ITALIA-COLONIA E’ sagra del “politicamente corretto”
 











Cari lettori, sfogliate per una volta, una tantum, gli “autorevoli” giornali di regime.
Prendete ad esempio “Il Corriere della sera” di ieri. Contate le pagine dedicate alla “politica” interna: dodici, di grande formato. Tutte dedicate al “grande e giusto” lavoro nel quale è impegnato il governo ammazza-lavoro di Mr. Monti. Con i soliti due articoli su pdl e pd, tra la satira (per il primo) e la cronaca (per il secondo), un mezzo articolo per prendere in giro la Lega di Maroni e due stelloncini sull’Idv (troppo anti-governo). Da tutta questa “informazione” sceverate il meglio: cioè l’apodittico “hic sunt leones” di Antonio Polito che, in prima pagina, dichiara che dopo Monti ci sarà il deserto, l’ignoto. Tali pagine meneghine, naturalmente, sono la copia conforme delle stesse romane (la Repubblica) e di quelle torinesi (la Stampa). Il coro di tali portavoce dell’oligarchia (la casta alto-borghese che ingrassa sull’Italia a pezzi) cantaall’unisono, salvo qualche acuto in più, qua e là. Cari lettori, questa - assieme ai sette canali tv “istituzionali”, alle altrettanto sette radio “nazionali” (sic), ‘radicale’ inclusa - è l’unica (dis)informazione concepibile, dai Signori delle banche e dei partiti, per indottrinare il popolo bue.
E “Rinascita”? Nel ghetto. Da silenziare a tutti i costi.
La cosiddetta “stampa minore” - e cioè quella libera - non è certo utile a perpetuare il consenso ad un governo antinazionale. Quindi ecco che si mette in moto la macchina “democratica”.
Un taglio qua, uno “spending-di-più” altrove (esempi: pubblicità canalizzata esclusivamente verso i mezzi di disinformazione di massa, o la scelta di un ministro, quello della “Salute”, di tagliare gli ospedali ma di sponsorizzare riccamente una trasmissione tv, o inventare nuove “autorità” inutili di “esperti” e portaborse), una leggina di “liberalizzazione delle edicole” (traduciamo: nei chioschi si deve vendere soltanto la “stampamaggiore”, quella omologata), e il gioco è fatto. Alt alla diffusione notizie scorrette, sulle vergognose guerre d’aggressione in Serbia, Iraq, Libia o in nuce, contronto la Siria. Via gli attacchi ad un governo schiavo delle banche e dell’usura...
Ma c’è un ma: è quel famoso imprevisto che stravolge in genere tutte le previsioni, ribalta tutti i programmi, muta tutta la storia umana...
Ci vogliono uccidere?
Non ci riusciranno. La libertà non si uccide: risorge sempre dalle ceneri, nelle piazze...  Ugo Gaudenzi

 









   
 



 
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