Meridione: usura in aumento del 150% in un anno
 











Nel corso di un interessante seminario intitolato “Usura, fisco e compra oro”, svoltosi a Napoli, l’associazione Contribuenti.it ha presentato una ricerca, sui primi mesi dell’anno in corso, sul fenomeno usura.
Nei primi mesi del 2012, secondo l’indagine di Contribuenti. it, a Napoli e provincia l’aumento del ricorso a prestiti, a tassi usurai, sarebbe di quasi il 150%. Segno evidente di come la piaga dell’usura stia dilagando anche e soprattutto a causa della grave situazione di difficoltà economica in cui versano le famiglie e le piccole e medie imprese.
Le famiglie si indebitano, trovando come unica alternativa, essendo chiusi i canali di accesso al sistema del credito, il ricorso alla banca nera degli usurai che sono nella maggior parte dei casi, collegati alle organizzazioni criminali fortemente radicate nel territorio campano.
Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it ha dichiarato che “in Italia nel 2012, sono a rischio diusura oltre 3 milioni di famiglie e quasi 2 milioni e mezzo di piccoli e medi imprenditori ed il debito medio delle famiglie italiane ha raggiunto la ragguardevole cifra di 43 mila euro, mentre quello dei piccoli e medi imprenditori ha superato il tetto dei 60 mila euro”.
La Campania, non poteva non essere ai primi posti tra le regioni maggiormente esposte all’usura, secondo la ricerca dell’associazione presieduta da Vittorio Carlomagno.
Secondo Carlomagno, la crisi economica, l’aumento delle tasse sul consumo, non ultimo quello del costo al litro della benzina, la continua e costante aggressione al patrimonio familiare da parte delle esattorie, il proliferare dei compra oro, la crescita continua ed ininterrotta dei giochi d’azzardo legalizzati, l’impossibilità di accesso al credito bancario, ha trascinato migliaia di famiglie e di piccole imprese nelle mani di spregiudicati strozzini.
Ed un nuovo ricorso all’usura è previsto per il mese di giugno, in coincidenza con ilpagamento dell’Imu, e delle tasse annuali.
L’associazione da lui presieduta, nel silenzio assordante dei partiti politici che sostengono il governo Monti, chiede al governo la sospensione della riscossione delle imposte nei confronti di tutti coloro che sono assistiti dalla Fondazione Anti Usura, il blocco del gioco d’azzardo legalizzato e il blocco dell’apertura di negozi compra oro che ormai hanno invaso tutte le città di Italia, di piccole e grandi dimensioni.
L’associazione contribuenti, inoltre, chiede con necessità ed urgenza, la riforma del fisco italiano, con l’accorpamento delle funzioni di accertamento e riscossione direttamente da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che metta al centro dell’azione, l’equità, la trasparenza e l’imparzialità abbandonando una volta e per tutte la logica del profitto ad ogni costo.Giuseppe Parente









   
 



 
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