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Penati, si cerca la maxitangente Nel mirino anche il ministro Passera |
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Notificato all’immobiliarista Matteo Giuseppe Cabassi un avviso di informazione di garanzia. È accusato di concorso in corruzione con incaricati di pubblico servizio in relazione a una presunta tangente versata per l’acquisto di un terreno del gruppo Cabassi per la nuova sede della Milano-Serravalle. Sono inoltre in corso una decina di perquisizioni a carico dell’ex amministratore delegato di Milano-Serravalle e attuale presidente di Tem spa, Massimo Di Marco; il direttore tecnico Gianlorenzo De Vicenzi; l’ex segretaria di Filippo Penati, Claudia Cugola (sua compagna attuale); e l’ex portavoce dell’esponente politico, Franco Maggi. L’ordine di esibizione è volto a verificare l’ipotesi di una tangente per la cessione di un terreno del gruppo Cabassi per la nuova sede della Milano-Serravalle ad Assago Milanofiori. I decreti di perquisizione sono finalizzati da un lato a verificare la correttezza di alcune procedure amministrative riferiteall’accordo transattivo tra la Milano-Serravalle e la Codelfa, la società del gruppo Gavio incaricata di realizzare i lavori per la realizzazione della terza corsia dell’autostrada A7 (Milano-Genova); dall’altro ad approfondire il filone di consulenze rese dall’architetto Renato Sarno - già indagato con Penati, ex sindaco di Sesto San Giovanni ed ex presidente della Provincia di Milano -, al suo braccio destro Giordano Vimercati e ad altre persone. Nel primo caso gli inquirenti vogliono capire se il denaro versato dalla società autostradale alla Codelfa per i lavori sia legato o meno al pagamento di 2 milioni all’imprenditore Piero Di Caterina per la compravendita dell’immobile a Sesto. Nel secondo caso gli accertamenti mirano a capire se le fatture siano state o meno gonfiate e parte del ’surplus’ sia stato eventualmente versato, tra l’altro, anche allo staff dello stesso Penati. Circa 1,4 milioni di euro sarebbero stati ’destinati’ a finanziare la campagna elettorale di FilippoPenati. E’ l’ipotesi dei pm di Monza che stanno svolgendo accertamenti su un prospetto ’riservato’ sequestrato a Renato Sarno per capire se l’intero importo segnato sia stato realmente versato e se sia di provenienza illecita o meno Intanto, secondo rumors, il prossimo a finire nel mirino dei magistrati dovrebbe essere Corrado Passera, ex ad di Intesa Sanpaolo e attuale ministro del governo Monti. I pm di Monza potrebbero sentirlo sul caso Falck. Del resto è noto il coinvolgimento della banca nel processo di riqualificazione. I pm, nell’ordinanza che portò alle indagini su Penati, avevano scritto: "Banca Intesa è, insieme con i politici, l’elemento di continuità, anche se non di coerenza, negli 11 anni della storia della riqualificazione dell’area Falck". E ancora Banca Intesa "spunta" nella questione Serravalle: sarebbe infatti la banca guidata da Passera ad aver garantito il finanziamento che permise alla Provincia di acquistare le azioni da Gavio.
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