Uno dei pochi punti di pacifico contatto tra finalità commerciali e finalità culturali è la varietà dell’offerta. Può giovare ad entrambe. E giacché un certo tipo di turismo, quello appunto culturale, è coesistenza di interessi economici, da parte della località ospitante, ed interessi intellettuali, da parte dei turisti ospitati, variare l’offerta degli eventi da parte di alcuni comuni, nell’ambito delle proprie attività, e soprattutto rispetto alle altre città, è motivo di sicuro richiamo. Lo hanno ben capito quelle cittadine che all’amenità paesaggistica ed alla comodità delle strutture hanno saputo affiancare regolari rassegne d’arte, centri di studio, straordinarie istituzioni scientifiche, che possono vantare particolare significatività storica, religiosa, o quanto più. Lo ha ben capito, evidentemente, anche la deliziosa Caiazzo, a diciassette chilometri da Caserta, già ricca di un grazioso centro storico pieno di angoli suggestivipittoreschi, antiche chiese, palazzi signorili, un castello longobardo, altri monumenti, la dimora di Teresa Musco, morta appena trentatreenne in odore di santità, il prestigio di illustri soggiorni come quello di Federico II di Svevia, Giovan Battista Marino, Torquato Tasso, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, ed il vanto di aver dato i natali al console romano Aulus Atilius Caiatinus, al segretario di Federico II Pier delle Vigne, allo scienziato Nicola Covelli, agli artisti Francesco Cicino, Stefano Sparano e Vincenzo Sceverino, all’impresario teatrale Giuseppe Jovinelli, fondatore del teatro Ambra Jovinelli di Roma, nonché ai genitori di quella Rosa Ponselle, al secolo Rosa Ponzillo, soprano d’oltreoceano, con una prestigiosa carriera svolta nei maggiori teatri al fianco anche di importanti artisti. Così, proprio in occasione dei trenta anni dalla dipartita di questa celebre cantante, la città casertana sta per dar luogo al concorso internazionale per giovani cantanti lirici “RosaPonselle città di Caiazzo”. L’iniziativa sia avvale anche della collaborazione dei conservatori di musica di Napoli, Avellino, Salerno e Benevento, nonché degli statunitensi Peabody Institute della Johns Hopkins University di Baltimora e Departement of Music della Towson University. Nutrita la commissione giudicatrice che, presieduta dal direttore d’orchestra Fabrizio Maria Carminati, è costituita dai direttori d’orchestra Edward Polochick e Simeone Tartaglione, dal critico musicale Enrico Stinchelli, dai soprani Maria Anna Dragoni, Marilena Laurenza e Patrizia Greco, dal tenore Nazzareno Antinori e dalla pianista e direttrice di coro Adriana Accardo. Ricchi i premi che saranno in danaro e concerti in Italia ed all’estero. Al concorso, che si svolgerà dal 12 al 16 luglio prossimi, sarà abbinata una mostra dedicata a Rosa Ponselle, fatta di cimeli appartenuti alla cantante, fotografie, proiezioni e registrazioni sonore dell’epoca, poi itinerante per l’Italia ed in America,nonché un premio alla carriera che sarà assegnato a famosi cantanti lirici. In definitiva, una magnifica occasione per far assurgere Caiazzo a punto di riferimento belcantistico italiano e non solo, risollevando un’arte, quella vocale soprattutto, che, dalle villanelle ai madrigali, al melodramma, all’oratorio, alla canzone napoletana e quanto più, ha sempre avuto nell’Italia una fucina inesauribile di forme, talenti ed elevatissimi esiti, ma che oggi, proprio nella penisola, pare non mostrare l’antico splendore. Un impegno, quello della città di Caiazzo, che tra l’altro pare anche, per come dichiarato dalle autorità politiche intervenute alla conferenza stampa del concorso, candidata all’apertura di un prossimo conservatorio di musica, del quale non possiamo che compiacerci. Alla città, allora tanto encomiabile impegno, a noi il piacere ed il dovere di sostenerlo formulando i più sinceri auguri di successo, ai posteri una sentenza che non possiamo che desiderare, in virtùdi chiari felici esiti delle iniziative musicali presenti e future, non sia mai ardua.
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