Bretella di collegamento linee Foggia-Bari e Foggia-Caserta
 











Cinquecento milioni di euro di investimenti per trasformare Foggia in un hub di rilievo regionale e nazionale, in cui si concentrano reti diverse. È la sintesi per illustrare i contenuti del Contratto Istituzionale di Sviluppo per la realizzazione della Direttrice ferroviaria “Napoli-Bari-Lecce-Taranto” e, in particolare, della bretella ferroviaria di collegamento tra la Bari-Foggia e la Foggia-Caserta. Introducendo l’incontro, il sindaco, Gianni Mongelli, ha parlato di «concretizzazione di una programmazione che ha coinvolto tanti soggetti e che l’Amministrazione del capoluogo è riuscita a definire confermando la centralità della stazione di Foggia per i passeggeri e accompagnando un’opzione per il traffico merci tra le direttrici adriatica e tirrenica, strategica a livello nazionale».
«Parte il Piano per il Sud e parte da Foggia», ha dichiarato l’assessore regionale alle Infrastrutture strategiche, Guglielmo Minervini, riferendosi al primoappalto bandito nell’ambito del CIS sottoscritto il 2 agosto scorso dal Ministero per la Coesione territoriale, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Campania, la Regione Puglia, la Regione Basilicata, Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. e RFI. Il Direttore territoriale Produzione di RFI, Roberto Pagone, ha dato, infatti, notizia del fatto che «lo scorso 28 agosto è stato pubblicato il bando di gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per la riattivazione della bretella merci di Incoronata».
Pagone ha mostrato il Rapporto “Infrastrutture e competitività 2012. 10 opere per la ripresa”, elaborato da sei centri di ricerca nazionali e presentato il 19 giugno scorso alla Camera dei Deputati, alla presenza del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, per sottolineare che «con l’appalto della bretella merci, la Puglia e Foggia accendono il motore e l’Italia riparte».
Annotazione orgogliosa, ribadita da Minervini che ha osservato «lagran bella notizia costituita dal fatto che parte il piano per il Sud e che parte da Foggia. Dal 2008 aspettavamo lo sblocco delle risorse dei FAS e, adesso, dopo una lunghissima gestazione programmatoria, con il CIS entriamo finalmente in una fase operativa. Quello di Foggia è un primo tassello di un mosaico rispetto a cui rimarremo incalzanti con il Governo ma la giornata di oggi – ha aggiunto l’assessore regionale -dimostra che siamo davvero pronti, con progettazioni in grado di andare velocemente in gara. Si parte da Foggia perché Foggia, nel sistema che si sta disegnando, è e sarà un nodo nevralgico, con una funzione di “hub” in cui si concentrano reti diverse, all’interno del quale avremo gli scambi dei passeggeri, delle merci, della logistica: tutte le diverse modalità di trasporto, leva su cui poggiare i processi di sviluppo del territorio».
Non a caso, aprendo la conferenza stampa, il sindaco di Foggia ha definito la mobilità «il tema dei temi, per cui la giornata di oggi,in cui registriamo la concretizzazione di una programmazione, si carica di un forte significato simbolico, dal punto di vista politico ed economico, per tutto il territorio». Perciò Mongelli ha voluto che, all’appuntamento di stamane, fossero presenti anche il presidente della Provincia Antonio Pepe, il presidente della Camera di Commercio Eliseo Zanasi, il presidente del Consorzio ASI di Foggia Franco Mastroluca, il segretario generale della CISL Emilio Di Conza (accompagnato dalla segretaria territoriale Carla Costantino), il segretario generale della UIL Gianni Ricci, il segretario generale dell’UGL Gabriele Taranto e la CGIL presente con il segretario provinciale Maurizio Carmeno e il segretario generale della FILT Gianni Occhiochiuso.
All’incontro, erano presenti anche il presidente di Confindustria, Pino Di Carlo, e Armando De Girolamo, amministratore delegato della LOTRAS, società della logistica ferroviaria che gestisce lo scalo merci di ASI FoggiaIncoronata.
