|
|
Corte Conti chiede 234 mld danni a agenzie rating
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Non una citazione vera e propria, ma "un’inchiesta giudiziaria contabile contro le agenzie di rating per il declassamento dell’Italia. Indagine che non è ancora approdata a una decisione conclusiva". Così il procuratore regionale della Corte dei Conti del Lazio, Raffaele De Dominicis, precisa all’Agi la notizia diffusa dal Financial Times secondo cui "ci sarebbe stata emissione di citazione in giudizio contro le agenzie di rating S&P, Moody’s e Fitch". Il caso era esploso nella serata di ieri, quando il quotidiano della city ha scritto sul suo sito che la Corte dei Conti ha citato le tre maggiori agenzie di rating internazionali, S&P, Moody’s e Fitch per il downgrade dell’Italia del 2011 e chiede danni per 234 miliardi di euro. Secondo il Ft, nell’atto di citazione che Standard & Poor ha detto di aver ricevuto, i magistrati contabili avrebbero sottolineato l’errore fatto dalle agenzie nel non tenere conto dell’"alto valore delpatrimonio storico, culturale e artistico del nostro Paese che universalmente riconosciuto rappresenta la base della sua forza economica". n maniera evocativa, il quotidiano della City parla dell’incapacità delle agenzie di dare un valore alla "dolce vita" felliniana del Belpaese, ma ricorda anche che da parte di S&P la questione è stata definita "poco seria (frivolous) e senza merito". Anche da parte delle altre due agenzie sono arrivati commenti simili, mirati a sminuire la portata dell’intervento dei magistrati contabili. La questione si dovrebbe approfondire il 19 febbraio, quando la Procura renderà noti ulteriori dettagli. La sostanza è però presto detta: la Corte vuole capire in che misura il giudizio espresso dalle agenzie di rating, che più volte hanno ribassato il merito di credito dell’Italia fino a portarlo a un passo dal giudizio "spazzatura", ha gettato benzina sul fuoco della crisi dello spread, che ha costretto i governi di Monti e Berlusconi a prendere misuredrastiche. Nel frattempo, però, già si intuisce la linea difensiva che le agenzie di rating dovrebbero far valere: S&P non ci ha messo molto a ricordare che la giurisdizione della Corte dei Conti è limitata ai dipendenti pubblici e non alle agenzie di rating, visto che la sua missione è salvaguardare le finanze pubbliche e garantire il rispetto del sistema giuridico del Paese.
|
|