Firmato protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e l’ Università degli studi di Foggia, si ridefiniscono i rapporti tra il Sistema Sanitario e la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo
 











Nuova pagina nei rapporti fra la Regione Puglia e l’Università degli Studi di Foggia per quanto riguarda le attività didattiche, scientifiche ed assistenziali condotte nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti di Foggia”.
Nella sede del Rettorato, il Magnifico Rettore dell’Ateneo Daunio, prof. Giuliano Volpe e l’Assessore regionale alla Sanità, prof. Tommaso Fiore hanno sottoscritto il protocollo d’intesa che definisce la disciplina dell’integrazione fra attività didattiche, scientifiche ed assistenziali della Facoltà di Medicina e Chirurgia nell’Azienda ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia.
Particolare soddisfazione è stata espressa  dal Rettore Giuliano Volpe che così ha commentato “Sono molto soddisfatto di giungere alla sottoscrizione del nuovo protocollo tra Università di Foggia e Regione Puglia, al quale abbiamo lavorato per oltre due anni. Ho voluto seguire personalmente, insieme al Preside dellaFacoltà di Medicina e al delegato all’Area Medica, la predisposizione di questo importante documento, partecipando a tutte le riunioni svolte in Assessorato alla salute, perché considero prioritario il ruolo che l’Università svolge nell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia e, in generale, in campo sanitario come servizio ai cittadini per garantire sempre migliori e più qualificate prestazioni, per formare medici e personale sanitario di alto profilo, per effettuare una ricerca innovativa. Il protocollo costituisce, in una fase di grandi difficoltà economiche, mentre si è alle prese con un impegnativo piano di rientro regionale, un deciso passo in avanti anche nella strada di una maggiore razionalizzazione nell’uso delle risorse. L’Azienda Ospedaliera Universitaria, secondo policlinico e ospedale di ricerca e insegnamento della Puglia, dovrà sempre più garantire servizi sanitari di alto livello, superando definitivamente logiche legate a rendite di posizione, eintegrando sempre più il lavoro dei medici universitari e ospedalieri con l’obiettivo comune di migliorare gli standard di qualità clinica, grazie anche alla ricerca e all’attività formativa. Un’Azienda che dovrà, anche grazie a questo Protocollo, garantire sempre più efficienza, efficacia, rigore, trasparenza e promozione del merito, assicurando, mediante idonei strumenti di verifica, la qualità dei risultati. Sono molto grato all’Assessore prof. Tommaso Fiore per aver voluto giungere alla sottoscrizione del Protocollo con l’Università di Foggia, anche anticipando questo atto rispetto ad altri ancora in via di definizione, e sono sicuro che vorrà sostenere gli sforzi della nostra Università e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti di Foggia”, in particolare per ciò che riguarda le carenze di personale, per garantire ai cittadini di Capitanata una sanità sempre migliore”.
“La Regione e l’Università, nel rispetto delle reciproche autonomie e proprie finalitàistituzionali, - si legge nell’articolo 1 del protocollo -convengono che l’Università concorra al raggiungimento degli obiettivi della programmazione regionale con le attività assistenziali svolte per il Servizio Sanitario Regionale in connessione con le attività di ricerca e di didattica dei corsi di studio e di formazione specialistica della Facoltà di Medicina e Chirurgia”.
Si specifica quindi il forte legame tra  fine didattico e scientifico dell’Università e quello assistenziale del Servizio sanitario nazionale basato sulla connessione fra insegnamento clinico e cura degli ammalati ed il comune obiettivo di qualità e potenziamento della formazione del personale medico e sanitario e dello sviluppo della ricerca medica. Nello specifico, per quanto riguarda la programmazione sanitaria, l’Università contribuirà alla elaborazione dei piani sanitari regionali, alla definizione degli indirizzi di politica sanitaria e di modelli organizzativi gestionali innovativi delle strutturee delle attività assistenziali necessarie allo svolgimento della formazione e della ricerca.