«Tutte queste presenze testimoniano che gli sforzi che questo territorio ha prodotto sono assai importanti e ne è un esempio quello che sta accadendo e accadrà nella piattaforma logistica di ASI Foggia Incoronata – ha sottolineato Mongelli – perché oggi parliamo delle infrastrutture ma, per lo sviluppo, sappiamo che sui binari bisogna metterci i treni».
L’articolazione complessiva degli investimenti sul nodo di Foggia è stata illustrata dal Direttore territoriale Produzione di RFI, che ha sottolineato come «per primi in Italia, avviamo gli investimenti di 500 milioni complessivi che riguardano il raddoppio del tratto Bovino-Cervaro-Foggia, che movimenta 250 milioni di euro, la bretella merci con risorse per 10 milioni di euro, l’elettrificazione della Potenza-Foggia per 200 milioni di euro e l’Apparato Centrale Computerizzato per 50 milioni di euro che gestirà in sicurezza tutto il futuro traffico passeggeri che si concentrerà su Foggia. Tutti interventi checambieranno radicalmente il ruolo di Foggia, rievocando la funzione motrice per il Paese che ebbe già 150 anni fa con l’infrastrutturazione ferroviaria dell’Italia unita».
Pagone ha dato tempi certi e “contrattualizzati” anche per la chiusura dei cantieri: il 2014 per l’entrata in esercizio della nuova Foggia-Bovino, il 2015 per la bretella merci, il 2016 per l’ACC, il 2017 per la nuova Foggia-Potenza.
Con riferimento più particolare alla bretella tra la Foggia-Bari e la Foggia-Caserta, il dirigente di RFI ha rimarcato come si integri «in un progetto tra più innovativi d’Italia dopo l’incidente di Viareggio: per il traffico merci e specie delle merci più pericolose, il sistema Puglia si configura tra i più moderni con le tre bretelle di Bari, di Taranto e di Foggia, che sosterranno l’incremento dei treni merci, obiettivo proprio dell’alta capacità, per cui stimiamo di arrivare dagli attuali 20 treni merci a settimana a 40-50, una movimentazione che sarebbeimpossibile da fare nella stazione di Foggia».
Il presidente della Provincia, Antonio Pepe, ha sottolineato le altre opere che si integrano con il disegno che avevano rievocato Mongelli e Minervini, parlando della «strada provinciale 75 e del raccordo con il nuovo casello di Foggia Sud, che migliorerà la circolazione su gomma togliendo traffico pesante dalla città». Mentre Zanasi ha ricordato come «anni fa puntammo, come Confindustria, sulla logistica e l’apertura dei corridoi come punto di forza per le nostre aree industriali e per i trasporti utili ai nostri settori primari dell’agroalimentare».
Centrale, nella discussione stimolata dalle domande dei giornalisti, è stata l’eventualità di uno scavalcamento di Foggia nello sviluppo dell’alta velocità-alta capacità. «Un eventualità che non esiste nella documentazione e su cui l’Amministrazione comunale ha vigilato e vigilerà affinché neanche sia solo ipotizzabile, considerando gli investimenti che si stanno facendo perincrementare le potenzialità del traffico passeggeri nella stazione di piazza Vittorio Veneto», ha risposto il sindaco.
E l’assessore regionale ha confermato esprimendosi sulla questione con il massimo della chiarezza: «Non c’è alcun elemento di programmazione – ha detto Minervini – in cui ci siano soluzione che by-passino la stazione di Foggia per i passeggeri. Qualora qualche soggetto dovesse fare emergere in futuro questa idea, troverà la ferma, netta, irriducibile opposizione della Regione, con la stessa intensità che stiamo mostrando sulle trivellazioni al largo delle Isole Tremiti».
