Il canto di Parthenope
 







di Italo Pignatelli




Nuovo spettacolo ideato e diretto da Rino Napoletano, musicista cantante. In scena il suo gruppo “Lazzari e Briganti” è presente con Marialuisa Acanfora ballerina e attrice, Peppe Romano flauto di traverso, Carmen Percontra poeta e voce recitante. La prima è stata nel Cento culturale“Art Café” in Via S. Giuseppe dei Nudi. Nelle due ore, Rino racconta briosamente la Storia di Napoli fondata dai Greci nell’IX sec a.c. sul promontorio di Pizzofalcone prima di diventare l’attuale Neapolis. La sua narrazione è arricchita da aneddoti, battute esilaranti, musiche e canti d’antiche e classiche melodie. Il coinvolgimento è totale. Il pubblico è reso protagonista. Gli applausi e le risate sono fuochi d’artificio che si susseguono frequentemente per la bravura dell’autore-regista e di tutto il complesso. Rino nei panni di Pulcinella recita una storia inedita e divertente con la sua compagna Marialuisa e, poi, con la stessa, uno sketch di un fantomaticoavvocato miope e balbuziente. Il pubblico, ancora una volta partecipa da attore, in una parodia di una favola “ la papera” di Gianbattista Basile. Tra le melodie vanno citate, tra le tante, alcune: “Michelemmà” del 1650 (circa) attribuita a Salvator Rosa, attore pittore scenografo, “Lo guarracino” d’ignoto del 700, “ I’ te voglio bene assaje” di Raffaele Sacco presentata alla prima festa di Piedigrotta il 7 settembre del 1839 e divenuta patrimonio della cultura mondiale. Rino è uno showman abile geniale simpatico ed ha intorno a sé compagni d’arte eccezionali. Peppe, magico flautista, ha trascinato i presenti con un suo a solo di una musica del 600. Carmen ha drammatizzato con soave voce alcune pagine della vita quotidiana della città attraverso i secoli. Nelle danze Marialuisa si è esibita freneticamente tanto da incitare all’accompagnamento ritmico delle mani sulle musiche di “Cicerenella”, “Tamuriata nera” e in una “tarantella” del 600. La serata, inoltre, ha visto esibirsi comeospiti il trio Gianni Pignalosa, mandolino, Michele Bevilacqua, chitarra classica, Angelo Coraggio, voce. Il poeta Armando Fusaro ha recitato con voce modulata da attore una sua composizione “La storia di Pulcinella” e come direttore artistico ha parlato dei prossimi impegni dei “Lazzari”. Esther Riccio, coreografa, ha vivacizzato ulteriormente con una “Pizzicata” del Sannio e poi si è ripetuta in un’altra tarantella seguita in pista dal pubblico improvvisandosi provetto e disinvolto ballerino. A sorpresa, Ciro Giorgio, attore e direttore del Centro, e il suo trio hanno regalato altre emozioni cantando alcune canzoni degli anni 50 e la celeberrima “Carmela” di Sergio Bruni versi di Salvatore Palomba. Ennesimo colpo di scena s’è presentato nella serata incandescente . Ciro, attore Pulcinella, è andato a spasso da Napoli all’Arizona con la musica italiana e partenopea. Egli nasce in arte nel ruolo del famoso Peppiniello di “Miseria e Nobiltà”. Ecco magicamente riappare alla memoria Totò,scrivano, fotografo, in piedi sul tavolo a ballare con gli spaghetti in una mano e gli altri in tasca, principe senza un baffo. Lo spettacolo si replica sabato 20 dicembre alle ore 19 e dopo un’ottima succulenta abbondante cena, molto modica nel prezzo, ancora danza canto e musica in allegra compagnia degli artisti.









   
 



 
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