Rimborsi. I partiti si travestono da francescani
 











Questa corsa ad indossare il saio francescano è alquanto ridicola. I cittadini non sono fessi. Parliamo della proposta che accomuna centrosinistra e centrodestra nel devolvere parte della quota dei rimborsi ai terremotati dell’Emilia. E perché non l’hanno fatto per l’Aquila? Ora tutto si può discutere ma che uno si debba far prendere ancora in giro da questi politici è davvero troppo. Visto che la loro credibilità, nessuno escluso, è scesa ai minimi termini pensano di salvarsi con una proposta del genere. Sarebbe giustissima e condivisibile ma non come paracadute per salvare le proprie poltrone di Montecitorio. La proposta di devolvere una parte dei rimborsi ai cittadini dell’Emilia tremendamente colpiti dal sisma è praticamente bipartisan. Viene da Frattini come da Di Pietro, da Franceschini e da altri esponenti di entrambi gli schieramenti. E perché non rinunciare per un anno ai rimborsi devolvendoli per i tanti nostri concittadini che perdono illavoro? E perché l’ex ministro degli Esteri Frattini non ha pensato di proporre uno stop alle missioni militari all’estero per la ricostruzione dell’Aquila? Già tre anni di risparmio avrebbero consentito passi importanti verso la ricostruzione. Invece niente, tutti genuflessi agli interessi anglofrancesi e degli americani. “Il tragico  terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna -dice Frattini- impone una serie di immediate iniziative, con conseguenti oneri finanziari, per far ripartire le attività economiche, avviare la ricostruzione e soprattutto alleviare sofferenze e disagi dei cittadini”. La solidarietà, gli aiuti per la ricostruzione delle zone colpite dai vari terremoti dovrebbe essere un patrimonio di tutti gli italiani. Ma non quando si strumentalizza e si specula per salvare le proprie poltrone e il proprio potere. Adesso tutti cercano di tagliare i benefit, facendo finta di condividere la crisi che grava pesantemente sui cittadini. Troppo facile e troppo ipocrita. “Lalegge che riduce del 50% i rimborsi ai partiti politici   determina fin dall’erogazione della rata di luglio prossimo, un   risparmio per l’Erario” questo il progetto dei politici travestiti da francescani. “La giusta riduzione di tale importo, produce dunque risorse aggiuntive per l’Erario in termini di mancato esborso.
Ritengo quindi doveroso che tali risorse concorrano al finanziamento immediato del piano di interventi per l’Emilia Romagna”. Proposte che toccano il cuore ma che puzzano d’ipocrisia. Di scandali ne sono pieni i cassetti di centrodestra come di centrosinistra. Dal caso Lusi al caso Belsito, per non parlare di Del Turco, dell’ex assessore Frisullo della prima giunta Vendola, del caso Tedesco, ex assessore pugliese ed ex senatore del Pd. Senza dimenticare le vicende di Scajola e del Trota. A fronte della proposta nobile di devolvere parte dei rimborsi ai terremotati, anche di Pietro indossa il saio.
“Destinare i risparmi, derivanti  dai tagli ai partiti, ai terremotati è una scelta saggia” questo il pensiero del leader dell’IdV. “Finalmente -aggiunge- un intervento di buon senso in mezzo a tanto orrore. Sin dall’inizio, infatti, l’Italia dei Valori si è battuta affinché quella somma venisse destinata alle fasce sociali più deboli. Per una volta, non ci siamo trovati soli”.
20 anni a riempirsi la pancia ma solo oggi ci si accorge dei terremotati, delle famiglie in difficoltà, dei tanti giovani disoccupati, dei tanti sfruttati e dell’euro vergogna. Troppo tardi.michele mendolicchio

 









   
 



 
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