DOSSIER
ASL: Gestione criminale della Pubblica Ammistrazione
"Processo LA FIORITA, Appalti, malaffare, corruzione..."
 











SANITA’ : APPALTI, MALAFFARE E CORRUZIONE
Quando si parlerà finalmente di legalità?La strada da percorrere è ardua,ma,con prove alla mano,dobbiamo denunciare le illegalità dei concorsi pubblici sulla sanità. Intorno al sistema sanitario si succedono scandali l’uno dopo l’altro. Tornando indietro di qualche anno il nome di Armando Liberatore non ci  è nuovo;rinviato a giudizio per corruzione,è stato un personaggio di spicco della politica locale nonchè direttore amministrativo,dirigente del personale dell’Asl Foggia/1. Arrestato,in un’operazione della guardia di finanza, per l’abuso nell’assegnazione di gare d’appalto, per i servizi di pulizia, guardiania ,ausiliariato e smaltimento dei rifiuti speciali,  alla cooperativa barese “La Fiorita”senza che questa avesse i requisiti necessari,gli appalti infatti sarebbero stati prorogati automaticamente senza nessuna gara. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Gip del Tribunale di BariGiuseppe De Benedictis e con Liberatore sono state coinvolte altre 15 persone tra i quali personaggi di primissimo piano  come l’ex presidente della regione Puglia Raffaele Fitto e Mario Morlacco (assolto dalla Corte di appello di Bari ildicembre 2011 ,Morlacco, era accusato di falso) ,supermanager della sanità,che era alla dirigenza dell’Ares,agenzia sanitaria regionale e poi nominato subcommissario alla sanità della regione Lazio al fianco di Marrazzo . Si contestano reati che vanno dall’associazione per delinquere alla turbativa d’asta alla corruzione,per alcuni reati addirittura si ipotizza l’aggravante di associazione mafiosa. Oscenità nella sanità pugliese è dunque roba vecchia,ma che continua immutata a far danni!Comportamenti eticamente irreprensibili vengono denunciati da dipendenti Asl e non possiamo non dare loro  voce. "Affermano che  a portare a Foggia Liberatore fu Dino Marino,presidente della commissione sanità, dal quale prende ancora ordini". Sembrerebbeche  a pilotare la sanità service, sia stato proprio Dino Marino che con  Cecchino Damone,opposto politicamente,continuaa scaricarsi accuse . "Pesanti dichiarazioni sono quelle del signor M., ex dipendente Asl ,che asserisce che il ragioniere Romolo De Francesco (attualmente pensionato),nonostante sia stato condannato per aver falsificato alcune graduatorie di concorsi a Foggia,e non risulta aver mai fatto un concorso pubblico in quanto sprovvisto di qualifica e di requisiti richiesti, ma tutto tace". Per legge il concorso pubblico è l’unico mezzo per accedere alla Pubblica Amministrazione e non si dovrebbero avviare procedure diverse di reclutamento di personale che non siano pubbliche. Insomma, solo per scambi di favore, in cambio di mazzette o di vantaggi ottenuti si fanno assunzioni,è così che funziona?  A quanto pare  per chi non è raccomandato non c’è speranza. "Lo stesso Liberatore viene da un concorso che non si poteva fare,come anche il dott Sacco dell’Asldi San Severo". Nomi noti sono anche quelli di Di Venere e Delle Vergini che hanno fatto fare concorsi a chi non poteva farli.Il direttore amministrativo che ha permesso questi concorsi truffa è dunque il dott Simonetti?  Tutto ciò basterebbe per sospendere qualcuno da una carica pubblica ,ma politici corrotti continuano a gestire questo malaffare. Il tempo dell’illegalità è scandito ad un ritmo impressionante di denunce, vivere nella legalità,abbandonando concorsi truccati e quant’altro, sembra impossibile in una realtà come la nostra dove chi è ai vertici  sbaglia e  sfugge alle proprie responsabilità. C’è l’urgenza di maggiori controlli e di trasparenza,si continua a “giocare” e a pagarne le spese siamo sempre noi cittadini fermi a guardare “attività lucrative di lobby affaristico malavitose” collegati con personaggi importanti che non dovrebbero avere questi interessi criminali così perversi. La sanità è allo sfascio ed è inevitabile chiederci perché. Non c’èpropaganda politica che tenga,dobbiamo darci una mossa,sanità non è più sinonimo di salute,la sanità è malata da molto tempo eurge una cura.jenny varlotta
Processo la Fiorita         
È iniziato davanti ai giudici del tribunale di Bari il processo "La Fiorita", in cui è imputato il ministro Raffaele Fitto insieme con altre 60 persone.  Da febbraio ad oggi il processo era stato rinviato ben 6 volte, per incompetenza della sezione, difetti di notifica, troppe udienze in calendario e incompatibilità dei giudici. I fatti contestati si riferiscono al periodo 1999-2005, quando Fitto era governatore della Puglia.  Un procedimento sul quale pende, inoltre, la decisione della Cassazione sul ricorso presentato dall’accusa contro il proscioglimento di Fitto da associazione per delinquere, concussione e tre episodi di falso. Gli altri reati per i quali il ministro è stato rinviato a giudizio sonocorruzione e illecito finanziamento ai partiti in concorso con l’imprenditore ed editore romano, Giampaolo Angelucci, per una presunta tangente di 500mila euro che l’editore avrebbe versato nel 2004 al partito di Fitto “La Puglia primaditutto” per ottenere – secondo l’accusa – l’aggiudicazione di un appalto da 198 milioni di euro per la gestione di Residenze sanitarie assistite.
