|
|
La Lagarde insulta i greci |
|
|
|
|
|
|
|
|
Indignazione in Grecia dopo le affermazioni del direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi), Christine Lagarde , che in un’intervista al quotidiano britannico Guardian aveva usato toni duri con Atene e il popolo ellenico ridotto in miseria dalle politiche di rapina dell’Unione europea e del Fmi. Il leader socialista Evangelos Venizelos, ha riferito la Bbc, ha accusato la Lagarde di “insultare il popolo greco”, mentre il leader di Syriza, Alexis Tsipras, alle parole della Lagarde, secondo la quale per i greci è venuto il momento di “pagare il conto”, ha replicato che “i lavoratori greci pagano le loro tasse e queste sono a livelli insostenibili”. La Lagarde, che tra le altre cose aveva affermato di essere più preoccupata per la povertà che colpisce i bambini nell’Africa sub-sahariana che per le difficoltà che sta attraversando la Grecia, dove “un sacco di persone cercano di evadere il fisco”, dopo migliaia di messaggi di protesta suFacebook è stata costretta a una parziale marcia indietro. “Mi sento molto vicina al popolo greco e alle sfide che esso sta affrontando”, ha scritto sul proprio profilo. Le parole del capo dell’Fmi sono state criticate aspramente anche in Francia. Il ministro dei Diritti delle Donne e portavoce del governo, Najat Vallaud-Belkacem, parlando con l’emittente tv Canal+ ha definito “semplicistiche e stereotipate” le affermazioni della Lagarde. Il leader della sinistra radicale, Jean-Luc Melenchon, ha invece chiesto le sue dimissioni, domandandosi: “Chi le dà il diritto di parlare in questo modo dei greci?”. Nessuno, potremmo rispondere, ma le dichiarazioni della Lagarde rappresentano la protervia dell’usura internazionale che se ne frega della situazione economica di un Paese europea, oramai sull’orlo del collasso economico.
|
|