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Sanità:Bufera sulle case di cura private i carabinieri acquisiscono gli atti
Elenco case di cura private della Regione Puglia |
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L’inchiesta sugli accreditamenti delle cliniche private non è terminata. E punta ancora una volta alla Kentron, la clinica di Putignano già al centro di un’indagine della procura di Bari non ancora chiusa. I carabinieri - su ordine dei sostituti procuratori Desirée Digeronimo, Francesco Bretone e Marcello Quercia - hanno acquisito la delibera di giunta del 21 aprile del 2009 con la quale la Regione ha concesso l’accreditamento alla clinica. Gli investigatori hanno anche chiesto il certificato di agibilità della clinica rilasciato dal comune di Putignano e un verbale degli ispettori della Asl di Bari datato 19 marzo 2009. La Kentron (che si occupa principalmente di riabilitazione e fisioterapia) è stata, a partire dal 2007, al centro di una lunga indagine condotta dall’allora pm (oggi assessore regionale) Lorenzo Nicastro, insieme con il collega Roberto Rossi (oggi al Csm) che vede indagati alcuni imprenditori e dirigentidella Regione, tra cui la responsabile dell’ufficio accreditamenti della Regione, Lucia Buonamico. La clinica era stata sequestrata dai carabinieri del Nas nel 2008 dopo aver ricevuto l’anno precedente la convenzione regionale alla vigilia di Natale. Secondo i magistrati era stata concessa la convenzione "nonostante dovessero essere ancora ultimati molti lavori indispensabili per rendere la struttura una costruzione idonea allo svolgimento dell’attività di riabilitazione" scrivevano allora i pm. Dopodiché l’indagine è continuata a lungo, si è estesa ad altre cliniche e più in generale ai sistemi di accreditamento e la Guardia di Finanza ha consegnato tempo fa l’informativa finale insieme con quattro faldoni di materiale, in particolare intercettazioni telefoniche. Proprio quelle conversazioni potrebbero ora incrociarsi con il lavoro svolto dai tre pm - Digeronimo, Bretone e Quercia, al quale è stato assegnato ufficialmente il fascicolo della Kentron dopo l’andata diNicastro e Rossi - su quello che hanno definito "un sistema clientelare" della sanità pugliese. Il pool di magistrati sostiene infatti che un gruppo di potere, in parte riconducibile all’assessore Tedesco e in parte ad altri esponenti della vecchia giunta, avessero indirizzato (per interessi personali ed elettorali) alcune scelte strategiche della sanità pugliese: appalti negli ospedali, nomine dei direttori generali e dei primari ma anche appunto gli accreditamenti delle cliniche private e le transazioni con gli enti ecclesiastici. Nello stesso fascicolo sono finiti i rapporti tra l’assessore Tedesco e il gruppo Cbh e anche la transazione milionaria che la Regione ha firmato con l’ospedale Miulli di Acquaviva delle fonti. Anche in questo caso l’indagine si è basata su incroci tra le carte acquisite dai carabinieri negli uffici della Regione e una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali. Sulla Kentron, per esempio, agli atti c’è anche una telefonata delpresidente Nichi Vendola del novembre del 2007, seppur indiretta. Il telefono intercettato è quello dell’ex vice presidente regionale Sandro Frisullo. La giunta aveva appena approvato il primo accreditamento per la Kentron e l’esponente del Pd chiama uno dei fratelli Ritella, i titolari della clinica, per fargli i complimenti. Lo stesso farà Vendola, al quale Frisullo passerà il telefono. La telefonata è stata trascritta in forma sintetica e allegata al fascicolo. la repubblica-Giuliano Foschini
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