-Provo grande disagio nel vedermi ancora contestato in questa aula il reato di associazione per delinquere, nonostante una definitiva sentenza della Cassazione che ha confermato il mio proscioglimento da questo capo d’accusa». Sono le parole che ha pronunciato il ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, che durante l’udienza del processo La Fiorita ha chiesto di poter rilasciare dichiarazioni spontanee.
Fitto ha chiesto di essere processato per quel reato nonostante la prescrizione, perché vuole essere assolto nel merito, per non averlo commesso. L’accusa di abuso d’ufficio contestata aFitto riguarda una delibera del 2002 per la proroga di 12 mesi del servizio conduzione impianti termici alla Asl Lecce 2, in favore di cinque ditte salentine per un valore di oltre 550mila euro.
Nella prossimaudienzadel 14 febbraio i giudici del tribunale scioglieranno la riserva sulle richieste di proscioglimento, conferiranno l’incarico peritale per la trascrizione delle intercettazioni e sentiranno i primi testimoni dell’accusa.

Processo La Fiorita Udienza del 11-01 2011
http://www-2.radioradicale.it/scheda/318985
Processo La Fiorita Udienza del 17-01-2011
http://www-2.radioradicale.it/scheda/319721
Processo La Fiorita Udienza del 24-01-2011
http://www-2.radioradicale.it/scheda/320191
Processo La Fiorita Udienza del 31-01-2011
http://www-2.radioradicale.it/scheda/320494
Processo La Fiorita Udienza del 07-02-2011:
http://www-2.radioradicale.it/scheda/321248
Processo La Fiorita Udienza del 14-02-2011:
http://www-2.radioradicale.it/scheda/321557
Processo La Fiorita Udienza del 21-02-2011:
http://www-2.radioradicale.it/scheda/322405
Processo La Fiorita Udienza del 28-02-2011:
http://www-2.radioradicale.it/scheda/322406
Processo La Fiorita Udienza del 28 marzo 2011
http://www.radioradicale.it/scheda/324529
Processo La Fiorita Udienza del 02 maggio 2011
http://www.radioradicale.it/scheda/327180
Processo La Fiorita udienza del 30 maggio 2011
http://www.radioradicale.it/scheda/328914
Prossima udienza: 20 giugno 2011....

Il ministro Raffaele Fitto ha chiesto oggi ai giudici nel processo in cui e’ imputato a Bari che sia cancellata per lui l’imputazione di associazione per delinquere per la quale e’ stato prosciolto in via definitiva dalla corte di Cassazione il 18 gennaio scorso. Lo rende noto il suo difensore, il deputato Pdl Francesco Paolo Sisto, il quale sottolinea che alla richiesta, per la seconda volta, si e’ opposto il pm d’udienza: ’’Alla assurdita’ della vicenda, facilmente definibile kafkiana, si accompagna l’inspiegabile ed inusuale atteggiamento della Procura di Bari’’.
