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Cinque nuovi ospedali di ultima generazione, di dimensioni medio-grandi, dai 350 ai 700 posti letto, saranno realizzati nel Sud Salento, a Taranto, lungo l’asse Brindisi-Bari, nella Bat e nel Nord Barese. In queste zone, a fronte di 2000 nuovi posti letto, saranno chiusi tra i 10 e i 12 ospedali che si aggiungono ai 19 già chiusi nel resto della regione. Lo hanno spiegato, oggi a Bari, nel corso di una conferenza stampa, il presidente della Regione, Nichi Vendola, e gli assessori regionali alla Sanità e alle Opere pubbliche, Ettore Attolini e Fabiano Amati,è la risposta più evoluta e moderna al bisogno di superare la concezione di una rete ospedaliera traballante, precaria e obsoleta”. “In tutte le città – ha continuato Vendola – noi dobbiamo continuare a implementare la rete dei servizi socio-assistenziali territoriali. I vecchi piccoli ospedali si stanno trasformando in contenitori di servizi nei confronti dei cittadini, in luoghi utili perdiventare case della salute, in poliambulatori e consultori. Oggi, invece, presentiamo con un finanziamento previsto di 522 milioni di euro cinque nuovi ospedali, che insieme all’ospedale della Murgia e insieme a tutte le strutture che stanno sorgendo da una importante attività, che è anche attività edilizia, definiscono una rete ospedaliera evoluta, moderna e di grande qualità”. Secondo Vendola, “negli ospedali il cittadino deve trovare tutte le risposte: quelle tecnologicamente più avanzate e quelle specialisticamente all’avanguardia. Nel territorio bisogna trovare tutti i ganci per non essere abbandonati di fronte a domande di salute che soltanto in maniera inappropriata finiscono negli ospedali, producendo inappropriatezza delle cure e, soprattutto, una lievitazione della spesa sanitaria”. “Stiamo governando con grande responsabilità – ha concluso Vendola – un momento di passaggio che ha, in tutta evidenza, effetti traumatici sulle comunità e sulla psicologia collettiva,rendendo credibile il tema della riconversione. Il risparmio senza riconversione è austerity e, giustamente, la gente si ribella. Il risparmio come effetto della riqualificazione, riconversione e reingegnerizzazione della rete ospedaliera è un’altra cosa”. Ha precisato Attolini -“Tutto si baserà sulla certezza dei tempi di finanziamento”, ha subito precisato Attolini, che ha svelato la localizzazione di massima dei cinque ospedali: uno a Taranto, che avrà la priorità e che sostituirà i due nosocomi SS. Annunziata e Moscati e che non sorgerà – secondo quanto riferito dal comune di Taranto – sulle aree originariamente destinate al complesso S. Raffaele. E ancora: uno al confine tra le province di Bari e Brindisi, nel comprensorio tra Monopoli e Fasano, uno a Andria (probabilmente sulla direttrice per Canosa), uno nella provincia Bat più a sud, nel comprensorio Nordbarese, uno nel Salento meridionale, nella zona di Maglie. 700 i posti letto a Taranto, 350 tra Bari e Brindisi, 250nella Bat, 350 a Andria, 350 nel Sud Salento. “I soldi necessari stimati sono circa 522 milioni di euro – ha detto Amati – e l’accordo sarà proposto al Ministero dopo le conferenze dei sindaci. Parliamo di un atto di programmazione di edilizia ospedaliera che manderemo la nostra proposta al Ministero della Salute, per l’ottenimento dei fondi necessari”. La stima per la realizzazione dell’ospedale della Bat ammonta a 84 milioni di euro, per quello che sorgerà nell’area del Nord Barese si prevede una spesa di 60 milioni, per l’ospedale della Valle d’Itria (intermedio Bari - Brindisi) 84 milioni, 210 milioni per la nuova struttura di Taranto e 84 milioni per quello del Sud Salento”. “Con riferimento alle localizzazioni – prosegue l’assessore - e premettendo che nei prossimi giorni saranno convocate le conferenze dei sindaci per l’espressione del parere, la proposta prevede la realizzazione del nuovo ospedale di Taranto nel rispettivo territorio comunale, quello della Valle d’Itria(intermedio tra Bari e Brindisi) al confine tra i comuni di Fasano e Monopoli, quello della provincia Bat nel territorio del Comune di Andria, quello al servizio dei territori Bari nord e sud BAT in posizione baricentrica rispetto al bacino di riferimento, quello di Taranto nel rispettivo territorio comunale e quello del sud Salento nel territorio del Comune di Maglie. Tutti gli ospedali dovranno sorgere in aree compatibili con i piani urbanistici e idrogeologici. Se tutto dovesse andare secondo cronoprogramma, nel giro di un anno dalla data della sottoscrizione dell’accordo, con relativa disponibilità finanziaria, potremmo concludere tutte le operazioni preliminari di predisposizione dei progetti, pubblicazione della gara di appalto e aggiudicazione dei lavori”. A questi nuovi ospedali vanno aggiunti l’ospedale di Altamura (Alta Murgia) che sarebbe pronto a fine anno, il nuovo “Fazzi” a Lecce già progettato e gli interventi agli OORR di Foggia, in corso, con altre fonti difinanziamento. Benvenuto Michelangelo
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