Multisala in Fiera, guerra sull’affitto
 











Un investimento fondamentale per il futuro della Fiera del Levante, dato per certo fino a poco tempo fa e che ora è rimesso completamente in discussione. Si tratta del cinema multisala che la Geo Patrimonial ha deciso di aprire all’interno della Fiera. L’azienda aveva proposto di pagare un canone di 70 mila euro all’anno, ristrutturare l’ex magazzino in cui far nascere il multisala e assorbire 8 dei 65 dipendenti dell’ente fieristico. Niente da fare, proposta giudicata insufficiente nel corso dell’ultimo consiglio generale. I soci della Fiera hanno infatti chiesto all’azienda di rivedere al rialzo l’offerta e passare da un canone di 70mila a uno di 120mila euro annui. Una scelta che i sindacati hanno definito incomprensibile: "Così  -  commenta Giuseppe Boccuzzi, segretario della Fisascat Cisl Bari  -  si rischia di allontanare un investimento fondamentale per il futuro della Fiera. Non vorrei che ci fossero pressioni perspostare quell’importante investimento su altre aree o quartieri di Bari".
Nel corso dell’ultimo consiglio generale è stato lo stesso presidente della Fiera, Ugo Patroni Griffi, a rammentato che "la gestione dell’ente sta avvenendo con il consenso dei soci, in dichiarata assenza della continuità aziendale". Dalla dirigenza della Fiera si cerca di miniminizzare e c’è chi assicura che l’azienda sarebbe disponibile a valutare la controproposta dei soci. In attesa di notizie dal multisala arrivano buone nuove sul contributo straordinario che i soci si sono impegnati a pagare per salvare la Fiera alle prese con un debito milionario.
Per la Fiera del Levante si potrebbe trattare della prima fondamentale boccata d’ossigeno. In piena fase di organizzazione della Campionaria, la Regione ha deciso di sciogliere i cordoni della borsa scucendo circa 2,6 milioni di euro necessari per mantenere l’ente in piedi. Si tratta del 60 per cento del contributo straordinario di 4,5 milioni di euro. Ladelibera, passata fuori sacco venerdì scorso, autorizza il versamento con un atto dirigenziale. Nei prossimi giorni i soldi potrebbero entrare nelle casse della Fiera. La prima boccata d’ossigeno servirà per onorare i debiti con i lavoratori (che non ricevono lo stipendio da un paio di mesi) e con i fornitori con i quali è stato attivato un piano di rientro.
La scelta della Regione può rappresentare una vera e propria svolta per la Fiera, fino ad ora impantanata a causa dell’incertezza dei suoi soci sullo sblocco del contributo straordinario. Il provvedimento regionale ora potrebbe smuovere le acque e spingere gli altri soci a fare altrettanto. Comune, Provincia e Camera di Commercio possono liberare circa 1,5 milioni di euro a testa. Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, dovrà aspettare l’approvazione del bilancio provvisorio prima di liberare il suo contributo. Disponibilità garantita anche dalla Camera di Commercio, mentre resta incerta la posizione della Provincia. In attesa dellemosse degli altri soci, per le casse della Fiera nell’esercizio 2014 si prevede un risparmio di 1,2 milioni di euro sui costi. A fine maggio il consiglio generale ha autorizzato il pacchetto di interventi per risanare i bilanci. Tra questi ci sono l’avvio di contratti di solidarietà di tipo B, incentivi all’esodo, esternalizzazioni di servizi e mobilità infragruppo.Antonello Cassano,repubblica

 


 









   
 



 
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