La bretella tra la Foggia-Bari e la Foggia-Caserta, insomma, è destinata al solo transito delle merci. Minervini ha sottolineato che «pur considerando che i flussi non sono condizionabili dalla programmazione, le potenzialità legate a questa funzione del traffico merci sono straordinarie dato che il sistema economico Puglia guarda ai porti campani avendo oltre Atlantico i nostri mercati diriferimento. Qualche mese fa – ha aggiunto l’assessore - Divella lamentava il fatto non ci fossero più treni merci per Napoli e lo stesso handicap lo accusava la filiera del mobile imbottito, che hanno gli Stati Uniti come riferimento. È emersa l’offerta LOTRAS e, adesso, si formano quattro treni alla settimana, sintomo di una vitalità estremamente interessante».
Rispodendo a una possibile competizione tra direttrice adriatica e tirrenica, con i cinesi che gestiscono il porto di Taranto che preferirebbero si potenziasse la prima, Minervini ha spiegato che «ovviamente serve anche l’Adriatico: il porto di Taranto come porto di riferimento dell’Italia nel Mediterraneo, è una scelta nazionale e sappiamo che la direttrice adriatica serve il Centro Europa, l’area dove si sviluppa il 20 per cento del PIL mondiale. Ma le due direttrici non sono in contraddizione. Tant’è vero – ha concluso l’assessore regionale – che lavoriamo affinché si eliminino, lungo la direttrice adriatica, lastrozzatura nella tratta Termoli-Lesina, che nel 2012 è ancora a binario unico, e la strozzatura di Cattolica, dove c’è una galleria con un’altezza insufficiente rispetto ai nuovi container che viaggiano su rotaia. Nel CIS c’è un primo “acconto” di 350 milioni per dieci chilometri della Termoli-Lesina, mancano ancora risorse per altri 30 chilometri».
Ritornando sulla scala della città, l’assessore comunale alla Qualità e all’Assetto del Territorio, Augusto Marasco, ha rilevato che «nel redigendo Piano Urbanistico Generale, che ha una prospettiva almeno ventennale, sarà necessario attivare da subito una riflessione che parta da questa novità della riattivazione della bretella merci, coordinandola agli sviluppi legati alla penetrazione urbana del treno-tram lungo la direttrice Lucera-Foggia-Manfredonia e alla dismissione delle aree ferroviarie lungo viale Fortore».
In conclusione, il sindaco ha infatti evidenziato quanto «Foggia abbia bisogno di competere» e come, questacompetizione, significhi «anche raccogliere la sfida offerta dalla liberazione degli spazi fisici oggi occupati dai fasci ferroviari destinati alla sosta dei treni merci, conseguendo nel PUG il grande obiettivo dell’abbattimento della barriera fisica costituita dalla ferrovia che taglia in due la città».
Intervento che ripristina una bretella già esistente. La Giunta comunale aveva approvato il progetto di ripristino il 24 settembre 2010, in coerenza con l’indirizzo (maturato dopo la tragedia ferroviaria del 29 giugno 2009 a Viareggio) tendente a non far transitare più in realtà fortemente antropizzate le merci pericolose.
- Utile per l’AV/AC
Il 24 maggio 2012, su iniziativa dell’assessore alla Qualità e all’Assetto del Territorio del Comune di Foggia, Augusto Marasco, l’Amministrazione formalizzava la richiesta a RFI S.p.A. di utilizzare questa bretella, utile al collegamento tra la Foggia-Bari e la Foggia-Caserta, come opzione definitiva per l’AltaVelocità/Alta Capacità ferroviaria sulla direttrice Bari-Foggia-Napoli-Roma.
La questione attendeva una sua definizione fin dalla sottoscrizione, il 27 luglio 2006, del Protocollo d’Intesa per la “Riqualificazione ed il potenziamento dell’itinerario ferroviario Roma-Napoli-Bari, Bretella di Foggia”. Foggia e l’intera Capitanata chiedevano di confer-mare la centralità della Stazione ferroviaria di Piazzale di Vittorio Veneto per il traffico passeggeri e di individuare l’infrastruttura ferroviaria di raccordo tra la Foggia-Bari e la Foggia-Caserta al solo scopo del traffico merci.