Ecco l’elenco delle persone fisiche rinviate a giudizio, -La Fiorita:
Giampaolo Angelucci
(38), rinviato a giudizio per corruzione e finanziamento illecito ai partiti;
Angelo Boccardi (41), rinviato a giudizio per riciclaggio, prosciolto per associazione a delinquere;
Giuseppe Brizio (65) rinviato a giudizio per corruzione e associazione a delinquere
David Buccolini (44), rinviato a giudizio per ricettazione;
Giulio Cappelluti Tasti (68) rinviato a giudizio per turbata libertà degli incanti;
Romeo Cassano (67) rinviato a giudizio per emissione fatture per operazioni inesistenti (a partire dal 12 giugno 2002 e fino al 2003), prosciolto dallo stesso reato per le fatture emesse negli anni 2001, 2002 e fino all’11 giugno 2002.
Antonio Chiriatti (74), rinviato a giudizio per rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, prosciolto per accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico;
Giovanni Copertino (66) anni, rinviato agiudizio per truffa;
Maria Rosaria D’Angelo (46),prosciolta da abuso d’ufficio erivelazione segreti d’ufficio, rinviata a giudizio per un’altra rivelazione del segreto;
Sergio De Benedetti (65) per violazione della legge sul finanziamento ai partiti;
Domenico Di Paola (61) rinviato a giudizio per essere stato indotto a commettere un atto contrario al dovere d’ufficio;
Giuseppe Fasano (59) rinviato a giudizio per aver commesso atti finalizzati a far compiere a Paolo Pellegrino, direttore generale della ASL BA/4, atti contrari ai doveri di ufficio;
Francesco Fiore (51) rinviato a giudizio per corruzione;
Raffaele Fitto (40) rinviato a giudizio per i reati di corruzione e illecito finanziamento ai partiti, prosciolto da associazione per delinquere, concussione e falso;
Ambrogio Francone (66) prosciolto dall’accusa di associazione per delinquere econcussione, rinviato a giudizio per abuso d’ufficio e rivelazioneed utilizzazione di segreti diufficio;
Maria Garzia (65) prosciolta per tre episodi di concorso in falso e turbata libertà degli incanti e rinviata a giudizio per altri tre episodi di concorso in falso;
Ferdinando Graziano (62), rinviato a giudizio per corruzione;
Domenico Lagravinese (56), rinviato a giudizio per corruzione e falso;
Armando Liberatore (59) rinviato a giudizio per corruzione;
Nicola Longo (46) rinviato a giudizio per riciclaggio;
Vincenzo Longo (42) prosciolto dal reato di rivelazione del segreto d’ufficio, rinviato a giudizio per associazione a delinquere, corruzione, truffa, turbata libertà degli incanti;
Luigi Macagnano (46) prosciolto dall’accusa di associazione per delinquere, concussione, rinviato a giudizio per abuso d’ufficio;
DarioManiglia (44), prosciolto per turbata libertà degli incanti,falso, appropriazione indebita, rinviato agiudizio per associazione a delinquere, altre ipotesi di falso, corruzione, truffa;
Piero Maniglia (43), prosciolto per turbata libertà degli incanti, falso, appropriazione indebita, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, concorso in rivelazione del segreto d’ufficio, rinviato a giudizio per associazione, corruzione, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, turbata libertà degli incanti;
Vito Martemucci (59), rinviato a giudizio per corruzione e truffa;
Santo Monteduro (67), rinviato a giudizio per corruzione e truffa e falso;
Luigi Nilo (56) prosciolto dall’accusa di associazione; rinviato a giudizio per corruzione, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio
Paolo Pagliaro (49) rinviato a giudizio con l’accusa di dicorruzione;
Vito Nicola Pantaleo (69), rinviato a giudizio percorruzione e truffa e falso;
Giancarlo Pasquali (47), rinviato a giudizio per finanziamento illecito ai partiti;
Fernando Pelillo (54) rinviato a giudizio per corruzione e truffa e falso;
Paolo Pellegrino (64) rinviato a giudizio per corruzione, turbata libertà degli incanti e falso, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio;
Michele Petroli (67) rinviato a giudizio per corruzione;
Saverio Pisano (42), rinviato a giudizio per turbata libertà degli incanti e truffa;
Paolo Ranieri (46) non doversi procedere per intervenuta prescrizione per il reato di violazione di obblighi incombenti agli amministratori, prosciolto dall’accusa di rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio e accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, rinviato a giudizio per associazione adelinquere, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, turbata libertàdegli incanti, corruzione e falso;
Alberico Scarnera (38) non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato di emissione di fatture relative ad operazioni inesistenti (2001 e fino al 31 maggio 2002), rinviato a giudizio per lo stesso reato con riferimento a fatture emesse dal giugno all’ottobre 2002;
Andrea Silvestri (48) rinviato a giudizio con l’accusa di truffa;
Luigi Solidoro (39) rinviato a giudizio con l’accusa di associazione a delinquere e turbata libertà degli incanti;
Aristide Tabasso (53) estinzione del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti per intervenuta prescrizione, rinviato a giudizio per corruzione;
Tommaso Vigneri (49), rinviato a giudizio con l’accusa di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico;
ASL FG, DEVASTANTE GESTIONE DELPERSONALE e SPERPERO DEL DANARO PUBBLICO
Il trasferimento degli Uffici Amministrativi della ASL presso la sede di Foggia si è trasformata in una lotteria per i ladri che occupano i posti di comando di quell’ente. Si tratta di ladri già presi qualche volta con le mani nel sacco che però sono stati lasciati al loro posto per continuare a rubare per sé e per altri; o di ladri ben conosciuti (leggi Castrignanò) anche se ancora immacolati.
