“Samsaara”: rinasce la musica leggera
 











Nel mese di dicembre proseguirà il tour della cantante Carla Bissi in arte “Alice” per promuovere il suo nuovo album di brani inediti intitolato “Samsara”. L’artista sarà protagonista in questa fine d’anno di cinque date che sono partite l’8 dicembre dal Teatro Ermete Novelli di Rimini per proseguire il 10 dicembre al Teatro Ristori di Verona, l’11 dicembre al Teatro Dal Verme di Milano, il 13 dicembre al Teatro Puccini di Firenze e infine il 14 dicembre al Teatro Sociale di Como.
Il nuovo disco di questa raffinata cantante che non ha tradito le attese dei suoi fan vede anche la collaborazione di artisti come Franco Battiato e Tiziano Ferro. Samsara oltre alle nuove tracce contiene anche reinterpretazioni di classici della canzone italiana del passato come la splendida “Il cielo” di Lucio Dalla e conferma la voglia costante di sperimentare di questa cantante che, oltre a ricercare sonorità all’avanguardia e creare testi elaborati, non dimenticale sue radici pop riuscendo così a creare una miscela di stili ben amalgamati tra loro che accontentano il suo esigente e affezionato pubblico.
Diversi anni sono passati dai primi passi di questa artista che ha il suo primo importante debutto nel 1971 (quando ancora si firma Carla Bissi) al Festival di Castrocaro, dove vince reinterpretando la canzone dei Pooh “Tanta voglia di lei”. Inizia così l’ascesa di questa giovane e promettente cantante che nel 1972 giunge al festival di Sanremo con la canzone “Il mio cuore se ne va”, mentre nel 1973 realizza il 45 giri “Vive un po’, morire un po”.
Nel 1975 abbandona il suo nome di battesimo esordendo come “Alice Visconti” nell’album “La mia poca grande età” e nel 1978 pubblica il secondo LP “Cosa resta... un fiore” dove già si intravedono le potenzialità del suo particolarissimo timbro di voce.
Gli anni ottanta rappresentano la vera svolta artistica nella carriera della giovane artista che abbandonando il cognome Visconti per chiamarsisemplicemente “Alice” entra nella scuderia della Emi iniziando a lavorare col produttore Angelo Carrara, già collaboratore del cantautore Franco Battiato. Questa nuova collaborazione vede nascere il primo vero successo di Alice intitolato “Il vento caldo dell’estate”, contenuto a sua volta nel disco che prende il titolo di “Capo Nord” all’interno del quale lo stesso Battiato ricopre il ruolo di autore e arrangiatore.
Il 1981 è l’anno della consacrazione di Alice che sempre sotto l’egida di Battiato e del suo stretto collaboratore Giusto Pio realizza il singolo “Per Elisa” vincitore in quell’anno del Festival di Sanremo.
L’anno seguente Alice realizza “Azimut”, fortunatissimo album nel quale è presente l’hit “Chan-son egocentrique”, canzone dove la cantante duetta con l’amico e collega Battiato, esperienza che si ripeterà anche nel 1984 quando i due artisti parteciperanno in coppia all’Eurofestival a Lussemburgo presentando “I treni di Tozeur”.
Nel 1983 realizza “FalsiAllarmi”, che si avvale della collaborazione del chitarrista Ricky Portera, ex –componente degli Stadio e stretto collaboratore di Lucio Dalla, mentre due anni dopo è la volta di “Gioielli rubati”, un album tributo dedicato allo stesso Franco Battiato dove la splendida interpretazione di “Prospettiva Nevski” permetterà ad Alice di vincere il “Premio Club Tenco” quale miglior interprete femminile.
Nel 1986 viene registrato “Park Hotel”, album al quale partecipano musicisti come Tony Levin e Jerry Marotta (collaboratori di Peter Gabriel) e anche Phil Manzanera, ex-chitarrista dei Roxy Music. Il disco ottiene un ottimo riscontro di vendite rimanendo nella classifica italiana per molti mesi e avendo altrettanto successo in Paesi come Germania e Austria.
Alice continua senza sosta il suo personale percorso musicale che la porta a confrontarsi con i grandi successi del passato rivisitati dalla cantante in chiave moderna e raccolti nel 1987 all’interno del disco “Elisir”, vincitore inGermania del prestigioso premio della critica ‘Goldenen Europa’.
Nel 1988 Alice si confronta nuovamente con canzoni di altri autori e questa volta decide di attingere dal repertorio della musica classica realizzando l’album dal titolo “Mélodie passagère”.
Dopo questa parentesi classica pubblica nel 1989 “Il sole nella pioggia” dove viene accompagnata da Steve Jansen e Richard Barbieri( ex membri dei Japan) e Peter Hammill dei Van der Graaf Generator. Il nuovo album firmato quasi interamente da Juri Camisasca (stretto collaboratore di Battiato) ottiene un grande riconoscimento internazionale e anche il suo relativo tour promozionale ne conferma il grande seguito.
Gli anni novanta non smentiscono la fama di Alice come artista di grande livello confermata dall’album “Mezzogiorno sulle Alpi” e dal disco del 1995 intitolato “Charade” composto da inediti all’insegna della sperimentazione musicale coadiuvata da testi introspettivi che insieme creano un filo continuo e progressivonella produzione di Alice.
Il 1998 è l’anno dell’ultimo album d’inediti prima di “Samsara” e porta il titolo di “Exit” e nel quale è ospite anche la cantante Skye del gruppo dei Morcheeba che duetta insieme ad Alice nel singolo di successo ‘”Open your eyes”.
Nel 1998 Alice è coinvolta in un progetto “live” edito su disco l’anno seguente e che prende il titolo di “God Is My DJ”, un itinerario che propone una ricerca personale del sacro nella musica l’artista attraverso una serie di concerti nelle chiese e cattedrali italiane con brani del suo repertorio e di altri artisti.
Il nuovo millennio vede Alice partecipare nuovamente al Festival di Sanremo con il brano “Il giorno dell’indipendenza”, inserito nel disco “Personal Juke Box” dove sono raccolti alcune hit della cantante, rivisitate in occasione per questo nuovo album.
Nel corso della prima decade del duemila la cantante è costantemente impegnata in una serie di concerti che confermano la sua grande professionalitàdocumentata nel 2009 dalla pubblicazione del suo disco dal vivo intitolato “Lungo la strada live”. Il 2009 è anche l’anno della partecipazione ad “Amiche per l’Abruzzo”, il concerto allo Stadio San Siro di Milano realizzato con lo scopo di raccogliere di fondi per la popolazione dell’Abruzzo colpita dal terremoto.
Dopo anni di concerti e nuovi percorsi nel corso di questi anni Alice ancora oggi si conferma un’artista lontana da un mercato discografico commerciale di facile consumo e il nuovo disco Samsaara è una prova delle poche prove tangibili che la canzone italiana può ancora può sperare in una vera rinascita. Pierfrancesco Monari Galante

 









   
 



 
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