L’alluminio non è oro ma quasi, almeno in provincia di Caserta. La giunta comunale di Camigliano, qualche giorno fa, ha definitivamente approvato “Il Bancomat dell’alluminio”, una nuova iniziativa di educazione ambientale nata con il duplice obiettivo di implementare il piano di programmazione ambientale previsto per la cittadina e, allo stesso tempo, portare benefici ai cittadini che dimostreranno senso civico con la propria collaborazione. Il progetto proposto dall’Amministrazione comunale guidata da Vincenzo Cenname si pone 4 obiettivi fondamentali: diffondere buone pratiche in materia di raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti; riconoscere il valore economico generato dai comportamenti virtuosi; ridurre il volume dei prodotti raccolti, nello specifico dell’alluminio; coinvolgere nell’attività di raccolta tutti i cittadini: grandi e piccoli, giovani e meno giovani. Protagonista del nuovo progetto sarà l’alluminio. Attualmente gliimballaggi “interessati” sono: lattine per bibite e conserve recanti il simbolo “AL”; bombolette spray per deodoranti, lacca, panna, ecc; scatolette per alimenti. Il Comune, con la collaborazione di partner privati nel settore del riciclaggio che sponsorizzeranno parte dell’investimento, provvederà all’installazione di un macchinario a lettura ottica adibito allo schiacciamento delle lattine di alluminio e al rilascio di uno scontrino con punteggio variabile a seconda del numero di lattine depositate. L’azione virtuosa permetterà ai cittadini di conquistare punti che saranno poi trasformati in buoni sconto spendibili presso le attività commerciali del territorio che aderiranno all’iniziativa. La stipula di una convenzione con il CIAL (Consorzio Imballaggi Alluminio) consentirà di accedere ai corrispettivi previsti dall’accordo CIAL-ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Considerando il valore del materiale, il ricavo per ogni tonnellata di alluminio consegnata allapiattaforma CIAL sarà di circa € 800,00. Dividendo il peso medio delle lattine attualmente in commercio, si otterrà un ricavo di €0,015 per ogni lattina recuperata. Impostando il macchinario a rilasciare 1 punto ogni 4 lattine, ed assegnando ad ogni il punto un valore convenzionale di €0.10 quale sconto presso gli esercizi commerciali del territorio che aderiscono all’iniziativa, ne deriva che il comune, fermo restando l’apporto esterno di uno sponsor che sosterrà l’investimento iniziale, finanzierà il progetto aggiungendo €0.01 per ogni lattina “smaltita”. “Nei primi 2 mesi del 2012, ha spiegato il sindaco Vincenzo Cenname, la raccolta differenziata del comune si attesta intorno al 72%”. Quasi il doppio della media nazionale (31,7%). “Abbiamo il servizio di raccolta porta a porta su tutte le frazioni, anche per il vetro, ed è così suddiviso: due volte a settimana la raccolta del multimateriale, una volta dell’indifferenziata e ben 3 volte quella dell’umido anche perché, sottolinea ilprimo cittadino, senza una buona raccolta dell’umido si rischia di vedere aumentare i rifiuti che vanno a finire in discarica”, aggiunge ancora Cenname. Il valore dell’Alluminio come materia prima è alla base dei prezzi di tutti i prodotti. “Ha un valore economico superiore agli altri materiali ed è giusto distinguerlo e non raccoglierlo insieme alla plastica”, commenta il sindaco del piccolo comune del casertano, sottolineando che alla base del progetto “c’è anche la volontà e l’esigenza di incentivare il commercio locale”. L’industria dei metalli non ferrosi e in particolare dell’alluminio è uno dei settori nei quali sono massimizzati i benefici del riciclo. L’alluminio è una lega e il suo riciclo contribuisce anche all’uso sostenibile di risorse quali silicio, rame, ferro, magnesio, manganese, zinco e altri elementi. Una ricerca di qualche anno fa ha mostrato che la produzione di una tonnellata di alluminio riciclato può portare al risparmio di: 1.300 kg di residui di bauxite;15.000 litri di acqua di raffreddamento; 860 litri di acqua usata nel processo; 2.000 kg di CO2 e 11 kg di SO2. Ernesto Ferrante
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