E veniamo agli ultimi fatti.
E’ stato affittato per € 160,000.00 all’anno un locale in Corso Giannone a Foggia con la scusa di trasferire tutto il personale che lavorava nelle sedi periferiche; questa almeno era la scusa ufficiale per giustificare l’affitto. Poi si è pensato che, per giustificare la richiesta , bisognava riempire le stanze, e allora che cosa c’era di meglio che trasferire il personale delle sedi periferiche dell’Area del Personale; allora Castrignanò ha incaricato il suo braccio destro, massimo esperto della ASLditruffe (Liberatore, che è in attesa della prescrizione del suo processo altrimenti la condanna è sicura) di riempire le stanze. Ma era una clamorosa bugia, una truffa ben presto venuta a galla.
Il Dr. Liberatore (sempre il galeotto di sopra) dopo aver fatto una delibera (la storia è iniziata un anno fa perché al proprietario servivano i soldi dell’affitto) ha inviato lettere al personale della sua Area che lavorava nelle sedi di San Severo, Torremaggiore, San Marco L., San Giovanni R., Lucera, Cerignola e Manfredonia comunicando l’immediato trasferimento in Corso Giannone con decorrenza 15 ottobre (la Procura era alle costole e bisognava riempire le stanze con qualche malcapitato).
Le numerose lettere inviate (sebbene si minacciava il ricorso alla Commissione di disciplina in caso di rifiuto o addirittura il licenziamento) sono finite nel nulla, perché il Liberatore diceva agli amici-. (praticamente a quasi tutti i dipendenti):” non ti preoccupare stai tranquillo non èperte”.
Fatto sta che ad oltre due mesi dall’operatività delle lettere la situazione è che ci sono stati pochissimi trasferimenti dalle sedi periferiche e nel nuovo locale i dipendenti sono circa 20, naturalmente i meno protetti politicamente. Si è quindi verificato che si spendono € 160.000,00 all’anno per tenere 20 dipendenti nel locale di Corso Giannone: ogni lavoratore costa all’incirca 650€ di affitto al mese.
La cosa più bella è che già prima del 15 ottobre le poche stanze del costosissimo appartamento erano state riempite con personale che già lavorava a Foggia, ma in Piazza Libertà. Ci sono alcuni dipendenti che hanno avuto la stabilizizzazione nel 2008 e sono 4" livello (il più basso) e qualche altro dipendente di Foggia che aveva bisogno della stanza più larga o di stare più vicino a casa.
Quando sono arrivati i dipendenti delle sedi periferiche i locali erano quasi tutti pieni; nella sede di Corso Giannone ci sono solo pochi malcapitati delle sedi limitrofe e quandoidipendenti trasferiti chiedono chiarimenti sullo spostamento dei colleghi il Liberatore si giustifica dicendo che le stanze sono terminate (la Direzione fitterà il locale al piano superiore... mamma mia altri 160.000.00€) dimenticando però che adesso sono libere le stanze di piazza Libertà lasciate vuote da quelli che sono andati al centro.
In pratica si è affittato un altro locale per trasferire personale di fuori ed in realtà si sono spostati foggiani protetti ed amici degli amici; non era più semplice trasferire solo i capi, per i quali i locali di Piazza Libertà erano sufficienti? Forse bisogna chiedere a Castrignanò chi è il proprietario dell’immobile??. Se a questo si aggiungono i costi di ristrutturazione dell’appartamento e quelli dei mobili nuovi acquistato (a prezzi astronomici per farsi dare anche gli arredi di casa, visto che al ladro Liberatore hanno pignorato tutto), è chiaro che per i truffatori della ASL è stata una lotteria.
