Monetarismo. Verso una ”Nuova Normalità”...
 











Ascoltatori radiotv chissà perché con il fiato sospeso, in Europa, nelle ultime ore, per l’annuncio della Federal Reserve, che, come era scontato, nonostante l’imminente cambio della guardia di ben Bernanke con l’occhiuta Janet Yellen, ha mantenuto inalterato il suo programma di stimolo all’economia americana.
La banca centrale statunitense, un organismo privato controllato dalle grandi banche della speculazione internazionale, ha appena immesso liquidità sul mercato acquistando bond per 85 miliardi di dollari al mese. A maggio lo aveva fatto annunciando una frenata negli acquisti. A settembre ha replicato, ritardando, al contrario, l’inizio del cosiddetto “tapering”.  D’altra parte a settembre l’inflazione era rimasta sotto i livelli di guardia, e rimane ancora da valutare l’impatto dello “shutdown”, la serrata del governo federale, sulla ripresa Usa.
Nella colonia-Europa, dunque, si assiste allegramente a quanto si fa nella nuovaCartagine e si continua a imporre la terapia del rigore, delle tasse, della contrazione della liquidità, con la scusa dell’inflazione da tenere sotto controllo. Quale inflazione? Non è dato sapere. Quello che è certo è che qui da noi è recessione: un buon viatico per  un euro – lo chiamano “forte” -  e quindi per una sovranità assoluta del dollaro nelle transazioni internazionali. Tanto è l’export dei Paesi europei sottoposti alle cure monetariste della Troika Fmi-Bce-Ue a essere penalizzato.
Comunque negli States la parola d’ordine che in queste settimane regna sovrana è quella del “return on the New Normal”, il ritorno a una Nuova Normalità. Che cosa significhi questo obiettivo è presto detto: gli “Investitori” Usa – quelli dei subrime e degli hedge funds (che noi chiamiamo investiti menti tossici e usurari, ma loro spacciano per la “new economy”, per l’economia nuova) vogliono presto tornare a tassi di interessi un po’ più alti. Appena ciò avverrà anche il costo deldebito aumenterà un po’, come pure i prezzi di ogni bene di consumo, dalle automobili alle case ai carburanti. E aumenteranno anche i profitti finanziari… che, poveretti!, hanno un po’ tenuto il passo in questi ultimi mesi.
E noi, gli europei, gli italiani? Resteremo a guardare come si muove il pilota Fed. Pagheremo un po’ più – l’eximport è in dollari – tutto quanto ci serve (dall’energia ai trasporti, alle telecomunicazioni, alle produzioni industriali e agroalimentari) – e ci consoleremo con l’orto di guerra familiare subissati da vincoli, pegni, lacci, tassi e lacciuoli che serviranno ad imbavagliare ancora di più la nostra economia reale.Lorenzo Moore









   
 



 
01-02-2016 - Perché gli Stati Uniti hanno deciso di distruggere il FMI?
08-11-2015 - Per gli italiani 8mila euro di tasse all’anno
02-11-2015 - Corte dei Conti contro l’8 per mille. "Pochi controlli, favorisce la Chiesa"
22-06-2015 - La stretta usuraia: eliminare il denaro contante
05-03-2015 - Un`Italia senza rappresentanza
27-02-2015 - Le Borse Ue guardano alla Germania: spread sotto quota 100 punti
16-02-2015 - Gli aiutini di Draghi alle banche usuraie
15-02-2015 - Cooperative, Guidi promette più controlli. Ma i tagli di Renzi fanno saltare revisioni
10-02-2015 - La mina derivati sull’Italia: esposta tre volte più della Germania
09-02-2015 - Tsipras smorza i toni: "L’accordo sul debito ci sarà". Juncker e Berlino lo gelano
04-02-2015 - Varoufakis da Draghi: "Incoraggiato". Tsipras: "Lavoriamo per accordo accettabile"
30-01-2015 - Sanatoria capitali al via: ecco il modello per aderire
19-01-2015 - La crisi raddoppia il patrimonio alle dieci famiglie più ricche di 20 milioni di italiani
14-01-2015 - “L’eurozona? Insostenibile. Tsipras valuti anche l’uscita dall’euro”
11-01-2015 - Ecco il piano Ue sulla flessibilità investimenti fuori dal Patto e meno tagli a chi fa le riforme

Privacy e Cookies