Editoria chiude
 











Riaprire la trattativa, riavviare il dialogo con i lavoratori e le lavoratrici dell’editoria. Sono gli appelli lanciati nel corso del conferenza stampa alla Camera dei deputati indetta dai giornalisti e poligrafici . Una conferenza che ha visto, tra gli altri, la presenza di Beppe Giulietti, Vincenzo Vita, Cestaro (Slc Cgil), la rappresentanza sindacale della Fnsi e i tanti cdr,  che sono tornati a portare la loro solidarietà a tutto il settore. I tempi stringono, anzi: "Non c’è più tempo", ha ribadito Beppe Giulietti. Anche le dimissioni di Malinconico rappresentano un ulteriore problema, che si aggiunge agli altri, alla possibilità di ripristinare i fondi, già tagliati, all’editoria. In questo momento cruciale per il settore, una vera e propria "vertenza simbolo". "Ne seguiranno altre a scadenza ritmata. Per questo - aggiunge - avvertiamo ancora il Governo di fare presto. Di ripristinare subito il fondo. Di individuare i criteri per lariforma. Perché non trovare i finanziamenti in questo settore - ribadisce - è solo un atto di volontà politica", non si può davvero credere che i tecnici del Bilancio non riescano a spostare 90 milioni di euro per l’editoria?. La questione è ancora più complessa se si considera  che "si è di fronte ad un momento epocale per l’editoria con il passaggio digitale dell’informazione che coinvolge tutti: giornalisti e poligrafici. 
Il free press di Rcs Mediagroup sospenderà tutte le pubblicazioni entro febbraio 2012. Ad annunciarlo il Comitato di redazione del quotidiano diffuso gratuitamente. "Ci è stato comunicato - si legge in una nota - che l’Editore ha deciso la sospensione, entro febbraio 2012, di tutte le pubblicazioni del quotidiano City attualmente diffuso in otto città: Milano, Torino, Bologna, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Bari. Le ragioni addotte dalla Rcs sono di carattere economico legate al calo dei fatturati pubblicitari".
"Per contrastare tale fenomenonell’ultimo anno questo cdr e la redazione hanno responsabilmente accettato un doloroso piano di tagli, imposto dall’Azienda, che ha portato anche alla fuoriuscita di cinque redattori, con un impatto considerevole su un corpo redazionale che prima della cura dimagrante contava 24 unità. Paradossalmente - prosegue la nota - malgrado un vistoso calo di investimenti, proprio nel 2011 il gradimento è ulteriormente cresciuto arrivando ad un totale 1.786.000 lettori, che ha fatto di City il sesto quotidiano più letto d’Italia".
Rcs ha inoltre annunciato il "trasloco" della redazione milanese della Gazzetta dello Sport e di tutta la componente poligrafica negli edifici di via Rizzoli. Solo la redazione del Corriere potrebbe continuare ad occupare la parte storica dell’edificio, quella che affaccia su via Solferino.
Solidarietà ai giornalisti e ai poligrafici di City è stata espressa dai Comitati di redazione del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport e dalla Rappresentanzaunitaria. Gli organismi sindacali contestano anche "il trasloco della redazione milanese della Gazzetta e di tutta la componente poligrafica negli edifici di via Rizzoli".
Decisioni che "al netto della crisi generale e di settore, sono - affermano i sindacati in una nota - il frutto di politiche e gestioni dissennate. E a pagarne le conseguenze sono, ancora una volta, i lavoratori e il diritto dei lettori a ricevere un’informazione di qualità".  "Entro febbraio - viene rimarcato - sarà sospesa la pubblicazione di City e i suoi giornalisti e poligrafici saranno messi in mobilità. Oltre a esprimere tutta la solidarietà ai colleghi interessati, è stato chiesto all’azienda di garantire loro un diritto di prelazione sulle prossime assunzioni".
"Forse non hanno compreso che non è  a rischio tutto il settore dell’informazione. La speranza è che si possa evitare.P. M.R.









   
 



 
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