Ma il dialogo e la concertazione si rafforzano anche sul piano organizzativo.  Il protocollo stabilisce infatti i parametri per l’individuazione delle attività assistenziali (soglie operative) coerenti e necessarie allo svolgimento delle funzioni istituzionali di didattica e ricerca dell’Università, per tipologia e volume che attengono alle discipline previste nei regolamenti didattici del Corso di laurea e dei corsi di specializzazione. Viene determinata anche la dotazione dei posti letto per le strutture di degenza, in rapporto al numero degli iscritti al primo anno del corso di laurea in Medicina (3 posti letto per ogni studente), servizi diagnostici complementari alle degenze e ambulatori di specialità.
La convenzione contiene anche specifiche prescrizioni per quanto riguarda: la governance aziendale,   il rapporto del personale universitario con l’Azienda per leattività assistenziali (orario di lavoro, trattamento economico, etc), i Dipartimenti ad attività integrata (DAI), il Dipartimento Assistenziale e  altri organismi di supporto, la dotazione organica dell’Azienda,  l’apporto delle Università al sostentamento delle aziende, il finanziamento regionale e la compartecipazione ai risultati di gestione.
Compiacimento per l’importante risultato conseguito è stato espresso anche dall’Assessore Regionale alla Sanità Tommaso Fiore che così ha dichiarato: "Sono molto lieto che sia stato possibile definire il rinnovo del protocollo d’intesa con l’Università degli Studi di Foggia che segna il passaggio ad una fase importantissima caratterizzata dalla nascita di un sistema integrato tra attività didattica, ricerca e assistenza, un’integrazione che costituisce un presupposto imprescindibile per una struttura di eccellenza in grado di offrire ai cittadini un servizio assistenziale di qualità. Tra le novità la nascita di un Comitato diindirizzo e valutazione con funzioni di verifica sulla congruità delle azioni delle Azienda rispetto alla mission di formazione dell’Azienda stessa.  Il protocollo spezza la separatezza tra struttura ospedaliera e universitaria prevedendo la costituzione di un corpo unico  sulla base di un modello aziendale di tipo nuovo in grado di competere a livello nazionale ed internazionale con le grandi realtà sanitarie. A tal proposito, nell’ambito del Sistema Sanitario Regionale, l’Assessore ha sottolineato la volontà di pervenire ad una sottoscrizione congiunta con il policlinico di Bari, cosa che non è stata possibile a causa della particolare complessità della realtà barese.”
Grande apprezzamento è stato espresso dall’Assessore Fiore per l’impegno profuso dall’Università degli Studi di Foggia, in particolare dal Rettore Giuliano Volpe e dal Preside della Facoltà di Medicina Matteo Di Biase, in una fase delicata per il sistema universitario nazionale e anche per le politicheregionali in materia di Sanità.
“La Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Foggia sta attraversando un momento di profonde trasformazioni sul piano strutturale ed organizzativo, trasformazioni che potenzieranno tra le altre cose anche l’aspetto assistenziale delle attività accanto ad un miglioramento della qualità della didattica e della ricerca scientifica. - Ha commentato il Preside Di Biase - E’ con grande orgoglio che partecipo alla sottoscrizione del II protocollo dopo quello cui prese parte il Primo Preside della Facoltà di Medicina, il prof. Ambrosi”.
Alla conferenza era altresì presente il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria, il dott. Tommaso Moretti che  ha dichiarato: “Si apre una stagione nuova che è stata preparata per lungo tempo e con un notevole sforzo istruttorio da parte di tutti gli attori coinvolti. E’ un’importante opportunità che ci viene offerta per eliminare le ridondanze, attraverso gli accorpamenti di numerose unitàoperative ospedaliere, e di puntare sulle eccellenze. La firma di questo protocollo, frutto di una grande e sinergica intesa con l’Università di Foggia, segna anche l’arrivo di un processo orientato al potenziamento delle strutture edilizie e delle attrezzature diagnostiche e di ricerca indispensabili per un ospedale di eccellenza in grado di competere  a livello nazionale”.
Al termine degli interventi le organizzazioni sindacali ospedaliere presenti hanno chiesto un incontro con l’assessore regionale che ha accolto l’invito. Alla conferenza hanno partecipato anche numerosi docenti universitari, primari ospedalieri nonchè i vertici dell’Azienda Ospedaliera e dell’Asl Foggia.
 
 









   
 



 
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