Neoliberismo, ultimo atto
 











La cultura della sfiducia procurata dal monetarismo spinto, ha fatto in modo che nessuno più si fidi di nessuno, ma ciò è dovuto proprio al fatto che chi governa i popoli, che non sono affatto la classe politica (questo è quello che proiettano nel nostro cervello in continuazione per farcelo credere) ha fatto in modo di distruggere ogni struttura sociale intorno all’uomo per renderlo fondamentalmente un “individuo solo dentro una moltitudine”.
Infatti la sistematica e scientifica distruzione di tutte le organizzazioni aggreganti, con la scusa del “progresso e della evoluzione” ha fatto sì che si distruggesse la famiglia, gli oratori, i sindacati, la scuola, ecc, ecc e si è andati avanti fino ad oggi dove stanno distruggendo gli stati nazionali e le identità nazionali. Basta rompere il legami con l’altro individuo, con la comunità, con la sua storia, con la sua cultura, con la sua identità, con il suo territorio.
L’individuo solo, che non sifida, che non ha famiglia, che non ha terra, che non ha cultura, che non ha comunità, in cui sentirsi, valore, protetto, approvato e sostenuto, è la “macchina schiavo da lavoro” che serve al potere. Non deve capire se non quanto basta per produrre; lo schiavo deve produrre, produrre, produrre, e quando è stanco si dovrà distrarre con materiale di distrazione scientificamente realizzato, al fine di mantenerlo stupido al punto giusto. Se poi ne muore qualcuno, non importa, sono solo numeri. Mai dovrà avvertire la sensazione di potenza della vita ed il miracolo di magnificenza che la natura umana è nella sua irripetibilità; dovrà invece sentirsi: solo, impotente, insicuro, fragile, inutile, incapace, bisognoso, timoroso, ecc. Provate a vedere a ritroso tutti gli eventi sotto la voce “modernizzazione” (industrializzazione, femminismo, automobilismo, beat, droghe, alcol, aborto, divorzio, televisione, 68 ecc) (intendiamoci non ne sto facendo una questione morale, che non esiste, ma solo difenomeno sociale e di benefici per la collettività umana ) e noterete che dopo l’apparente beneficio di libertà c’è sempre stato un avanzamento della moltitudine di uomini tremendamente soli.
La programmazione televisiva è infatti la droga pura, per mantenere questo stato di imbecillità permanente. Vi siete mai chiesti perché avete la certezza assoluta di essere liberi e di pensare con la vostra testa e vi offendete pure se vi fanno notare che siete programmati mentalmente e poi non avete il coraggio di spegnere la tv per un girono solo? Se ci fate caso parlando con la gente comune del più e del meno, massimo alla terza frase si cita un programma televisivo, o un “opinion maker”; la cosa bella è che per “utilizzare” quelle opinioni (preconfezionate) si paga pure, con il canone o con la pubblicità che poi si va a scaricare sui prezzi. Per fortuna l’avvento di internet sta risvegliando un po’ di capacità critica anche se poi anche internet ha i suoi progetti di guida delle masse.Infatti il legame al computer (e alla rete) sta diventando patologico come lo è stato la tv. In ogni caso l’obbiettivo dei poteri del governo del mondo sono ormai quasi realizzati, lo dimostra l’immobilismo del popolo che non riesce a mettersi insieme, proprio perché non si fidano gli uni degli altri e si sentono soli e abbandonati. Sicuramente è ora di mettersi insieme, poiché come si dice, “siamo il 99%” ma con la consapevolezza che non bisogna vedere nell’altro ciò che ha fatto nel suo passato, ma cosa vuole fare nel futuro. Certo è che i curriculum sono la nostra storia ma poiché quasi tutti le storie si rivelano false, vediamo da oggi in avanti cosa si può fare in direzione futuro. Di cose da fare ce n’è una immensità purtroppo chi le propone, non gode della penetrazione popolare sufficiente, in quanto questa deriva dall’inserimento o meno nel programma di programmazione mentale che svolgono i media che sono pagati e voluti dall’imperocrazia finanziaria per mantenere lo stato diautomi impotenti.
I media infatti hanno il compito di infondere ed inculcare l’idea del sacrificio della rassegnazione e dell’insicurezza, proprio per dominare le menti degli schiavi. Ci sarà un motivo per cui c’è una guerra per chi deve gestire, comandare, imporre le linee editoriali dei canali televisivi e per cui i produttori pagano milioni di euro per far passare la pubblicità, questi motivi non sono certo la libertà che crediamo di avere ma il potere anestetico che hanno. Quando i media hanno fatto il loro compito di plagio, di distrazione e distruzione dei cervelli, ecco che “loro” operano in maniera anarchica ed indisturbata, stracciando e schiacciando con pesanti commesse militari il nostro giocattolino chiamato democrazia.
L’imperocrazia finanziaria manda i suoi uomini nei vari governi (con guerre o con governi tecnici il risultato non cambia) e rastrella i profitti realizzati con la campagna espansionistica della moneta debito euro (o altra moneta debito), e poiché acrescita pari a zero il meccanismo dell’interesse si trasforma in un vero e proprio furto, si passa all’incasso dei beni reali (patrimonio pubblico e privato), gli stati orami trasformati in mere agenzie di recupero crediti e circhi equestri per domare gli schiavi, non fanno altro che reprimere e tassare e la polizia difenderà il banchiere, tanto il popolo non capisce, e la cosa più bella e che è stato programmato per non capire e quindi non capirà. Anche quando scoppiasse una rivoluzione (cosa alquanto possibile) questa sarà poi gestita dai “soliti noti” per promettere “mari e monti”, si dirà nuovamente che il “popolo è sovrano” (che ridere) ma poi piano piano sarà ricondotto nell’ovile e riprogrammato a fare lo schiavo per produrre, produrre produrre.
La costituzione italiana è talmente blindata ed inapplicabile per gli italiani, ma utile per fare i propri comodi per chi ci ha “liberato”, che solo per riscriverla ci vorrebbe una guerra civile pesantissima ed una ricostituente. Lacarta del Carnaro potrebbe essere una giusta soluzione. Il liberismo continuerà a vincere poiché punta sul “sogno di libertà” che ogni uomo ha (ma è solo un sogno), si dimenticano di dirci che nella realtà l’uomo si realizza solo nella sua comunità e solo nell’autonomia della sua comunità. L’autonomia delle comunità e delle nazione è una filosofia assolutamente contrastata e combattuta dall’imperocrazia finanziaria. L’autonomia culturale, finanziaria, energetica, politica, territoriale, alimentare, giuridica, sanitaria, ecc.
Qualunque soluzione che non vada verso la sovranità umana, popolare, monetaria sarà sempre ed assolutamente perdente. Qualunque salvatore della patria che spunta fuori (nuovo o riciclato) non parli di queste cose, o non ha le idee chiare oppure è dei loro.Giuseppe Turrisi-rinascita









   
 



 
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