Taglio rating 11 enti locali
 











Dopo la sforbiciata al rating del debito sovrano dell’Italia Standard and poor’s ha tagliato anche il ’voto’ a 11 enti locali, tra cui le citta’ di Milano, Bologna e Genova. Secondo quanto precisa una nota, l’agenzia internazionale di valutazione dell’affidabilita’ creditizia ha abbassato da A+ ad A, con outlook negativo, il rating dei seguenti enti locali: citta’ di Bologna, provincia di Mantova, regione Marche, Provincia di Roma, Regione Sicilia, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia Giulia, Citta’ di Genova, Regione Liguria, citta’ di Milano e regione Umbria. Per la citta’ di Torino, invece, e’ stato rivisto da stabile a negativo l’outlook, mentre e’ stato confermato ad A il rating sul debito a lungo termine.
Inverte rotta Piazza Affari e a pochi minuti dall’avvio il Ftse Mib sale dello 0,61 per cento. SOno le banche a permettere il rimbalzo con Intesa Sanpaolo che prende la rincorsa (+5,04%), Unicredit (+3,31%), Bpm (+3,41%). DeboleFiat (-0,5%) e pesanti Ansaldo (-3,14%) e Saipem (-3,48%).
SPREAD BTP-BUND SOTTO 390 PUNTI - In avvio di settimana lo spread Btp-Bund viaggia sotto i 390 punti base (a 388), con il rendimento del decennale italiano al 5,63%. Il rendimento del Bund e’ all’1,75%. Il differenziale tra i Bonos spagnoli a 10 anni e i corrispondenti titoli tedeschi si posiziona sotto i 350 punti, a 345,7.
EUROPA IN CALO CON TIMORI CRISI DEBITO - Avvio in calo per i listini in Europa con lo Stoxx Europe 600 in calo dell’1% mentre il future sull0indice S&P 500 cede lo 0,9 per cento. ’’I mercati fanno pressione sui politici europei’’ commentano gli operatori in attesa che un piano per arginare la crisi del debito venga messo a punto.- Zurigo -0,84%
TOKYO CHIUDE A -2,17%, AI MINIMI DA 30 MESI - La Borsa di Tokyo chiude la seduta con un tonfo del 2,17%: il Nikkei, scontando il nervosismo degli investitori sulla tenuta dell’economia globale e sulla crisi del debitosovrano di Eurolandia, ’brucia’ 186,13 punti e si attesta a quota 8.374,13, ai minimi degli ultimi 30 mesi.
E la Germania attende con ansia il prossimo cruciale appuntamento nel Bundestag, chiamato a pronunciarsi il 29 settembre sulla legge che allarga le competenze del fondo salva-stati europeo, Efsf.
PETROLIO: IN CALO SULL’AFTER HOURS NEW YORK A 79,35 DOLLARI - Petrolio in calo sul mercato after hours di New York. Dopo aver chiuso la peggiore settimana da agosto, il greggio con consegna a dicembre perde lo 0,6% a 79,35 dollari al barile. I futures sul Brent a novembre, quotati all’Ice di Londra, perdono lo 0,5% a 103,48 dollari.
ORO: SOTTO I 1.600 DOLLARI PER LA PRIMA VOLTA DA LUGLIO - Per la prima volta dal luglio scorso l’oro scende sotto i 1.600 dollari. Il metallo prezioso a consegna immediata perde il 3,5% a 1.598,75 dollari. Sotto tale soglia e ai minimi da luglio, anche i futures a dicembre, che cedono il 2,6% a 1.597 dollaril’oncia.
- Banche italiane, il conto della crisi è di 13 miliardi
Conto salato per le banche italiane. Secondo uno studio di Mediobanca che sta circolando in vista di Basilea 3 gli analisti calcolano che i primi 5 istituti italiani avranno bisogno di aumentare il capitale di circa 12,7 miliardi di euro. La sola Unicredit avrebbe bisogno di circa 6,7 miliardi di euro. Si tratta di cifre importanti, ma inferiori a quelle delle banche tedesche e francesi. La situazione di queste ultime, in particolare, appare difficile: Bnp Paribas, Credit Agricole e Société Générale dovrebbero essere ricapitalizzate per oltre 28 miliardi, con perdite sui titoli sovrani per 17,3 miliardi di euro.
Ponzellini sotto esame. La bozza del nuovo statuto della Banca Popolare di Milano sara’ oggi all’esame di Bankitalia, dove sono attesi il presidente Massimo Ponzellini e il direttore generale Enzo Chiesa. Ma secondo indiscrezion, a Palazzo Koch oggi potrebbe essere ricevuto anche Andrea Bonomi, il numerouno di Investindustrial pronto a sostenere la banca partecipando al prossimo aumento di capitale.
Stm pronta a mollare Ericsson. Gli analisti non escludono che Stm possa decidere di chiudere la joint-venture con il colosso svedese, in modo da evitare di accumulare nuove perdite. Secondo gli esperti, Stm avrebbe a diposizione 700 milioni di dollari per finanziare nuove acquisizioni in Asia o negli Stati Uniti









   
 



 
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