Attento, la Bce ti guarda, Dio non ti toglie il lavoro, la Bce sì. La Bce tu non la vedi, ma lei è dappertutto. Ho scaricato da Internet la Lettera della nuova Superpotenza, quella dei 39 punti, inviata al suo Subordinato, cioè il (tuttora) vigente governo italiano; e uno vede benissimo che siamo caduti in piena cattività, leggi schiavitù. Servono le note del Nabucco, «o mia patria sì bella e perduta...», il canto degli ebrei prigionieri di Babilonia. Appunto. Macché popolo sovrano; ma quale Stato indipendente, primato della politica, democrazia e tutte queste balle? Zero. Siamo subordinati - "comandati" - dalla a alla zeta. Prendiamo la Lettera. Sbagliato chiamarla così, lettera: è un ordine di servizio vero e proprio. Completo, perentorio, dettagliato fin nei minimi particolari. La Bce, cioè il Fmi, cioè il finanzcapitalismo, cioè il Nuovo Ordine Mondiale, è l’unico padrone. E un padrone ferreo, onnivoro, che vuole tutto e subito (peresempio, avete visto come è finita in fretta e ad hoc la faccenda della Grecia, Papandreu e il suo temerario referendum?). Dunque, la Lettera. Suddivisa in dieci titoli così denominati: Finanze pubbliche sostenibili (ben 6 punti sotto torchio); Fondi strutturali (5 punti); Capitale umano (5 punti); Competitività (4 punti); Imprenditoria e innovazione (3 punti); Semplificazione legislativa e amministrativa (2 punti); Modernizzazione della pubblica amministrazione (3 punti); Giustizia (2 punti); Infrastrutture e costruzioni (1 punto); Riforme costituzionali (3 punti). Fanno 39 punti, tutta intera la nostra vita nazionale (cioè noi tutti), niente e nessuno escluso. Quali misure, di che tipo e forma, per esempio sono previste in tema di pareggio di bilancio entro il 2013 (ivi compresi dismissione di beni di proprietà statale, vendita di quote azionarie di grandi aziende di proprietà statale, attendibilità del piano per la riduzione del debito lordo)? Ditelo e poche storie.«L’ambizione di inserire nella Costituzione la regola del pareggio di bilancio è da approvare», ma - sottolinea la Lettera perentoriamente - non si vede l’ombra di «sorta di strumento necessario a rendere operativa tale norma»; e allora muovetevi! Sulle pensioni, quello che proponete è troppo poco: di fatto permettete «che ancora per molti anni si vada in pensione in età ancora relativamente giovane» e si fa troppo poco per «restringere» al massimo, se non «abrogare» del tutto, il trattamento cosiddetto di anzianità. E quanto all’Ici, ci si dica presto e subito se verrà reintrodotta, ’sti cavoli. E con la tassa sulla prima casa, a che punto siamo? La Bce ordina e vuole. La Bce si impiccia anche di Mezzogiorno, tasse scolastiche, università, Invalsi, credito fiscale alle imprese che operano in aree disagiate, disoccupazione, contratti di lavoro, poste, trasporti, ferrovie, aeroporti, pubblica amministrazione (a proposito, «quando diventeranno pienamente operative le misureriguardanti il personale, la mobilità obbligatoria, il lavoro part-time»)? E vuol sapere qualcosa di ben chiaro per quanto riguarda la giustizia, le istituzioni e i loro costi, il numero dei parlamentari. E persino «la politica per tutto ciò che concerne aeroporti, strutture portuali e trasporti eccezionali su strada». Sissignori, bacio le mani, obbedisco. Ciò che conta però non è tanto, e non solo, il giudizio o la contestazione di questo o quel input tassativamente richiesto; quanto il senso generale di tale Lettera. Il suo significato di ingerenza ufficiale, autorizzata e perentoria da parte di quel Superpotere mondiale, detto Fmi e simili, nel nostro destino. Il destino di Paesi, nazioni, continenti. Uomini, esseri umani, 7 miliardi. "Qualcuno" il quale decide per tutto e per tutti, lassù in un posto molto molto in alto. Che non è affatto lassù in cielo, come molti anticamente credevano. No. Quel "qualcuno" che ci tiene tutti in pugno sta saldamente e grandiosamente quaggiù,sulla Terra Nostra (e solitamente dimora ai 58esimi piani di enormi grattacieli...). E’ Il nuovo tiranno, il Signore del denaro e delle banche, il Terminator della Finanza. Uno senza cuore e senza pietà. E anche cannibale. Pagina 5 del libro di Luciano Gallino (Finanzcapitalismo, Einaudi). «Il finanzcapitalismo è una mega-macchina che è stata sviluppata nel corso degli ultimi decenni allo scopo di massimizzare e accumulare, sotto forma di capitale e insieme di potere, il valore estraibile sia dal maggior numero di esseri umani, sia dagli ecosistemi. L’estrazione di valore tende ad abbracciare ogni momento e aspetto della esistenza degli uni e degli altri, dalla nascita alla morte o all’estinzione». Non solo. La nuova mega-macchina capitalistica esercita «questo suo potere con una efficienza, flessibilità e forza che gli antichi governanti non potevano nemmeno immaginare». Di conseguenza, «non è esatto dire che il capitale ha potere. Il capitale è potere» (infatti, su 7 miliardi amangiare propriamente sono solo due miliardi scarsi; degli altri 5 chissenefrega, così ha deciso lui, lui che "può"). Pagina 12. Se «la mega-macchina del finanzcapitalismo è giunta ad asservire ai propri scopi ogni angolo come ogni aspetto del mondo contemporaneo, un simile successo non è dovuto a una economia che con le sue innovazioni ha travolto la politica, bensì a una politica che ha identificato i propri fini con quelli dell’economia finanziaria, adoperandosi con ogni mezzo per favorire la sua ascesa». Afferrato il concetto? «In tal modo la politica ha abdicato al proprio compito storico di incivilire, governando l’economia, la convivenza umana. E non si è limitata a questo. Ha contribuito a trasformare il finanzcapitalismo nel sistema politico dominante». E persino unico. Maria R. Calderoni
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