Drammatica la crisi in Campania
 











La sezione napoletana dell’associazione generale italiana dello spettacolo ha indetto per domani una conferenza stampa d’urgenza che si terrà alle ore 12, in piazza del Gesù 33, per rendere noto pubblicamente il drammatico stato in cui versano in Campania tutte le attività dello spettacolo.
I drastici e inattesi tagli operati dalla Regione Campania ai fondi previsti dalla Legge 6/2007 con la quale viene assicurato il sostegno all’attività continuativa degli organismi di spettacolo che si aggiungono a quelli già effettuati a livello nazionale sulle risorse del FUS e del Tax credit, denunciano gli operatori del settore, rendono disastrosa la situazione di moltissime aziende del settore compromettendone in maniera determinante ed irreversibile il prosieguo delle attività.
L’incontro con la stampa e con i rappresentanti delle centinaia di imprese culturali della regione avrà inizio con la relazione del presidente dell’Unione AGIS Campania, LuigiGrispello.
Tutti i referenti delle associazioni aderenti avranno la possibilità di intervenire.
“Denunciamo all’attenzione della pubblica opinione e delle istituzioni, si legge nella nota inviataci dal presidente Grispello, lo stato di gravissima crisi in cui versano le aziende del settore a seguito dei tagli inopinatamente e improvvidamente operati nel bilancio gestionale della Regione Campania alle risorse di cui alla Legge 6/2007, che comporteranno la chiusura di numerose sale e luoghi di spettacolo e il blocco delle attività di produzione teatrale e musicale”.
Altri colpi assestati all’arte e alla cultura in Campania ma anche nel resto d’Italia, in un paese guidato da mediocri grigiocrati, che ormai sembra conoscere solo le parole rigore e tagli e centinaia di posti di lavoro in fumo in un momento già drammatico sul versante occupazionale.
L’AGIS chiede un incontro urgente con il Presidente Caldoro, nella sua qualità di titolare dello Spettacolo nella speranza che siprenda immediatamente l’unico provvedimento in grado di dare respiro agli operatori dello spettacolo, ovvero il reintegro, attraverso un’apposita variazione di bilancio, delle risorse tagliate ad un settore che potenzialmente potrebbe essere uno straordinario volano di sviluppo. Ernesto Ferrante









   
 



 
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