S.Girolamo in tilt per i lavori "Così scaricano tutto in mare"
 











Costretti a fare lo slalom tra recinzioni, tubi e scavi pur di guadagnare il tanto sospirato accesso al mare. A San Girolamo esplode la protesta di bagnanti e residenti per i lavori che stanno interessando il lungomare IX Maggio, nel tratto compreso tra via Grimaldi e via Scaturchio. Escavatori e operai sono al lavoro per il completamento della rete fognaria commissionato dall’Acquedotto Pugliese. Ma questa presenza  -  così ingombrante  -  sta preoccupando e non poco intere famiglie che ogni giorno si riversano sul quel tratto di mare libero anche se precario e sprovvisto di servizi. A destare preoccupazione ora, una vistosa chiazza in mare, dal colore non proprio incoraggiante, che ha convinto molte persone a non fare un tuffo nell’acqua nonostante il sole battente.
“Sembrava  -  racconta Fabio, un residente  -  di stare a Pane e Pomodoro quando va in tilt la condotta fognaria di via Matteotti”. Ma quiper fortuna nulla di tutto questo e dall’Acquedotto Pugliese hanno fatto sapere che si tratta
“solo di acqua di mare trovata durante le operazioni di dragaggio” e che mista a polvere e residui di terra viene quindi scaricata in mare attraverso i tubi. I lavori dovrebbero durare ancora per 20 giorni ma i residenti non ci stanno e parlano di mare negato. “Siamo stati costretti  -  racconta la signora Agata Milella  -  a dover portare i nostri figli altrove, a cambiare posto. La situazione è diventata davvero insostenibile, ci ritroviamo con i tubi sulla battigia e invito il sindaco Emiliano a trascorrere una mattinata qui con noi sulla spiaggia cosi si renderà conto di persona delle condizioni in cui siamo costretti a prendere un po’ di sole non potendo tutti permetterci uno stabilimento balneare a pagamento”.
Inevitabili anche i disagi alla circolazione soprattutto in via Cimarosa, strada interessata a sua volta dai lavori di rifacimento stradale. “Capisco iresidenti  -  dichiara il presidente dell’VIII Circoscrizione, Dino Tartarino  -  ma si tratta di lavori necessari. Negli anni scorsi e puntualmente d’estate la rete fognaria della zona, a causa della presenza di più persone e della riapertura di molte attività commerciali, andava regolarmente in tilt essendo troppo piccola per tutta l’utenza. Occorre solo un po’ di pazienza per il cantiere”. Un po’ più a Nord, nella zona del quartiere Fesca i residenti protestano invece per gli insopportabili miasmi provenienti dalla rete fognaria.
Francesco Petruzzelli

 









   
 



 
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