Lettera aperta ai sindaci d’Italia
 











Caro Sindaco, l’economia mondiale è ormai al collasso, e coloro che l’hanno portata in questo stato sono proprio coloro che vogliono “salvarci”.
L’economia del libero mercato, della globalizzazione senza regole e di un’Europa che non è espressione delle democrazie, ma solo un’oligarchia degli interessi bancari e delle multinazionali, ha distrutto qualsiasi manifestazione di sovranità a tal punto che i cittadini italiani si sentono vessati a casa propria.
Oggi lo Stato, pur attraverso governi di differenti colori politici, è diventato un esattore fiscale, senza sovranità e di conseguenza privo di autorità legittima, e dunque a Lei non le permette di svolgere la funzione per la quale è stato eletto dai suoi cittadini.
Lei si trova in una posizione sempre più lontana dai concittadini , se non in totale contrasto con la funzione prevista dalla Costituzione.
Lo Stato, macchina in mano ai poteri della finanza internazionale, sta imponendo ivoleri di questa economia neoliberista e suicida e non sta facendo niente per il popolo se non derubarlo e rendergli la vita sempre più difficile e scadente.
La politica della vecchia generazione ormai è finita e pensa solo ad auto-referenziarsi, ma gli orizzonti futuri che ci aspettano sono veramente disastrosi, se non si inverte il modo di vedere le cose.
E Lei, ogni volta che: chiude un asilo, non ripara una strada, non realizza un servizio, non ristruttura una scuola, non costruisce un centro anziani, privatizza l’acqua, per pagare interessi ai banchieri, in parte ne diventa corresponsabile. L’introduzione della IMU sarà l’ennesimo vessillo ( forse “balzello”?), oltre che una possibile complicità allo Stato vessatore, anche se non voluta, ma obbligata dal sistema. Di fronte a questo dilemma etico, ci si può sempre dimettere; oppure si potrà incominciare a fare disobbedienza civile per ridare uno stato di diritto ai propri cittadini.
Con il suo aiuto, riteniamo che sianecessario prepararsi culturalmente al nuovo processo e al nuovo impianto:
1. Riprendere con decisione la “sovranità monetaria” a costo zero.
2. Sospendere prima revisionare dopo i trattati di Lisbona e Maastricht secondo le esigenze del popolo italiano.
3. Piano di riconversione e rilancio della “nuova economia umana” biologica, locale, km zero, risparmio energetico.
4. Elaborare un piano di rilancio della ricerca, dell’istruzione, della cultura, dell’arte e dell’informazione.
5. Potenziare tutte le autonomie: comunicazione, energia, cultura, politica, moneta, comuni.
6. Sviluppare una campagna d’informazione e formazione sulla nuova economia locale umana e sulla sovranità.
7. Riformulare della politica popolare sulla base delle assemblee di volontà popolare e democrazia diretta.
8. Elaborare piani di decrescita, sviluppo,riconversione industriale per il mantenimento del territorio, del patrimonio e del demanio.
9. Statalizzare i beni pubblici, potenziare le infrastrutture informatiche e l’economia dei servizi.
10. Il decimo punto è la Sua, volontà di capire i veri problemi e di stare veramente dalla parte del cittadino
La sua collaborazione e la sua responsabilità sarà determinante per garantire il futuro ai concittadini e ai figli dei propri cittadini.
firmato… Popolo Sovrano









   
 



 
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