Bufera Asl,"anche Damone responsabile di questo dissesto"?
 











"Ancora una vicenda giudiziaria investe la sanità pugliese che fa giuridicamente e gerarchicamente riferimento al Presidente VENDOLA.
Non intendiamo strumentalizzare la questione che è ancora al vaglio dei Magistrati né ergerci a censori dell’ultim’ora, ma riteniamo che non si possa più tergiversare sulla responsabilità oggettiva che ha questa amministrazione regionale relativamente alla complessa vicenda della sanità.
E’ sotto gli occhi di tutti che il settore che assorbe oltre i tre quarti (3/4) del bilancio regionale è gestito in maniera torbida ed inadeguata a vari livelli, fornendo – tra l’altro – prestazioni scadenti e inspiegabilmente onerose, con liste di attesa non degne di un Paese civile e mobilità esterna verso altre regioni che comporta ulteriori enormi extracosti.
Forse è questa LA PUGLIA MIGLIORE vaneggiata da VENDOLA che ha gestito per OLTRE SEI ANNI la nostra amata regione, portandola a quello che oggi è!
Stiamo inquesti giorni pagando la scelta completamente ideologica ed errata dell’accorpamento delle aziende sanitarie, che ha creato dei giganti dai piedi di argilla, la cui gestione elefantiaca è stata fin da subito ed in maniera crescente opaca e inadeguata rispetto ad un problema che esigeva risposte moderne, efficienti ed elastiche.
Certamente il Fariseo farà finta di non sapere, non capire, non conoscere …
Certamente farà come per TEDESCO, per FRISULLO, per SANITASERVICE …
Certamente troverà le parole più giuste, il termine più affascinante, la filosofia mediaticamente più efficace
Ma stavolta la gente andrà oltre la facciata, oltre le parole, oltre le promesse!
Perché in politica, così come nella vita, bisogna entrare nel merito dei problemi, bisogna verificare le scelte effettuate, bisogna andare oltre i discorsi di maniera e il fascino scintillante ma fatuo dei mass-media: nella sostanza dobbiamo registrare l’assoluto fallimento della politica di VENDOLA che – nelsettore in cui la Regione ha la massima responsabilità e legittimazione – ha dilapidato le solide basi lasciate dal precedente Presidente FITTO e gestito in maniera ideologica e scellerata la salute dei pugliesi.
Perché stavolta la gente sta verificando di giorno in giorno l’aumento della benzina, l’aumento delle tasse, i tagli ai servizi.
Perché stavolta i nostri malati stanno registrando sulla propria pelle che molte prestazioni sono divenute a pagamento, anche per le fasce deboli della popolazione.
Perché stavolta l’indignazione monta e le chiacchiere non bastano più!
 E concludo come nell’intervento su TEDESCO: l’unica cosa che VENDOLA deve sapere è che non se ne può davvero più, il re è nudo ed è tempo di liberare la Puglia ed i pugliesi da questa gestione oppressiva e lottizzata che non produce altro che immagine, apparenza, debiti e non sostanza, crescita e solidità, perché per VENDOLA non esiste la trasparenza, tutto è sacrificabile per l’obiettivo: novelloMACHIAVELLI giustifica ogni mezzo – anche il più nauseabondo – per arrivare al fine, all’affermazione personale a livello nazionale.
 E allora che VENDOLA lasci la Puglia, la politica e la gestione e torni alla filosofia, ai sogni ed alla poesia".









   
 



 
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