Il cappio al collo della Nazione
 











Con il gioco delle tre carte promosso da Renzi (verso 80 a una fascia di italiani, prendo a tutti 50, più 10, più 15, più qualcos’altro) non si va da nessuna parte.
renziCon lo “spacciatore di sonno” – per addormentare gli italiani fino alle elezioni europee, incassare consensi, andare a presiedere l’Ue e tornare al voto gridando che non gli fanno fare le riforme promesse a sventagliata - il banco (e cioè l’erario che è chiamato a pagare gli interessi usurai ai padroni esteri) vince sempre e noi continuiamo ad agonizzare.
In realtà l’unica strada per ribaltare la crisi sopra chi l’ha realmente creata – questa classe dominante di politicanti, superburocrati e imprenditori privati da strapazzo, tutti al soldo dei poteri forti internazionali, dell’alta finanza - occorre riappropriarsi della propria politica estera e sdella ovranità nazionale (monetaria, produttiva, culturale, sociale, politica).
I veri problemi, oggi, per gli italiani sono lesoluzioni drastiche da trovare e perseguire per azzerare in premessa gli effetti della stolta e suicida politica finanziaria imposta dalla troika Fmi-Bce-Ue ai popoli europei.
Ogni tanto c’è – in questo senso – qualcuno che denuncia i vincoli di bilancio e i parametri economico-finanziari ai quali l’Italia è stata vergognosamente assoggettata. Ma sono voci solitarie nel deserto. Che vengono “accettate” dal sistema quanto il governo inglese accetta le critiche rivolte in solitario dai cittadini che si affollano in “comizi individuali” ad Hyde Park.
fiscal compactRicordiamoci comunque del Fiscal Compact, il quale comporta, ogni anno, tagli alla spesa ed aumenti delle entrate per complessivi 50 miliardi di euro circa. In una situazione di crisi come l’attuale, tuttavia è pacifico che con questo artificioso tentativo di ridurre lo stock di debito pubblico, si ridurrebbe ulteriormente il Pil aumentando quindi il rapporto tra stock e debito. Il gatto che si morde la coda e muore distenti.
Ricordiamoci del MES, il meccanismo di stabilità europea, in forza del quale l’Italia dovrà versare in scaglioni una percentuale del 17,9% del totale, cioè 125,3 miliardi di Euro, sul totale di 700 miliardi di euro previsti. O dell’Erf, il “fondo” di stabilità al quale dobbiamo concorrere per ricevere qualche aiuto finanziario a usura.
Non se ne discute. E se se ne discute, il problema viene lasciato cadere, viene ignorato da governanti e regime dei partiti.
In politica estera, ricordiamoci poi della nostra azione servile, da paggio coloniale, verso gli Usa per quanto riguarda la crisi in Ucraina. Il “governo della svolta” (copia conforme ed, anzi, peggiore dei precedenti) guidato da Renzi ha subito aderito alle sanzioni contro la Russia. Eppure anche i sassi sanno che il nostro volume d’affari complessivo con la Russia si avvicina ai 28 miliardi di euro ( 10 export e 18,5 import), e che da Mosca riceviamo il 30 per cento del nostro fabbisogno energetico. Aggiungiamo aquesto 30 per cento quanto perso con la partecipazione suicida all’avventura bellica antilibica e in appoggio alle politiche occidentali anti-Iran e anti-Siria e facciamo la somma. Meno 20 per cento di calo, nel 2011 nelle esportazioni italiane verso il solo nord Africa, per più di due terzi dovute al crollo commerciale con la Libia: 3 miliardi di proventi in meno tra mancate vendite e costi (1 miliardo) di guerra.  3,5 miliardi in meno di interscambio 2011-12 con l’Iran. 1,2 miliardi in meno dall’interscambio con la Siria (eravamo il suo maggior partner europeo).
Ancora più schiavi, ancora più indebitati.
missioni militariE tacciamo sugli scempi perpetrati con queste operazioni belliche “umanitarie”… Ricordiamo soltanto come quell’ “Italia che ripudia la guerra” da 1945 a oggi è stata impegnata in 132 missioni militari internazionali (38 ONU, 27 NATO, 23 UE, 43 altre), di guerra.
Ancora oggi, ben 27 missioni belliche sono in corso, con un costo, nel 2013, di 1,5miliardi. Senza contare i costi occulti di tali “operazioni coloniali”.
A queste spese va aggiunto il costo di 3,5 milioni di euro al mese per la cosiddetta operazione “Mare Nostrum”. Di “prelievo e trasporto a domicilio” di masse di immigrati. Che, salvo una piccola percentuale data di profughi alla ricerca di vero asilo politico, si risolve in un’accoglienza in toto – con tutte le spese ulteriori di accoglienza e/o rimpatrio – di masse di clandestini. Quei clandestini che altri Stati europei (vedi anche Germania e Gran Bretagna che proprio in questi giorni stanno approvando leggi di contrasto verso gli immigrati senza lavoro) o incriminano per questa fattispecie di reato o, come la Spagna, bloccano comunque alle frontiere e non lasciano entrare. La maggioranza “progressiva e riformista” di Renzi & Co, ha invece depenalizzato l’ingresso in Italia per praticare una politica di accoglienza “a porte spalancate” con tanto di assistenza in mare e in terra a carico della comunitànazionale.
E stendiamo un velo pietoso sulla genuflessione di Renzi e Pinotti alla corte belga-Nato di Obama con le promesse di non diminuire le spese di partecipazione militare e di non cancellare il programma di acquisto dei cacciabombardieri F35, quale che sia il loro pessimo stato di sviluppo tecnologico.
Ma  tutti questi miliardi di spesa appena succintamente elencati a cosa servono?
In realtà servono soltanto a mantenere l’Italia sottomessa e prona ai desiderata atlantici.
Tali padroni e i loro delegati nel BelPaese, non soltanto, però, ci impongono spese e “devoluzioni”, ma  continuano a chiedere liberalizzazioni, dismissioni e privatizzazioni spacciandole come “necessarie”. Ci impongono rinunce salariali, tagli pensionistici e del personale, flessibilità e pigsprecarietà nel lavoro. Vogliono fare piazza pulita di ogni conquista sociale.
Ci dichiarano sprezzantemente “pigs”, porci, ci anestetizzano con la disinformazione di media criminali, pretendonocontinue ulteriori cessioni di sovranità nazionale (o di quel che rimane della nostra produzione, della nostra indipendenza) e ci vogliono tutti masse bovine e non comunità di popolo, comunità nazionali.
E i loro camerieri e maggiordomi, da Palazzo Koch, dal Quirinale e da Palazzo Chigi, sono i loro delegati nell’assassinio della nostra Nazione.l.m.

 









   
 



 
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