Le Borse riprendono fiato dopo alti e bassi Sulla manovra tutti d’accordo:-Fare presto-
 











Bisogna far presto, presto, presto. La parola d’ordine è "accelerare" anche perché dopo che le borse stanno semplicemente riprendendo fiato  - anche se si tratta solo di una boccata d’ossigeno - nei Palazzi tira aria di bufera, nonostante il caldo torrido. Ed è necessario, "indispensabile", ribadiscono in un’unica voce dalle opposizioni alla maggioranza, approvare, ed in fretta, l’ultima terribile manovra finanziaria, scritta  - ma questo poco importa a nessuno - sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici. Così il presidente del Senato, Renato Schifani, ha proposto alla conferenza dei capigruppo, di approvare la manovra economica al Senato entro giovedì. "Credo che sia necessario e indispensabile - spiega Schifani ai cronisti - dare un segnale di coesione all’esterno del nostro Paese ed è importante che si possa votare la manovra entro e non oltre giovedì". Il presidente del Senato riferisce anche di aver ricevuto una telefonata daicapigruppo dell’opposizione per un’"accelerazione" della discussione sulla manovra e che un’analoga telefonata l’ha ricevuta subito dopo dai capigruppo della maggioranza. Pd, Udc e Idv chiedono una approvazione "rapidissima" della manovra. I presidenti dei gruppi al Senato, Anna Finocchiaro, Felice Belisario e Gianpiero D’Alia vogliono che il sì di Palazzo Madama arrivi "domani sera o giovedì al massimo in modo che "la Camera possa dare il via libera definitivo entro domenica". Finocchiaro, spiega ai cronisti, alla capigruppo convocata per le 13 "certamente si troverà un accordo di massima". "Questo - aggiunge - è pienamente coerente con il pensiero del presidente Napolitano e del presidente Schifani". Per l’opposizione il via libera definitivo entro domenica è importante perché "così i mercati riaprirebbero lunedì con la manovra già approvata". Finocchiaro sottolinea che dice che tale accelerazione è "figlia di una preoccupazione evidente e perciò bisogna assumere iniziative che ilgoverno non pare in grado di assumere". "La casa brucia e tutti - sostiene Belisario - devono contribuire a spegnere l’incendio". Pd - Idv - Udc confermano che presenteranno "pochi emendamenti comuni per introdurre equità e regole nella manovra", come sottolinea Finocchiaro. "I nostri emendamenti - precisa D’Alia - saranno funzionali, per quanto possibile, ad attenuare gli effetti negativi sulle famiglie e le fasce deboli". A quanto si apprende il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano esprime vivo apprezzamento per la decisione assunta all’unanimità dalla conferenza dei capigruppo del Senato. ’’Il Pdl propone di approvare la manovra economica, alla Camera, entro il fine settimana e dà la propria disponibilita’ a compiere ogni sforzo per raggiungere questo obiettivo’’ afferma in una nota il ministro della Giustizia e Segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano. ’’L’ottima prova che il Senato della Repubblica sta offrendo, chiudendo i lavori dopodomani - afferma Alfano - devecompletarsi con la rapidissima approvazione della manovra da parte della Camera’’. "L’auspicio è che il testo della manovra sia licenziato dall’Aula del Senato entro domani sera, al massimo giovedì mattina, così che la Camera possa approvarla entro domenica. L’importante è che lunedì i mercati finanziari aprano con la manovra già approvata" a parlare in questo modo è anche Anna Finocchiaro presidente del maggior gruppo di opposizione al Senato riportando il pensiero anche degli altri due gruppi di opposizione: l’Idv e l’Udc. La richiesta di una accelerazione nell’ esame della manovra è contenuta in una lettera inviata proprio ieri al presidente del Senato, Renato Schifani, e firmata da Pd, Idv e Udc. Tremonti incontrerà le opposizioni. Finocchiaro ha fatto riferimento ad una "nota" del Tesoro che annuncerebbe l’incontro, "un fatto che ci era già stato comunicato". Durante la conferenza stampa il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, ha chiesto che il "confronto avvenga nelle sediistituzionali, e cioè in Senato", in modo "che tutto avvenga alla luce del sole". La manovra diventi legge entro la fine della settimana: a chiederlo è anche il Terzo Polo in una nota congiunta firmata da Gian Luca Galletti (Udc), Benedetto Della Vedova (Fli), Linda Lanzillotta (Api) e Carmelo Lo Monte (Mpa). "Assistiamo con crescente preoccupazione - affermano - alle notizie che arrivano dai mercati finanziari: ogni minuto che passa la situazione si fa sempre più drammatica e il nostro Paese brucia miliardi di euro. Fermo restando il giudizio negativo sulla manovra di riequilibrio, come forze politiche di opposizione che hanno ben presente cosa rischia l’Italia e non si sottraggono alle loro responsabilità, ci impegniamo e allo stesso tempo chiediamo alla maggioranza di arrivare all’approvazione della manovra in tempi certi: il Senato la licenzi nella giornata di domani, in modo che la Camera possa fare altrettanto entro la fine di questa settimana e che quindi, alla riapertura deimercati di lunedì prossimo, il decreto sia già diventato legge", concludono.









   
 



 
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