Ci sono i cantieri che rischiano di rimanere fermi, imprese che lavorano a stento e famiglie che fanno sempre più fatica a comprare una casa. La situazione economica che sta attraversando il paese preoccupa anche a Bari. Ed è per questo che il sindaco Michele Emiliano e l’assessore ai Tributi Gianni Giannini hanno convocato le banche a Palazzo di Città. Un incontro senza precedenti in Puglia. Per la prima volta i rappresentanti dei venti istituti di credito più rappresentativi nella regione si sono seduti attorno ad un tavolo. Dall’altra parte gli esponenti dell’amministrazione cittadina del capoluogo pugliese. Quello di Emiliano è stato un appello. Una richiesta di intervento a sostegno delle imprese e delle famiglie. "La città di Bari - ha spiegato il sindaco ai rappresentati delle banche - si candida come capitale della cultura nel 2019 e i progetti in cantiere sono tanti. C’è bisogno di fiducia". Fiducia vuol direrendere più semplice, meno complicato, l’accesso al credito per le imprese e per le famiglie, permettere alle giovani coppie di poter contrarre un mutuo e alle aziende di investire nei cantieri. Fiducia significa cercare di rimettere in moto l’economia. E infatti nella lettera di convocazione dell’incontro, il primo cittadino scrive: "La grave situazione di crisi che investe il paese impone a tutti una riflessione sugli strumenti da adottare per il rilancio dell’economia e il sostegno delle famiglie. Tra questi strumenti un ruolo chiave spetta al sistema di credito". Le banche, quindi, sintetizza Emiliano, devono fare la loro parte, "contribuire alla crescita delle opportunità di sviluppo e progresso del tessuto sociale e produttivo". La riunione è l’occasione per snocciolare i progetti che l’amministrazione ha messo in cantiere. Ci sono, ad esempio, i Pirp (i Piani integrati per il recupero delle periferie) di San Marcello e di Japigia, c’è il piano di riqualificazione dellungomare di San Girolamo. E se da una parte ci sono imprese che devono costruire, dall’altra ci sono anche famiglie, riunite in cooperative, che vogliono acquistare la prima casa. E i risparmi non bastano, non sono sufficienti. Ma l’accesso al credito, anche a Bari, è sempre più un percorso ad ostacoli. Una strada impossibile. "Il nostro obiettivo - spiega Gianni Giannini, assessore ai Tributi - è quello di giungere alla definizione di un protocollo d’intesa con le banche". Un accordo che possa giungere all’individuazione delle priorità, progetto per progetto, nel quale è il Comune, in qualche modo, a farsi da garante. "Abbiamo incontrato i rappresentanti degli istituti bancari abbiamo chiesto di incontrare i clienti e cioè le imprese per sbloccare l’edilizia sulla base però di un’attenta valutazione dei progetti" ha spiegato Emiliano al termine dell’incontro. Dall’Abi, l’associazione bancaria italiana, è arrivata la massima disponibilità ad affrontare laquestione, ma la prudenza, tra i rappresentanti degli istituti di credito, è d’obbligo. "Sicuramente - ha spiegato il presidente regionale Abi Alessandro D’Oria - dovremmo valutare i progetti prioritari e la loro fattibilità. Siamo comunque disponibili e aperti al confronto". Quello di ieri, quindi, è stato il primo incontro, il primo passo su un percorso lungo e comunque dai risultati non scontati. "Ovviamente il nostro obiettivo in questo momento è quello di aiutare le imprese, ma anche e soprattutto le famiglie" ha precisato l’assessore Giannini. All’incontro, promosso a Palazzo di Città, guarda con soddisfazione il Sunia, il principale sindacato degli inquilini. "E’ positivo che il Comune abbia deciso di avviare un dialogo con le banche. Le famiglie devono essere aiutate, anche dando loro la possibilità di accedere al credito, di contrarre i mutui necessari per l’acquisto della prima casa" dice Nicola Zambetti, segretario regionale dell’associazione.Gabriella De Matteis-repubblica.it
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