La questione, assieme ad altre, era stata sollevata, da ultimo, il 21 giugno di quest’anno, dal sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, «data la cogente necessità di definire tematismi centrali ai fini dell’elaborazione del Piano Urbanistico Generale di Foggia», chiedendo la riunione del Gruppo Tecnico di Coordinamento e di Attuazione, previsto nell’ambito del "Protocollo d’intesa tra Regione Puglia, RFI,FS-Sistemi Urbani per la razionalizzazione e il potenziamento della rete ferroviaria, i connessi interventi compensativi e la valorizzazione di aree ferroviarie dismettibili", sottoscritto il 10 ottobre 2011.
Il Contratto Istituzionale di Sviluppo
Il 2 agosto scorso è stato sottoscritto il Contratto istituzionale di sviluppo (CIS) per la rea-lizzazione della Direttrice ferroviaria “Napoli-Bari-Lecce-Taranto”, tra il Ministro per la Coesione territoriale, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Campania, la Regione Puglia, la Regione Basilicata, Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.  Alle pagine 54 e seguenti dell’Allegato 2 “Relazioni tecniche”, nella descrizione dell’intervento di “Ripristino itinerario merci Napoli-Bari (a Foggia)”, inquadra il predetto intervento nei termini seguenti:
«L’intervento “ripristino itinerario merci NA - BA (a Foggia)” consiste nel ripristino del-la bretella di raccordofra le linee ferroviarie Foggia-Bari e Foggia-Napoli; tale intervento consentirà di non far transitare, sostare e movimentare, all’interno della stazione di Foggia, i treni merci provenienti da Taranto e diretti verso Battipaglia.
L’intervento si compone dei seguenti lavori:
a) Lavori di ripristino della sede ferroviaria e suo attrezzaggio tecnologico.
La bretella di collegamento sarà a singolo binario elettrificato, avrà uno sviluppo complessivo di circa 1,6 km e una velocità di tracciato di 60 Km/h.
b) Lavori agli impianti tecnologici.
Consistenti negli interventi agli impianti tecnologici della stazione di Foggia e delle tratte adiacenti.
c) Lavori per la realizzazione delle opere civili connesse e delle opere di compensazione ambientale. Tali lavori consistono essenzialmente:
- nella realizzazione di un sottovia come opera sostitutiva di due passaggi a livello e delle nuove viabilità complanari e di accesso ai fondi interclusi;
- nella sistemazione a verdedi un “Regio Tratturo” interessato dalle opere come intervento di mitigazione prescritto dalla Regione Puglia in ambito di Conferenza di Servizi».
La Convenzione tra Comune e RFI
La descrizione del CIS è del tutto coincidente con la Delibera di Giunta comunale del 28 agosto scorso, in cui si approva il testo della Convenzione tra Comune di Foggia e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. avente a oggetto “Bretella di collegamento linee: Foggia-Bari Foggia-Caserta”, con i relativi elaborati del Progetto Definitivo e i relativi elaborati proget-tuali così composti:
Tav. 1 – Corografia;
Tav. 2 – Planimetria generale di progetto;
Tav. 3 – Sezioni tipo ferroviarie;
Tav. 4 – Planimetria e profilo sottovia;
Tav. 5 – Sezioni tipo stradali;
Tav. 6 – Planimetria sottovia smaltimento acque meteoriche;
Tav. 7 – Impianto smaltimento acque meteoriche;
Tav. 8 – Sistemazione Regio Tratturo “Foggia-Tressanti-Barletta”;
Tav. 9 – Planimetria impianto semaforicosegnalazione allagamento sottovia
Nella Delibera, inoltre:
- si dà mandato al Dirigente del Servizio Lavori Pubblici di perfezionare gli atti necessari alla sottoscrizione della Convenzione;
- si dà mandato al Dirigente del Servizio Urbanistica di provvedere alle conseguenti integrazioni nel Documento Preliminare Programmatico al Piano Urbanistico Generale, nella Nota aggiuntiva e negli elaborati costituenti i Quadri interpretativi a base della Conferenza di copianificazione del PUG;
- si dà mandato al Sindaco di proseguire le intese con il Gruppo Ferrovie dello Stato ai fini della definizione, di concerto con il Governo e con la Regione Puglia, di eventuali misure di perequazione infrastruttuale, ai sensi dell’articolo 22 della Legge 5 maggio 2009, n. 42  "Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione" e del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 26 novembre 2010 “Disposizioni inmateria di perequazione infrastrutturale, ai sensi dell’articolo 22 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, scaturenti dall’esecuzione dell’intervento previsto nel Contratto Istituzionale di Sviluppo per la realizzazione della Direttrice ferroviaria “Napoli-Bari-Lecce-Taranto” e di elaborazione degli indirizzi per la trasformazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse o in via di dismissione ai fini del redigendo Piano Urbanistico Generale di Foggia.
