"Quello che sta accadendo in città lo apprendo dai giornali, ma ufficialmente nessuno mi dice nulla". Più che sfiduciato, Michele Emiliano è contrariato. Di fronte all’escalation di furti e rapine registratasi nelle ultime settimane, il sindaco si sente spiazzato e quasi impotente. Sindaco Emiliano, non le sembra paradossale? "La situazione è questa. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, non ha risposto al mio appello. Il questore afferma l’esatto contrario di quello che scrivono i giornali. L’altro giorno, alla festa della polizia, davanti al sottosegretario Alfredo Mantovano, ha detto che i reati sono diminuiti. Di fatto, nessuno mi ha comunicato niente. Francamente non ho elementi per stabilire chi ha ragione e chi ha torto". Si è dato una spiegazione? "Sicuramente stiamo pagando l’assenza del prefetto, che non è stato ancora nominato, almeno formalmente. Al Comune è stato chiesto di presidiare lefarmacie con la polizia municipale. I risultati parlano chiaro: da due anni e mezzo non ci sono più rapine. Siamo disponibili a collaborare anche su altri fronti. L’importante è che ce lo chiedano. Personalmente sono pronto ad assumere anche maggiori poteri". Così l’accusano di voler fare lo sceriffo. "I cittadini hanno sempre meno fiducia nel governo centrale e chiedono al sindaco di garantire la sicurezza. Io faccio il sindaco secondo le leggi dello Stato. Non ho poteri, anzi la Corte costituzionale ha anche limitato il raggio di azione dei sindaci. Se però me lo chiedessero, sarei pronto anche ad assumere poteri straordinari. Il punto è un altro: se la gente pretende sicurezza, i giornali parlano di furti e rapine e il questore afferma davanti a un sottosegretario che i reati sono diminuiti, non so più a chi credere". Il sindaco, se vuole, può chiedere al prefetto di convocare il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezzapubblica. "Per beghe tutte interne al centrodestra che governa l’Italia, Bari non ha ancora il prefetto. Finora il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica non si è mai riunito per verificare la possibilità di coinvolgere maggiormente la polizia municipale. Comunque, visto che il prefetto non c’è, se vogliono l’aiuto del Comune devono almeno dirci che c’è una recrudescenza di reati. Invece, fatichiamo anche ad avere dati certi. Non possiamo metterci certo a dare i numeri. La stampa fa il proprio dovere, ma bisogna stare attenti alle bufale". Persone minacciate con la pistola e costrette a consegnare gli orologi le sembrano bufale? "Se i delinquenti si sono ridotti a rapinare i Rolex sono alla frutta. Se c’è una banda di ragazzi che si sta specializzando nella rapina di orologi di valore vuol dire che c’è un’agenzia di ricettazione di preziosi. È chiaro, infatti, che se c’è qualcuno pronto a pagare 300-400 euro per un orologio divalore, c’è un incentivo a compiere rapine. C’è qualcuno che indaga su questo?". Che cosa fa, adesso, si rimette la toga? "Guardi che io sono pronto a fare tutto: il sindaco, il questore, il prefetto, il procuratore della Repubblica e anche il capo dei vigili del fuoco. Se mi dessero i poteri, non avrei problemi a fare il sindaco all’americana. Siamo arrivati al punto che chi compra oro fa pubblicità in televisione. Non mi permetto di accusare nessuno, ma il pullulare di attività di questo tipo deve porci più di un interrogativo. Se fossi un criminale e avessi bisogno di riciclare denaro, mi metterei ad acquistare orologi: potrei lavorare tranquillo per anni. Se c’è una banda dei Rolex, sicuramente c’è un ricettatore. Ecco: io sarei disponibile anche a rimettermi a fare le indagini, se la legge me lo permettesse". Largo al factotum della città. "Che io abbia molto tempo libero lo sanno tutti (e scoppia in una risata fragorosa, ndr). Sosoltanto che in due anni e mezzo abbiamo cancellato le rapine nelle farmacie. La polizia municipale ha lavorato benissimo, anche se spesso ho dovuto fronteggiare i mal di pancia dei sindacati. È vero che la polizia municipale ha in dotazione le pistole, ma l’addestramento è diverso da quello di un poliziotto. Cambia completamente l’approccio. È come chiedere a un giudice di pace di fare la lotta alla mafia". Crede che Bari stia diventando di nuovo insicura? "La grande criminalità è fuori dalla cronaca nera e non può che farci piacere. I tempi della strage di San Valentino sono per fortuna lontani. Adesso siamo alle barzellette: si rubano i Rolex, si commettono reati comunque odiosi. Non bisogna mai abbassare la guardia. C’è stato il tentativo del questore di esibire in piazza risultati soddisfacenti, senza peraltro mai citare la collaborazione della polizia municipale. Puntare il dito contro il sindaco quando viene commesso un reato mi sembra demenziale". larepubblica-Raffaele Lorusso
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