Benedetto XVI al Bundestag: ’’Attenti politici al successo senza giustizia’’
 











’’Togli il diritto - e allora che cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti?’’. Benedetto XVI cita Sant’Agostino nel suo atteso discorso davanti al Bundestag, momento saliente della sua visita pastorale di quattro giorni in Germania iniziata questa mattina a Berlino, incentrato sui doveri dei politici con un monito a non inseguire il successo senza giustizia.
Il compito dell’uomo politico in un sistema democratico è quello di ’’servire il diritto e combattere il dominio dell’ingiustizia’’, ha detto il Pontefice davanti al Parlamento federale tedesco, mentre il suo criterio ultimo e la motivazione per il suo lavoro come politico ’’non deve essere il successo e tanto meno il profitto materiale’’.
’’Naturalmente - ha affermato Ratzinger - un politico cercherà il successo che di per sé gli apre la possibilità dell’azione politica effettiva. Ma il successo è subordinato al criterio della giustizia, alla volontà di attuare il diritto eall’intelligenza del diritto. Il successo può essere anche una seduzione e così può aprire la strada alla contraffazione del diritto, alla distruzione della giustizia’’. Quindi ha citato le parole di Sant’Agostino: ’’Togli il diritto - e allora che cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti?’’.
’’Noi tedeschi - ha proseguito il Pontefice - sappiamo per nostra esperienza che queste parole non sono un vuoto spauracchio. Noi abbiamo sperimentato il separarsi del potere dal diritto, il porsi del potere contro il diritto, il suo calpestare il diritto, così che lo Stato era diventato lo strumento per la distruzione del diritto - era diventato una banda di briganti molto ben organizzata, che poteva minacciare il mondo intero e spingerlo sull’orlo del precipizio’’.
Si tratta del terzo viaggio in Germania di Benedetto XVI. Oltre alla tappa a Berlino, particolarmente attesa è quella ad Erfurt, la città di Martin Lutero.
Prima della partenza il Pontefice ha inviato, come èconsuetudine in occasione dei viaggi apostolici all’estero, un telegramma al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. ’’Nel momento in cui lascio il territorio italiano per recarmi in visita pastorale in Germania - si legge nel testo del Pontefice - mi e’ gradito indirizzare a lei signor presidente e all’intero popolo italiano l’espressione del mio cordiale saluto che accompagno con l’auspicio di un sempre piu’ intenso rinnovamento etico per il bene della diletta Italia sulla quale invoco la benedizione del signore pegno di copiosi lumi e grazie celesti’’.

 









   
 



 
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