ACC
Investimento di RFI dal valore di 50 milioni di euro, l’Apparato Centrale Computerizzato è il nuovo sistema di controllo e gestione di tutti gli enti di stazione che permettono la circolazione con i massimi requisiti di sicurezza dei convogli ferroviari all’interno di una stazione.  L’ACC rappresenta, al momento, uno dei sistemi al massimo livello tecnologico nel settore del segnalamento ferroviario. Grazie a questo sistema, tutti gli enti di stazione che gestiscono la circolazione ferroviaria sonosottoposti al controllo di un elaboratore a logica programmata che gestisce il movimento dei convogli prelevando orari ed informazioni da una determinata memoria (tale orario è dinamico e può essere aggiornato in tempo reale). 
Vantaggi tecnico-operativi dell’ACC:
- Miglioramento del servizio alla clientela
- Maggiore regolarità dell’esercizio
- Massimo livello di sicurezza
- Aumento delle potenzialità di traffico dell’impianto
- Riduzione dei tempi di fuori esercizio dell’impianto
- Semplicità operativa
- Ottimizzazione delle fasi di manutenzione
- Gestione delle anormalità e delle emergenze con il massimo livello di sicurezza. 
Terminal intermodale Foggia Stazione
Cantiere attivo per un intervento previsto nel Piano strategico di Area Vasta “Capitanata 2020 - Innovare e Connettere”, per il quale Comune di Foggia, Regione Puglia e Ferrovie dello Stato hanno sottoscritto l’11 ottobre 2011 (il giorno dopo lasottoscrizione del Proto-collo regionale) un protocollo d’intesa per riqualificare l’area dell’ex scalo merci attraverso la realizzazione del nuovo terminal intermodale che consentirà di rendere rapido ed efficiente l’interscambio con tutte le modalità di trasporto (treno, bus extraurbani ed urbani, taxi, car-sharing, bike-sharing) e a migliorare la diffusione dei flussi pedonali dei passeggeri provenienti dall’insieme dei servizi extraurbani verso la città. Un intervento che rafforza il ruolo della stazione di Foggia per la distribuzione dei flussi tra Gargano, Monti Dauni e dorsale adriatica, facendo leva sull’introduzione della tecnologia treno-tram.
L’intervento, che insiste nelle aree ferroviarie dell’ex Scalo Merci di Foggia oggi dismesso, prevede quattro realizzazioni: la sede tranviaria dal binario della Lucera-Foggia fino a Piazzale Vittorio Veneto e la relativa fermata con marciapiedi e pensilina; il terminal per i bus extraurbani comprendente la rotatoria diinterconnessione con la viabilità principale, la viabilità di servizio, le banchine e le pensiline di fermata; le aree di sosta attrezzate per taxi e auto elettriche e un’area di servizi ai viaggiatori.
L’opera costerà 6mln 660mila euro e sarà realizzato con i fondi Fesr 2007/2013 e un cofinanziamento comunale (per circa 2 milioni di euro, per l’acquisizione dell’area).