Tutta questa costosa operazioneperportare a Foggia pochissimi dipendenti delle sedi vicine.......e   che sono d’oro.
Due stanze sono poi chiuse e date a 2 dipendenti di Cerignola che non si trasferiranno mai, ma quando vanno a  Foggia per far firmare qualcosa aprono le loro stanze anche se non ci sono i mobili.
Il problema è che i dipendenti di Cerignola e Manfredonia non si trasferiranno mai. Questo lo sanno bene i Direttori e Liberatore che ha inviato le lettere e non fa nessuna sanzione disciplinare.
I dipendenti di Cerignola e Manfredonia sono tutelati dall’assessore Elena Gentile che, dopo un lungo andirivieni da Piazza Libertà è d’accordo con Castrignanò che non porterà a Foggia nessun dipendente (anche se 2 dipendenti hanno preso due stanze, caso mai dovessero tornare utile).
La cosa più bella è che quell’altro galantuomo di Simonetti che di danni ne ha fatti tantissimo avvantaggiando solo l’ospedale di Lucera, si vanta e per giustificare il costosissimo affitto dice che
quelladi Foggia èl’unica ASL della Regione che ha riunito tutta l’area del Personale in un’unica palazzina.
E’ la più grande bugia del secolo e lui lo sa, ma Voi che leggete no.
L’area del Personale ha quattro Uffici: trattamento economico, pensioni, concorsi e convenzioni.
Dell’Ufficio pensioni nessun dipendente è al Corso Giannone perché i dipendenti sono tutt’oggi sparsi tra San Severo, S. Marco L., Lucera e Cerignola.
Dell’Ufficio Trattamento economico ci sono a Corso Giannone i dipendenti che erano già a Foggia in Piazza Libertà e un malcapitato di San Severo, gli altri sono a Lucera (un pezzo importante coperto da Simonetti ) a Torremaggiore (a pascere), a Cerignola e a Manfredonia (con la copertura della Gentile).
L’Ufficio convenzione non ha alcun dipendente al Corso Giannone: i dipendenti sono a Cerignola (sempre per lo stesso motivo di prima) e a Foggia in un altro locale perché le stanze non bastano.
Dell’Ufficio Concorsi sono al Corso Giannone due malcapitate diSan Severoma i pezzi più importanti sono rimasti a Cerignola (sempre per lo stesso motivo di prima).
Senza citare che le due sedi sono assai lontane e mal collegate; l’area Personale è quindi più sparpagliata di prima nonostante i 160,000.00 €.
Dottor Simonetti con questa situazione che lei conosce fin troppo bene, le sembra di potersi vantare e dire che la sua è la prima AsI che ha riunito l’area Personale? Ma ci fa o ci è............o   meglio sta prendendo per i fondelli qualcuno. Infatti si dà l’aria da perbenista ma firma delibere oscene per dare incarichi a medici, infermieri e dirigenti di Lucera.
E che dire delle determine oscene con cui il Liberatore liquida missioni favolose ai suoi amici.
Al Sig. Di Sabato Michele sono state liquidate 2.170,00€ per un antirivieni da Manfredonia. Trattasi di Tecnico di Laboratorio riconosciuto idoneo a tale mansione nel giugno 2010 dalla Commissione medica e prossimo al pensionamento.
Non solo non è rientrato inreparto ma sitrasferisce tutti i giorni o Manfredonia con l’autorizzazione del Dr. Liberatore ad aiutare gli impiegati del trattamento economico a fare non si sa cosa.
Ma se Dr. Simonetti gli uffici sono stati centralizzati perché si permette agli impiegati di Manfredonia di rimanere sul posto e addirittura si autorizza un Tecnico di Laboratorio (amico di Liberatore) a trasferirsi in missione tutti i giorni a Manfredonia per inserire le missioni... E’ da galera .. Di Sabato ha percepito in due mesi (settembre e ottobre) quasi 2 nuovi stipendi di rimborso per missioni con determina firmata da Liberatore che lo ha qualificato come dipendente Area Personale P.O. di Manfredonia.
