Una parata che ha il sapore di un’altra epoca, una ostentazione di uomini e mezzi che pare congelata nel tempo, ma c’è l’assenza di Fidel Castro a riportare al presente e a ricordare che il tempo è passato, anche a Cuba. L’Havana ha voluto mostrare al mondo l’impegno delle nuove generazioni "per adattare il Socialismo alle sfide del futuro". E lo ha fatto con una sfilata militare e una manifestazione di piazza fatte organizzare da Raul Castro in occasione del 50esimo anniversario della vittoria nella crisi della Baia dei Porci e a poche ore dall’inizio del VI Congresso del Partito comunista, l’ultimo per la generazione storica della Rivoluzione cubana. In divisa militare, il presidente Raul Castro ha salutato i partecipanti dalla tribuna della Plaza della Revolucion, affiancato - tra gli altri - dal vicepresidente Esteban Lazo e dal presidente del parlamento, Ricardo Alarcon. Una parata dedicata ai giovani, "simbolo della continuità dellaRivoluzione", come aveva sottolineato Raul nei giorni scorsi. Il VI congresso del Partito comunista di Cuba (Pcc), il primo che si celebra dal 1997 e che si tiene fino a martedì, "dovrebbe essere, in base alle leggi della vita, l’ultimo per la maggior parte di coloro che fanno parte della generazione storica", aveva detto già l’anno scorso Raul evocando la possibilità che molti anziani dirigenti non saranno più attivi quando si celebrerà la prossima assise. Alla sfilata hanno partecipato i mille delegati del congresso chiamato ad approvare misure economiche - tra cui il taglio del 20% della forza lavoro statale e l’aumento dell’iniziativa privata - e a scegliere gli organi dirigenti del partito. "Porteremo avanti l’opera socialista", ha assicurato il presidente della Federazione di studenti universitari, Maydel Gomez. Che ha anche lanciato messaggi agli Stati Uniti: "Noi non trascureremo la nostra difesa. Abbiamo le nostre armi pronte a entrare in azione contro coloro chedovessero cercare di impadronirsi di Cuba". Un intervento chiuso al grido di "Viva il socialismo" e "Viva Cuba libre". La parata, alla quale hanno partecipato più di 6000 uomini divisi in oltre 20 reparti, è stata aperta da una riproduzione del "Granma" - accompagnata da tremila ragazzi -, l’imbarcazione utilizzata nel 1956 da Fidel Castro per sbarcare a Cuba con il suo gruppo di 82 rivoluzionari. Esiniti anche i mezzi da combattimento utilizzati da Fidel per bloccare nel 1961 il tentativo di invasione da parte di 1.500 esuli cubani finanziati dalla Cia, della Baia dei Porci. Hanno sfilato poi circa un centinaio di mezzi terrestri, tra cui carri armati, razzi anticarro e mortai, "tutti modernizzati dall’industria nazionale", secondo un comunicato distribuito alla stampa. Ma la maggior parte dei mezzi militari cubani è in realtà di fabbricazione russa e risale al periodo in cui l’Unione Sovietica era il principale sostegno economico dell’isola. La sfilata si è conclusa conl’esibizione di cinque aerei di combattimento MIG-21 e MIG-23. In migliaia hanno poi marciato dietro a un enorme striscione con la scritta "I giovani non vi tradiranno". Qua e là, cartelli con su scritto "Viva la direzione storica della Rivoluzione" e "Viva per sempre il socialismo". In piazza, di fronte alla tribuna, era appesa una foto di Fidel - di almeno cinquant’anni fa - che dal 2006 ha ceduto il potere al fratello Raul. E altoparlanti diffondevano slogan come "Viva Cuba libre" o "Abbasso l’imperialismo americano".
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