In una sessantina di pagine, con foto e disegni, Romualdo Guida sintetizza dai documenti storici la fondazione della città campana “I Normanni di Aversa/Storia dei Drengot narrata da coloro che vissero quell’epoca” edito da ICM(Istituto Culturale del Mezzogiorno). Scrittori del Medioevo da cui Guida ha riportato le notizie sono: Amato di Montecassino, monaco benedettino autore di “Historia Normannorum”, del monaco Goffredo Malaterra l’opera “De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti Guiscardi ducis fratris eius”, “Gesta Roberti Wiscardi” di Guglielmo di Puglia, “Ruggero II re di Sicilia” di Alessandro Telesino storico. Da questi quattro libri Guida ha scritto le origini di Aversa, fondata nella primavera del 1022 dal vichingo Rainulfo Drengot e la storia gloriosa dei primi decenni. I Vichinghi, marinai scandinavi del Mar del Nord e spietati guerrieri, sbarcano con Rollone in Francia ai tempi del re Carlo III il Sempliceche concede loro il ducato di Neustria sito al nord. La concessione di vasti territori può essere motivata dall’eventualità di averli come alleati in eventuali guerre essendo combattenti a cavallo dotati di armi micidiali e abili saccheggiatori. Dotati di capacità di adattamento diventano Normanni cattolici, partecipano alle prime “missioni di pace” della Storia in Terra Santa. A loro viene aperta la porta del Mediterraneo. Un duello, finito tragicamente come sempre, spinge alla fuga precipitosa per evitare la condanna a morte dalla Normandia in Italia Giselberto il fratello Rainulfo e un manipolo di fidati amici combattenti. Dopo varie guerre nel Sud dell’Italia, che vedono i due protagonisti con un folto esercito di ex vichinghi alternarsi tra vittorie e cruenti sconfitte, Rainulfo ha in concessione terre tra Capua e Napoli. La sua nota nomea di essere sanguinario gli procura un “palazzotto”, nella zona “in Octabo” presso la piccola chiesa votiva “ Sancte Paulum adAverze”, liberatosi per la morte fulminea del proprietario al suo cospetto. E’ l’aprile del 1022. Si costruiscono case, si fanno venire altri dalla Normandia, si creano alleanze con i popoli confinanti, si ospitano famiglie residenti nelle campagne con lo scopo di dare moglie a soldati e cavalieri, sempre privi di donne. Intanto si costruiscono le mura della nuova città: Aversa. Notevole è la presenza di architetture normanne dai volumi compatti e geometrie rigide. Guida riporta la conquista normanna dell’Italia del Sud, gli intrighi politici, i matrimoni tra nobili decisi per sete di potere e di ricchezze, la presenza di qualche Papa al comando di eserciti invasori, l’arguzia dei Normanni che rendono Aversa contea e sede arcivescovile. Trascrive pagine piene di dettagli del Malaterra abile cronista presente sui campi da guerra. La stesura del libro è idea di Sergio D’Ottone, presidente di “Aversaturismo” che si propone di ricordare i Mille Anni di Aversacon una serie di eventi culturali fino all’aprile 2022. Iniziativa lodevole che vedrà coinvolti Enti locali e regionali, Associazioni culturali e la Curia.
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