Stesso discorso vale per Alfonso Lipartiti (altro amico di Liberatore) che ha percepito missioni per l’intero mese di ottobre grazie a determina a firma del Dr. Liberatore. Se il trasferimento dei dipendenti a Foggia decorreva dal 15 ottobre le missioni al massimo erano consentite solo per 15 giorni e se ilLipartiti peri primi 15 gg. di ottobre si è recato a Foggia con la macchina dell’ASL (Panda bianca) trasportando Liberatore, Bentivoglio e Merilù (un vecchio pu… per cui la continua presenza nella segreteria e fra le carte dell’Area del Personale è sconosciuta) non aveva diritto a rimborso missioni per il mese di ottobre.
Tutto è lecito per gli amici... ai quali il Dr. Liberatore firma di tutto. Il vero problema è forse che dopo quello che aveva fatto non era opportuno rimettere il Liberatore al Personale perché non ha imparato la lezione e continua come se nulla fosse successo.
VENDOLA, TU CHE FAI DELLA LEGAL ITA’ LA   TUA BANDIERA, COME HAI POTUTO PERMETTERE CHE DEI GALEOTTI VENISSERO MESSI A CAPO DI UNA ASL COSI’ GRANDE, CONSENTENDO DI RUBARE ALLE SPALLE DEI CITTADINI, IN UN MOMENTO COSI’ DIFFICILE PER LA REGIONE, CON I SOLDI CHE SCARSEGGIANO. COME E’ POSSIBILE  CHE UN LADRO ACCLARATO (LIBERATORE), PER DI PIÙ’SEMPRE STATO DI DESTRA, CHE HA GIÀ’ RUBATO SUON DIMILIONI ADANNO DELLA ASL PER IL SUO ALBERGO ( FALLITO COME TUTTE LE SUE COSE FUORI DALLA ASL ) STIA ANCORA LA’ A DANNO DI TUTTI.
VEDI DI PORRE RIMEDIO ALLO SCONCIO CHE HAI CAUSATO, COME PRIMA COSA TOGLI I POTERI DECISIONALI Al LADRI, SOLO COSI’ SARAI CREDIBILE E POTRAI CHIEDERE SACRIFICI Al CITTADINI.
Testo integrale
Sanità: azzerare tutti i vertici dell’Asl  
“Dopo le ultime vicende era necessario azzerare tutti i vertici della sanità, ci sono alcuni direttori generali che non possono più ritenersi idonei, non solo perchè hanno misure di interdizione sulle spalle ma anche perchè rappresentano la fine di una stagione politica. Io  do un segnale forte al mio partito, ho deciso di uscire dalla segreteria regionale perchè sono necessari una riflessione profonda ed un ricambio della classe dirigente”. E’ la decisione che il deputato del Pd Francesco Boccia annuncia ai dirigenti meridionali del partito . “Ci sono amministratori locali,consiglieri comunali, sindaci dei piccoli comuni e militanti dei circoli molto bravi – dice Boccia – che meritano di assumere responsabilità dirette, con loro dobbiamo parlare. Non è più ammissibile che nelle Asl ci siano persone che hanno un rapporto con la politica invece di averlo con i pazienti.
“ Bravo Boccia, non si può restare indifferenti davanti ai problemi cheattanagliano la sanità pugliese, sulle tante  ombre che aleggiano sulle Asl della regione e sulle indagini a carico di quasi tutti i manager che le dirigono, così come non ci si può più rifiutare di azzerare i vertici delle Asl preferendo mantenere lo status quo ”.
Questo il commento di Sebastiano De Feudis, segretario regionale dell’Italia dei Valori, dopo la decisione dell’on. Francesco Boccia, di lasciare la segreteria regionale del Pd.
“ Anche l’Italia dei Valori ha espresso la stessa richiesta di azzeramento dei vertici delle Asl  – continua De Feudis- “ ma, ad oggi, non ci è pervenuta né unarisposta né una spiegazione sul perché ci si ostini a non voler lanciare questo segnale forte che tutta la Puglia si aspetta”.
“ La sanità pugliese necessita di un cambiamento di rotta radicale- conclude De Feudis- non possiamo permettere che ‘occulte’ manovre politiche abbiano la meglio sui diritti dei cittadini”.
“ Condividendo e appoggiando quello che dice l’on.Boccia- conclude il segretario regionale Idv- ricordiamo al Presidente, Nichi Vendola, e all’assessore regionale alla sanità, Tommaso Fiore, quando abbiamo già detto : se sulla chiusura degli ospedali, per senso di responsabilità, non siamo scesi in piazza, su sprechi, indagati, clientelismo, nomine e mala gestione siamo pronti a farlo”. Benvenuto Michelangelo
 









   
 



 
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