Alla Basilica romana di Santa Maria Maggiore il teologo statunitense Matthew Fox ha ripetuto il gesto compiuto nel 1517 da Martin Lutero che inchiodò sul portone della chiesa di Wittenberg le sue 95 tesi contro le indulgenze papali. Espulso nel 1993 dall’Ordine domenicano per ordine dell’allora cardinale Ratzinger, che lo giudicava eccessivamente liberal, Fox è autore di In principio era la gioia, un vero bestseller teologico pubblicato negli Usa nel 1983 e proposto ora da Fazi (pp. 308, euro 19,50) che spiega come il sentimento dominante della fede non debba essere il senso di colpa verso Dio, quanto un senso di riconoscenza verso il cosmo. Cosa è venuto a fare, sulle tracce di Lutero, a Santa Maria Maggiore? Ho scelto di venire a Roma perché l’arciprete di Santa Maria Maggiore è il cardinale americano Bernard Francis Law che durante il suo lungo mandato come arcivescovo di Boston, dalla metà degli anni 80 fino al 2002, hacoperto centinaia di casi di pedofilia: uno dei preti che dipendevano da lui è accusato di aver molestato olre 150 giovani. Il cardinale Law non solo non denunciò questo pedofilo alla polizia ma gli offrì la sua copertura spostandolo di continuo da una diocesi all’altra. I giudici statunitensi hanno cercato a più riprese di indagare su Law e, a quel punto, il Vaticano ha pensato bene di chiamarlo a Roma e promuoverlo, affidandogli una delle quattro basiliche papali della città. Non solo, oggi Law fa parte della commissione che si occupa delle nomine dei vescovi. Quindi, un uomo che, senza mai pagarne le conseguenze, ha protetto in passato chi molestava e violentava dei giovani indifesi, ha oggi il potere di decidere quali nuovi vescovi potranno andare in giro per il mondo a rappresentare la Chiesa. Lei critica quella che definisce come la corruzione morale e la deriva conservatrice della Chiesa. Ma se lo stesso cardinale Ratzinger che la cacciò nel 1993 ha poi, divenutoPapa, "riammesso" i tradizionalisti seguaci di Marcel Lefebvre, che ammiravano i regimi di Franco e Salazar, non pensa che la battaglia sia persa? Certo, la situazione non ha fatto che peggiorare e oggi, sotto la guida di Ratzinger, la Chiesa ha un profilo sempre più conservatore. Oggi sono l’Opus Dei, i Legionari di Cristo o movimenti come Comunione e Liberazione ad aver assunto a vario titolo un ruolo importante nella gerarchia ecclesiastica. Questo mentre le comunità cattoliche di base o i gruppi della Teologia della liberazione, che erano stati ad esempio molto attivi in America Latina, sono stati osteggiati in tutti i modi e ridotti molto spesso al silenzio. Tutto ciò riguarda però soprattutto i vertici della Chiesa: tra i fedeli sono in molti a denunciare ancora oggi quello che non va, come si è visto molto bene proprio nelle mobilitazioni dei cattolici americani di fronte allo scandalo delle protezioni offerte da vescovi e cardinali ai pedofili. Per questo continuoa nutrire molte speranze, specie guardando ai giovani. Del resto, in questo stesso momento nelle terre dell’Islam si sta producendo una vasta rivoluzione delle coscienze e in tanti stanno chiedendo libertà e democrazia: perché qualcosa del genere non dovrebbe avere luogo anche qui? Con i suoi scritti lei sembra immaginare una fede liberata dalla paura frutto del peccato originale e fondata sulla gioia e una grande empatia tra tutti gli esseri umani e tra questi ultimi e la natura. Una simile religione non sembra aver bisogno di alcuna Chiesa e, soprattutto, sembra negare il potere di quella attuale. E’ così? (Ride) E’ possibile. Diciamo che credo proprio che oggi la religione e la spiritualità debbano viaggiare in modo molto più libero e "leggero": in una parola devono essere alla portata di tutti. Chi si affaccia alla fede non può pensare di dover portare sulle proprie spalle il peso di oltre duemila anni di storia. Tutto questo si può fare senza una Chiesa?Certo si può fare senza edifici costosi e giganteschi, senza abiti dorati e senza tutto lo sfarzo che c’è oggi. All’inizio, la Chiesa è nata nelle case, nelle catacombe e solo in un secondo momento è uscita all’esterno: è allora che ha cominciato a ereditare il potere che era stato fino a quel momento dell’Impero romano e lì è iniziata la sua perversione. Infatti Gesù aveva combattutto l’Impero. Perciò la mia risposta è che una Chiesa dalla parte delle persone, piuttosto che dalla parte del potere, è ancora possibile. Guido Caldiron
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