Malagestione Sanità Foggia, in carcere imprenditori e funzionari
 











"Questo sistema di assoluta mancanza di controllo, di assoluta disorganizzazione di enti e società crea disaffezione totale. Quello di oggi è un esempio tipico di mala gestione dell’Asl, scoperto grazie al lavoro professionale coordinato dal pm Antonio Laronga e del Nas di Bari". Lo ha detto, parlando con i giornalisti, il procuratore della Repubblica di Foggia, Vincenzo Russo, parlando dell’operazione dei Nas che ha portato all’arresto di quattro persone per fittizie gare di appalto della Asl di Foggia per fornire apparecchiature a sale operatorie di quattro grossi ospedali del foggiano. "Questo è uno dei tanti episodi di malcostume che riguardano la pubblica amministrazione".
Le indagini hanno riguardato in particolare una gara d’appalto, "svolta mediante procedura negoziata dalla Asl di Foggia e finalizzata all’acquisto e alla fornitura di strumentazione sanitaria per la punzonatura, l’identificazione e la rintracciabilità degli strumentichirurgici destinati alle sale operatorie degli ospedali di Manfredonia, Cerignola, San Severo e Lucera".
Conseguenza della gara fittizia è stato l’esborso di 208.000 euro di fondi regionali alla ditta che nel settembre 2010 si è aggiudicata la gara: la Css (Centro servizi società), di Vincenzo Nuzziello, imprenditore foggiano che è stato arrestato oggi e che era già imputato in altre inchieste riguardanti la sanità pubblica.
La gara d’appalto era stata fatta – ha spiegato il procuratore – senza che, tra l’altro, i direttori sanitari dei quattro ospedali della Asl avessero "mai inoltrato alcuna segnalazione circa la necessità e l’urgenza di acquistare la strumentazione, ritenuta non essenziale".
Fra  l’altro i carabinieri del Nas di Bari hanno arrestato l’imprenditore foggiano Vincenzo Nuzziello (fratello della consigliere regionale de La Puglia per Vendola Anna Nuzziello, ndr), due funzionari dell’Asl Foggia e un tecnico installatore, con l’accusa a vario titolo dicorruzione, turbativa d’asta e falso. I militari hanno accerato che Nuzziello, assieme ai funzionari Raffaele Granatiero e Nazario Di Stefano, hanno bandito una gare d’appalto, con somma urgenza, per l’acquisto di strumenti per le sale operatorie degli ospedali di Cerignola, Lucera, Manfredonia e San Severo, in quanto le altre attrezzature sarebbero state sottratte. In realtà non solo i ferri non erano stati rubati, ma non c’era neanche la necessità di acquistare altre attrezzature sanitarie per un costo di 208 mila euro.
A casa di Vincenzo Nuzziello sono stati trovati gli atti del bando di gara, con le offerte delle altre società partecipanti alla gara stessa. Ben cinque ditte (la CSS di Foggia, la Medical Shuttle, la Genko Italia, la For Medical e la Effe Multiutility di Urbino) che erano tutte indirettamente controllate da Nuzziello, che riusciva ad aggiudicarsi le gare grazie agli atti in suo possesso. La ditta che si è aggiudicata l’appalto, la Css, che in tre anni ha emessouna sola fattura e che non aveva personale, ha sede legale in via Grecia 38, nello studio di Anna Nuzziello, ma al momento la consigliera regionale non risulta indagata.
Dopo l’acquisto inutile dei ferri, gli strumenti non erano neanche utilizzati e sono stati trovati abbandonati dai Nas. Oltretutto gli attrezzi non erano neanche in grado di funzionare perché non erano stati collaudati, Oltre a Nuzziello, che si trova in carcere, sono stati posti ai domiciliari Raffaele Granatiero, già direttore dell’area patrimonio dell’Asl, Nazario Di Stefano, impiegato nell’area gestione dell’ospedale di San Severo (su cui pendevano già delle condanne passate in giudicato per rapina, furto e reati contro il patrimonio), che tra l’altro non aveva i titoli per istituire gare d’appalto, e Giovanni Bruno, imprenditore e tecnico installatore. B. M.









   
 



 
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