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Lunga giornata di incontri invece per l’assessore alla Salute Tommaso Fiore, in vista delle nomine dei direttori generali dell’ASL.
Le prime nomine saranno quelle delle ASL commissariate e di quelle i cui direttori generali hanno il contratto in scadenza.
Per il Salento significa nomine immediate per Brindisi, Rollo è in scadenza a giorni, Lecce e Taranto.
Data presumibile per le nomine è attorno alla metà di giugno, giorno più giorno meno.
Ma si cercherà di fare anche prima.
Sui nomi ancora nessuna certezza.
Il primo giugno nel vertice di maggioranza presieduto dal governatore Vendola, si darà una stretta all’elenco ad oggi composto dai 33 papabili.
Nella lunga giornata di incontri, maggioranza prima, UDC e cabina di regia poi, l’assessore alla Salute Tommaso Fiore ha ascoltato i partiti sui criteri da adottare per la scelta dei nomi di chi siederà ai vertici delle ASL.
Il PD, spalleggiato dall’Italia dei Valori, insistesulla non riconferma degli uscenti e sul ricambio generazionale, difficile da applicare per non vanificare i 2 anni di corso frequentato dei candidati.
I socialisti, più morbidi, chiedono comunque un cambio di passo rispetto al passato.
Fiore annuisce, ascolta e per ora tace, sapendo bene che tutti è impossibile accontentarli, ma che una via di mezzo è possibile.
Ad esempio non riconfermando tutti, impiegando gli uscenti in altre posizioni meritevoli della loro esperienza.
Nel corso degli incontri Fiore ha fatto il punto anche sul piano del rientro.
I conti sono a posto e la verifica attesa nei prossimi giorni a Roma dovrebbe confermare l’ottimismo che è nell’aria.
I tagli hanno prodotto il risparmio richiesto, ma sempre ai tecnici dei ministeri alla Salute e agli Affari regionali sarà chiesto di allentare la stretta sul turnover dei medici e infermieri, perché il sistema è in affanno, il personale serve.
Quanto alle possibili chiusure di altri ospedali se neriparlerà più avanti.
Un argomento però non sarà riaffrontato, cioè le voci che vorrebbero Fiore dimissionario, dopo la richiesta da parte di maggioranza e UDC di restare al suo posto.
L’assessore ha ribadito che il suo lavoro lo porterà a termine e che di questo non se ne parli più.
Al termine dell’incontro si dicono tutti soddisfatti.
L’UDC chiarisce che rimane una forza di opposizione e non una stampella della maggioranza.
Vendola dal canto suo non ha presenziato ai vertici ma solo di passaggio ha richiamato alle armi i suoi, per prepararli ad un mese di giugno che ha definito di fuoco...
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