Gli albanesi, lacché dell’impero a stelle e strisce e fautori della “Grande Albania”, chiedono a Washington un intervento militare per strappare alla Serbia la valle di Preševo, dove nei giorni scorsi il governo di Belgrado ha deciso di spostare il monumento che ricordava le scorribande dei terroristi albanesi dell’Uck. A pretendere il sostegno degli Stati Uniti sono stati in particolare gli estremisti del Fronte Democratico di Unione Nazionale (Democratic Front of National Union) con sede a Tirana. Gli albanesi sono stati visti durante una protesta nella città di Bujanovac (Serbia meridionale) Il Fronte Nazionale Democratico di Unione pretende che gli Stati Uniti occupino la parte meridionale della Serbia, per impedire alla Russia di costruire un canale fino a Thessaloniki (Salonicco). In una lettera inviata all’ex segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, il Fronte ha suggerito agli Stati Uniti di “prendere la valle di Preševo alla Serbia”,dichiarandola un “territorio d’oltremare”, come il Canale di Panama. La notizia è stata resa nota dal quotidiano di Skopje Nova Makedonija. Il quotidiano ha sottolineato che l’obiettivo di un possibile intervento degli Stati Uniti potrebbe essere quella di stabilire un dominio totale di Washington sui Balcani. Il Fronte Democratico di Unione Nazionale, che ha per logo una mappa stilizzata della cosiddetta “Grande Albania”, ritiene che la volontà serba di costruire un canale rappresenti un’idea di impronta “anti-albanese e finalizzata alla pulizia etnica” degli stessi, in grado di concedere alla Russia la possibilità di controllare l’intero territorio. Non è tutto, Il partito degli oltranzisti albanesi nella missiva non ha mancato di ricordare alla Clinton che il progetto per la costruzione del canale risale a più di 100 anni fa, all’epoca in cui un corrispondente del New York Times dai Balcani aveva annunciato un accordo siglato tra Stati Uniti e alcuni capitalisti russi di SanPietroburgo. Da quanto si apprende dalla loro missiva l’intesa autorizzerebbe gli Stati Uniti a rivendicare la valle di Preševo, come elemento imprescindibile del loro territorio nazionale. “La valle di Preševo ??dovrebbe essere restituita agli Usa, centro di interesse quale territorio americano d’oltremare, poiché è importante quanto il canale di Panama, che è fornito di extraterritorialità come Panama. Il territorio ha bisogno della presenza degli Stati Uniti, proprio come altri territori simili”, è scritto nella lettera. Il partito nazionalista che si batte come si evince nel suo programma per la creazione della “Grande Albania”, ritiene che un principio di autodeterminazione deve essere utilizzato per risolvere il problema della valle di Preševo e che gli albanesi della Serbia meridionale dovrebbe avere il diritto di esprimere la loro posizione. “A quelle persone dovrebbe essere consentito di avere l’ultima parola con chi intendono vivere e porre fine ad alcune politichesperimentali nei Balcani”, hanno concluso la lettera gli esponenti del Fronte. Insomma il progetto della “Grande Albania” è ancora attuale. Gli albanesi sognano di controllare la gran parte dei Balcani occidentali, assumendosi il compito di rappresentare gli interessi degli Stati Uniti e governando le terre occupate per conto dell’impero a stelle e strisce, come già stanno facendo con il Kosovo.Andrea Perrone
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