Stop a Passepartout di Daverio
 











“E’ improvvisamente mancato Passepartout, nel pieno della sua salute. Lo compiangono la redazione tutta e centinaia di migliaia di affezionati suoi seguaci”. A dare l’annuncio è Philippe Daverio, creatore e conduttore del programma di Rai3, in una nota definita con sarcasmo “certificato di decesso” della trasmissione. La causa, spiega Daverio, “é da ascriversi probabilmente ad una pallottola vagante sparata durante il riordino amministrativo recente della Rai che si è trovata costretta a passare dall’ordinamento privato della sua gestione a quello pubblico più consono alle risorse erariali che la alimentano. Infatti da due anni la Cassazione aveva emesso un giudizio in tal senso, il quale è stato solo recentemente recepito per via della distanza geografica che separa le due istituzioni. Nell’attesa d’un utile chiarimento - dice ancora Daverio - Rai ha seguito percorsi dissonanti chiedendo da un lato di iniziare la produzione 2011, indicandone itempi di consegna e annunciandola pubblicamente nella presentazione del palinsesto, mentre dall’altro evitava di stendere un contratto che si trovava nel trivio d’una scelta dilaniante fra appalti, incarichi e acquisti”.  “Le truppe di Passepartout sono state incoraggiate nel loro impegno dal direttore che le esortava a tenere puliti i ponti e lucidi gli ottoni mentre egli stesso, affezionato capitano, era già sulla scialuppa di salvataggio che lo portava verso un altro bastimento”, continua Daverio, alludendo probabilmente al passaggio di Paolo Ruffini a La7 (dal 10 ottobre). “Si è lavorato sodo, si è speso parecchio in risorse umane e economiche; le casse si sono svuotate. Perso ogni riferimento e dopo vani tentativi di ripresa di contatto, la ciurma, ormai senza viveri, si è dissolta nel naufragio”, conclude. “La pallottola vagante del caso Dandini ha fatto il resto”.

 

 









   
 



 
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