Il terminal per gli autobus prevede la realizzazione di 25 stalli - metà dei quali riguarderanno il trasporto urbano, 12 quello extraurbano - e un binario in Piazza Vittorio Veneto per il treno-tram che collegherà Lucera al capoluogo dauno.
L’area di intervento è di circa 14mila metri quadrati.
Aree FS dimesse o in via di dismissione e Piano del Ferro
Le opzioni del Piano del Ferro di RFI sono funzionali e rafforzano i programmi in atto per la realizzazione del Terminal intermodale ferro-gomma passeggeri nella stazione di Foggia e di tutto quanto previsto nel "Protocollo d’intesa traRegione Puglia, RFI, FS-Sistemi Urbani per la razionalizzazione e il potenziamento della rete ferroviaria, i connessi interventi compensativi e la valorizzazione di aree ferroviarie dismettibili", sottoscritto il 10 ottobre 2011.
È quanto si legge nel verbale della riunione al termine della quale, il 17 luglio scorso, RFI ha consegnato alcune delle indicazioni richieste dal sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, nel corso dell’incontro del precedente 10 luglio presso la Regione Puglia.
Nel documento sottoscritto alla fine dell’incontro con gli assessori alla Qualità e all’Assetto del Territorio, Augusto Marasco, e alla Mobilità e Protezione civile, Alfredo Ferrandino, si aggiunge che «per quanto attiene alle aree non più funzionali all’esercizio ferroviario, sul fronte viale Fortore, ritenute dall’Amministrazione comunale tema centrale ai fini dell’elaborazione del Piano Urbanistico Generale di Foggia, RFI consegna alcuni elaborati sintetici, allegati al presente verbale, nei qualiè indicata la perimetrazione delle aree che saranno oggetto di "dismissione" da parte di RFI per le quali, in ogni caso, le attività di valorizzazione dovranno essere discusse con la società FS Sistemi Urbani S.p.A».
Alla riunione, oltre a Marasco, Ferrandino e il dirigente del Servizio Urbanistica, Paolo Af-fatato, hanno partecipato, per RFI, Roberto Pagone, responsabile Direzione Territoriale Produzione, Paolo Pallotta, responsabile del Centro Operativo di Esercizio della Rete di Bari e Giovanni Ponzio, del Team Sviluppo Locale OC.
L’agglomerato industriale ASI Foggia Incoronata
Sono oltre 38 i milioni di euro concentrati sull’area industriale di Foggia Incoronata, organizzando progetti per attivare molteplici linee di finanziamento, attraverso azioni maturate intorno a un parco progetti già selezionato nel Piano strategico di Area vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere".
Fra tutte, spiccano le risorse deliberate dal CIPE ad agosto 2011, chefinanziano un pac-chetto di interventi concordato da Comune di Foggia, Provincia di Foggia e Regione Pu-glia: dalla realizzazione di un fascio ferroviario di presa e consegna nella stazione di Foggia Incoronata e dell’interconnessione con i binari ASI per 10 milioni di euro, alla viabilità per l’interconnessione al nuovo casello di Foggia Sud Incoronata per 20 milioni di euro.
Il totale delle risorse concentrate nell’area industriale del capoluogo è di 38 milioni 336 mila euro, considerando che, nello Stralcio di “Capitanata 2020”, erano ricompresi altri due interventi importanti: il sistema di videosorveglianza per circa 880 mila euro e i lavori per la riduzione del rischio idraulico per 3 milioni e mezzo a cui si aggiungono 900 mila euro ancora di fondi CIPE.
A questi, il 26 marzo scorso, si sono aggiunti 3 milioni e 956 mila euro, nell’ambito del Piano di riparto previsto dal Programma Operativo FESR 2007-2013 Asse VI "Competitività dei sistemi produttivi e Occupazione",Azione 6.2.2 "Interventi volti a migliorare l’Efficienza gestionale dei sistemi infrastrutturali delle aree di insediamento industriale di competenza dei Consorzi per le Aree di Sviluppo Industriale".









   
 



 
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