Lega contro Napolitano e contro la Sicilia
 











-Il popolo è sempre sovrano ed è l’unico posto sopra la figura del capo dello Stato-. Così il capogruppo della Lega alla Camera Marco Reguzzoni, a La Telefonata di Maurizio Belpietro, commenta le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulla «secessione fuori dalla storia». Reguzzoni ricorda che «Bossi a Venezia ha fatto riferimento al voto del popolo» in relazione alla secessione, e la decisione del popolo è sempre «incontrovertibile».
La Lega esclude qualsiasi ipotesi di riforma delle pensioni. A dirlo, alla Telefonata di Maurizio Belpietro, è il capogruppo della Lega alla Camera Marco Reguzzoni. «Assolutamente no», risponde Reguzzoni a chi gli chiede se nella prossima manovra del governo è possibile «toccare le pensioni». Per l’esponente leghista, «il sistema pensionistico italiano è il più in equilibrio tra quelli dei paesi europei» e poi aggiunge, toccare le pensioni «significa toccare i diritti di chi ha lavorato unavita». Meglio tagliare gli sprechi: «La regione Sicilia- dice- ha 3000 dipendenti», molti di più di quelli della Regione Lombardia. «È lì che dobbiamo colpire», dice Reguzzoni.
Non ci sarà nessuna «spaccatura nella Lega» sul caso Milanese. Ad assicurarlo è il capogruppo del Caroccio alla Camera Marco Reguzzoni, in un’intervista a Maurizio Belpietro. «Non ci saranno, sono invenzioni giornalistiche», ribadisce, sostenendo che la Lega «sarà unita sotto la guida di Bossi». Reguzzoni annuncia che i deputati della Lega hanno una riunione questa sera, durante la quale «esamineremo le carte e decideremo con grande serenità cosa fare. In ogni caso- conclude- non sarà una decisione facile perchè mandare o no in carcere una persona non è il compito di un deputato-.
Il governo non dura fino al 2013? «Chi vivrà, vedrà-, risponde il capogruppo alla Camera della Lega Nord Marco Reguzzoni a La Telefonata di Canale 5.









   
 



 
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