Il tasso di disoccupazione a maggio sale all’8,1%, con un aumento di 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile (quando era pari all’8,0%), ma in calo su base annua di 0,5 punti (a maggio 2010 era pari a 8,6%). Lo rileva l’Istat in base a dati destagionalizzati e a stime provvisorie. A maggio il numero complessivo dei disoccupati torna sopra la soglia dei 2 milioni, attestandosi precisamente a quota 2,011 milioni, registrando un aumento rispetto ad aprile dello 0,8% (+17 mila unità), con un aumento della componente maschile ed una diminuzione di quella femminile. Su base annua il numero di disoccupati diminuisce del 6,5% (-139 mila unità). Il tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2011 è sceso portandosi a quota 8,6% (era 9,1% nel primo trimestre 2010). Lo comunica l’Istat in base a dati non destagionalizzati. Nel primo trimestre 2011 la crescita tendenziale del numero degli occupati si rafforza ed è pari allo 0,5% (116.000 unità).Il risultato è dovuto esclusivamente allo sviluppo dell’occupazione femminile, spiega l’Istat. Inoltre, rileva che dopo la caduta durata oltre tre anni, l’occupazione nell’industria in senso stretto manifesta un moderato recupero tendenziale (+1,5%, pari a 70.000 unità). Il terziario registra un nuovo risultato positivo (+0,9%, pari a 140.000 unità), diffuso nelle posizioni lavorative dipendenti e autonome. Dopo una lunga fase di riduzione gli occupati a tempo pieno tornano ad aumentare su base tendenziale (+0,2%, pari a 37.000 unità); anche quelli a tempo parziale aumentano su base annua (+2,3%, 78.000 unità), ma si tratta ancora una volta di part-time involontario. In confronto al recente passato, fa notare sempre l’Istituto, la riduzione dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato è molto più contenuta (-0,1%, pari a -19.000 unità), mentre continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+4,1%, pari a 84.000 unità), in gran parte nell’industria in senso stretto. Nelprimo trimestre del 2011, per la prima volta dall’inizio del 2008, il numero dei disoccupati registra una riduzione su base tendenziale (-5,2%, pari a -118.000 unità). La discesa riguarda sia gli uomini sia, soprattutto, le donne e si concentra nel Centro-Nord. Lo comunica l’Istat. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) nel primo trimestre del 2011 sale a 29,6%, dal 28,8% dello stesso periodo del 2010, con un picco del 46,1% per le donne del Mezzogiorno. Lo comunica l’Istat, aggiungendo che si tratta del tasso di disoccupazione giovanile più alto dall’inizio delle serie storiche omogenee, ovvero dal 2004, in base a confronti annui. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a maggio è salito al 28,9%. Lo rileva l’Istat in base a dati destagionalizzati e a stime provvisorie, aggiungendo che rispetto ad aprile si registra una crescita di 0,5 punti percentuali, mentre su base annua l’aumento è di 0,4 punti.
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