitano, sono ancora pochi i siti e le agenzie che sono ingrado di recuperarle, rielaborarle e diffonderle. Ma propri perché in pochi, ancor più da ammirare, applaudire e sostenere. Oltre ai “Reporter della Pace”, ad Amnesty International (www.amnesty.it) e a Global Voices (it.globalvoicesonline.org) - l’ormai famosa  rete internazionale di blogger che informano, traducono e sostengono i citizen media e i blog di ogni parte del mondo – si distinguono in rete per affidabilità, aggiornamento e profondità d’analisi: Warnews (www.warnews.it), al momento, però, in fase di ristrutturazione; l’universo di siti di matrice missionaria ed in particolare l’agenzia di stampa Misna (www.misna.org) che si definisce “fonte integrativa e talvolta correttiva delle troppe ripetitive informazioni geneticamente modificate”; l’Inter Press Service (IPS) (www.ipsnotizie.it) che si avvale di una rete di 500corrispondenti dislocati in 150 Paesi; Nigrizia (www.nigrizia.it) e Africa News (www.africanews.it) sui problemi e conflitti armati africani; Agimondo (www.ong.agimondo.it) che nasce dalla collaborazione fra O.N.G. e l’agenzia giornalistica AGI; la Rete Italiana per il Disarmo (www.disarmo.org). Da consultare anche: Free Reporter (www.freereporter.info) con la sua sezione “Conflitti e pace”, Unimondo (www.unimondo.org), nodo italiano del network internazionale OneWorld; www.guerrenelmondo.tk, www.villaggiomondiale.it/guerrenelmondo.htm, www.conflittidimenticati.org, Infopal (www.infopal.it), dedicato alla guerra palestinese, Selvas (www.selvas.org), l’osservatorio informativo indipendente sulla regione Andina e il Latinoamerica e  il sorprendente blog www.stefanocareddu.it/geopolitica,  curato da un intraprendente consigliere comunale di Romans d’Isonzo (GO) che intende “aiutare gli utenti a pensare globale per capire le dinamiche locali del mondo che cambia ed esserne osservatori e protagonisti coscienti”.
E, ovviamente, sono da inserire nei propri “preferiti” tutti quei siti che si occupano di geopolitica internazionale, a partire da Affari Internazionali (www.affarinternazionali.it) e Limes, non solo storica rivista del gruppo L’Espresso, ma anche ricco ed aggiornato sito internet (temi.repubblica.it/limes) in cui abbondano mappe, cartine e foto. Ottimo portale èanche Equilibri (www.equilibri.net) che, seppur nato per agevolare il business d’impresa che intende insediarsi in aree culturalmente poco conosciute, offre analisi lucide e precise sugli eventi e le dinamiche internazionali.Gaetano Farina 
SITI UTILI PER CONOSCERE TUTTE LE GUERRE IN CORSO IN OGNI AREA DEL MONDO
www.globalvoicesonline.org
www.warnews.it
www.peacereporter.net
www.ipsnotizie.it
www.46parallelo.org
www.atlanteguerre.it
www.guerrenelmondo.tk
www.villaggiomondiale.it/guerrenelmondo.htm
www.disarmo.org
www.misna.org
www.conflittidimenticati.org
www.unimondo.org
www.selvas.org
www.osservatorioiraq.it
www.equilibri.net
www.balcanicaucaso.org
www.ong.agimondo.it
www.nigrizia.it
www.amnesty.it
www.geopolitica.info
www.temi.repubblica.it/limes
www.lettera22.it
www.infopal.it
www.affarinternazionali.it
www.stefanocareddu.it/geopolitica
www.ilariaalpi.it
www.freereporter.info
www.africanews.it

 









   
 



 
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