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“Dopo le ultime vicende era necessario azzerare tutti i vertici della sanità, ci sono alcuni direttori generali che non possono più ritenersi idonei, non solo perchè hanno misure di interdizione sulle spalle ma anche perchè rappresentano la fine di una stagione politica. Io do un segnale forte al mio partito, ho deciso di uscire dalla segreteria regionale perchè sono necessari una riflessione profonda ed un ricambio della classe dirigente”. E’ la decisione che il deputato del Pd Francesco Boccia annuncia ai dirigenti meridionali del partito . “Ci sono amministratori locali, consiglieri comunali, sindaci dei piccoli comuni e militanti dei circoli molto bravi – dice Boccia – che meritano di assumere responsabilità dirette, con loro dobbiamo parlare. Non è più ammissibile che nelle Asl ci siano persone che hanno un rapporto con la politica invece di averlo con i pazienti. “ Bravo Boccia, non si può restare indifferenti davanti ai problemi cheattanagliano la sanità pugliese, sulle tante ombre che aleggiano sulle Asl della regione e sulle indagini a carico di quasi tutti i manager che le dirigono, così come non ci si può più rifiutare di azzerare i vertici delle Asl preferendo mantenere lo status quo ”. Questo il commento di Sebastiano De Feudis, segretario regionale dell’Italia dei Valori, dopo la decisione dell’on. Francesco Boccia, di lasciare la segreteria regionale del Pd. “ Anche l’Italia dei Valori ha espresso la stessa richiesta di azzeramento dei vertici delle Asl – continua De Feudis- “ ma, ad oggi, non ci è pervenuta né una risposta né una spiegazione sul perché ci si ostini a non voler lanciare questo segnale forte che tutta la Puglia si aspetta”. “ La sanità pugliese necessita di un cambiamento di rotta radicale- conclude De Feudis- non possiamo permettere che ‘occulte’ manovre politiche abbiano la meglio sui diritti dei cittadini”. “ Condividendo e appoggiando quello che dice l’on.Boccia- conclude il segretario regionale Idv- ricordiamo al Presidente, Nichi Vendola, e all’assessore regionale alla sanità, Tommaso Fiore, quando abbiamo già detto : se sulla chiusura degli ospedali, per senso di responsabilità, non siamo scesi in piazza, su sprechi, indagati, clientelismo, nomine e mala gestione siamo pronti a farlo”. Benvenuto Michelangelo
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